lunedì 24 settembre 2012

Sassoon lascia la Casaleggio (O è solo propaganda elettorale?)

[La prima cosa che balza all'occhio è la somiglianza con la vecchia lettera di Casaleggio al Corriere.

Sassoon come Casaleggio parla di complottismo e altre cose insulse, niente d'interessante e solita aria fritta di propaganda.

L'intento della lettera è chiaro: dare un aiuto al M5S nelle prossime elezioni. E non viene neanche nascosto.

Anzi la prova che sia solo propaganda è proprio il fatto che Sassoon abbia deciso di annunciare pubblicamente il suo abbandono della società: se voleva solo abbandonare la Casaleggio Associati non ce n'era bisogno.
Se invece voleva solo attaccare coloro che parlavano di collegamenti ai poteri forti accusandoli di essersi bevuti discorsi derivanti da infime teorie basate sull'anti-ebraismo, non sarebbe altresì stato necessario dimettersi.

Evidentemente l'intento principale è un altro: infatti si augura che la sua mossa serva ad allontanare dal M5S il sospetto di legami con i poteri forti come anche le accuse d'infiltrazione.

Se Sassoon se ne va, non si parlerà più nè di lui nè di poteri forti. Così si dev'essere pensato.

A quanto pare l'articoletto delirante di luglio 2012 sul blog di Grillo (qui) non è servito a molto.

Il fatto è che non c'è infiltrazione: il M5S e la Casaleggio Associati sono in definitiva la stessa cosa.
Il pensiero della Casaleggio Associati e quello propagandato da Grillo e ripetuto dai grillini sono la stessa cosa (lo dice anche il noto influencer pro-Grillo Byoblu Messer Messora.

Ecco quello che scrisse sul suo blog:
" In Gaia partiti, politica, ideologie, religioni scompaiono. L'uomo è l'unico fautore del proprio destino. Il sapere collettivo è la nuova politica "
Dunque.. uhm... fatemi pensare... mi sembra... Ci sono! Ha copiato dal blog di Grillo! No, perché non c'è niente che Casaleggio non dica da sette anni insieme a Grillo.."

Vedi qui, in rosso trovate i nostri commenti all'articolo di Messora).
Casaleggio è in definitiva il cofondatore del M5S e lo scrittore del non-statuto (parole sue).
Grillo è il padrone del simbolo M5S e la Casaleggio Associati è il padrone della sede (blog di Grillo) del M5S.

Cos'è il M5S se non il partito-azienda di Casaleggio Associati esattamente come Forza Italia era il partito-azienda di Fininvest?

Eccolo qua svelato il primo legame con i poteri forti (o potere forte se preferite): un partito creato per far fare profitti a un'azienda di marketing online. 
E male che vada si porta anche avanti un bel disegnino d'involuzione autoritaria per la distruzione dei partiti e della democrazia parlamentare tra citazioni e video di Hitler e Mussolini. 

Ma vuoi che qualcuno non si accodi? Già più di 30 anni fa ci aveva pensato la P2. Completiamo l'opera!

Ed ecco arrivare gli uomini del popolo: Montezemolo e Della Valle (negli ultimi anni tra i 10 uomini più ricchi d'Italia, proprio uno del popolo!) pronti a recitare anche loro il mantra anticasta mentre portano avanti le loro guerre interne tra borghesi (chissà, forse anche queste a scopi politici).

E poi che altro vuoi che succeda? Ora che la Casaleggio Associati è in perdita può sempre aspirare al parlamento e chissà che non si ripeta quello che Berlusconi ha fatto con Finivest nel 1994 passando dai debiti agli attivi? (Anche grazie alla Legge Tremonti del 19 giugno 1994 per tutti e poi correzione ad hoc nell'ottobre 1994  fatta apposta per Mediaset.)

Quando c'è il denaro di mezzo questo e altro è possibile. Impariamo dal passato e teniamoci pronti.]

«Su decine di siti, da quelli nazifascisti a certi Meet Up
di Grillo, torna "il complotto pluto-giudaico-massonico"»

Caro direttore,
le vicende riguardanti Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle e Gianroberto Casaleggio sono state ampiamente riportate dai media nei mesi passati, con una forte accelerazione nelle scorse settimane fino a oggi. Questa attenzione, di norma scarsamente informata, quasi sempre maliziosa e ostile, mi ha toccato marginalmente, ma non lievemente, in quanto socio della Casaleggio Associati. Poiché da oggi lascio la società, ritengo utile chiarirne i motivi, per evitare ulteriori distorsioni dei fatti. 

Enrico Sassoon, 64 anniEnrico Sassoon, 64 anni
 
I motivi sono due. Il primo riguarda la mia presenza, come socio di minoranza, nella Casaleggio Associati. I media hanno speculato in merito interpretando il mio ruolo come rappresentante di più o meno precisati «poteri forti» intenzionati a infiltrare, tramite la Casaleggio Associati, il blog di Beppe Grillo e, tramite Gianroberto Casaleggio, il movimento politico. In breve, non rappresento alcun potere forte, né in generale né nello specifico, né ritengo che alcun potere forte si senta rappresentato da me. La prova del contrario la lascio ai maliziosi interpreti che si sono finora beati nel richiamare fantasiose teorie complottistiche degne di romanzi d'appendice più che di una stampa seria e informata. 
[Traduzione del primo motivo: 
Sassoon non vuole che si parli più in giro di legami della Casaleggio Associati e M5S con i poteri forti.
Questi interessi dei poteri forti vengono identificati (poco importa se a ragione o a torto) con E. Sassoon, per cui Sassoon si defila dalla Casaleggio Associati per mettere a tacere queste voci]

Non conosco Beppe Grillo, non ci siamo mai incontrati né scambiati telefonate, mail o sms. Non ho partecipato alla gestione del suo blog in seno alla Casaleggio Associati, dove non ho mai ricoperto cariche operative; non ho mai avuto a che fare con il Movimento 5 Stelle, con il quale intrattiene relazioni il solo Casaleggio nelle forme e nei modi da lui stesso ripetutamente chiariti anche su questo giornale. Lascio la società perché i miei interessi personali e professionali sono altrove, ma anche per spezzare il filo delle speculazioni interessate. Mi auguro che serva. 

[Sassoon lascia la società per fare in modo che nessuno faccia più certi discorsi nei riguardi della Casaleggio Associati e del Movimento 5 Stelle.

Si premura di specificare che lui non ha mai avuto a che fare con il M5S (la Casaleggio Associati però, di cui era socio e azionista fino alle sue dimissioni, aveva e ha sempre avuto a che fare con il M5S, quindi questa specificazione sembra essere del tutto pretestuosa).

Sassoon scrive: "Mi auguro che serva". A cosa?

"Per spezzare il filo delle speculazioni interessate". 
Quelle in cui: "I media hanno speculato [su] più o meno precisati «poteri forti» intenzionati a infiltrare [...] il blog di Beppe Grillo e  [...] il movimento politico."

Si capisce quindi che la lettera nasce principalmente per difendere il blog di Grillo, anche se Sassoon afferma di non conoscerlo, e  per difendere il movimento politico M5S, anche se Sasson afferma di non aver niente a che fare con esso.

Se Sassoon non ha niente a che fare con il M5S, perchè si premura di aiutarlo in questa maniera?
E' solo un favore all'ex-socio Casaleggio? O in realtà anche lui condivide il disegno di Grillo e Casaleggio e il percorso che sta facendo il M5S, anche se vuole tentare di mostrarsi come distante da esso?]

Il secondo motivo è ben più grave e si sostanzia in una valanga apparentemente inarrestabile di diffamazioni e calunnie di violenta intensità, basate su ancor più farneticanti teorie del complotto, che sono apparse e continuano ad apparire in blog e siti di diversa connotazione: da quelli di ispirazione esplicitamente nazi-fascista a quelli di tendenza diametralmente opposta (come i Meet Up di supporto a Grillo) passando per una varietà di blog e siti di varia natura che vanno dai circoli vegetariani a club politici o territoriali delle più diverse tendenze. In questi luoghi la teoria assume i toni foschi del complotto pluto-giudaico-massonico di memoria zarista e hitleriana. L'attribuzione di rappresentante dei poteri forti origina da qui, per assumere contorni decisamente deliranti e razzisti.

[Attenzione! 
Ora sappiamo che il primo scopo della lettera al Corriere era quello di mettere a tacere i discorsi sui "poteri forti" che potevano minare il M5S.

Passiamo al "secondo motivo", "ben più grave". Qui il discorso si fa interessante.

Nella descrizione del "primo motivo" Sassoon ha fatto capire che la sua intenzione era quella di difendere il M5S da "speculazioni".
Il "secondo motivo" è: "una valanga [...] di diffamazioni e calunnie di violenta intensità [...] che sono apparse e continuano ad apparire in blog e siti di diversa connotazione [...] come i Meet Up di supporto a Grillo".

Qui, anche se Sassoon vuole dare l'impressione che questo secondo motivo sia "più grave" e quindi più importante, avviene invece la conferma di quanto concluso analizzando il primo motivo.

I Meetup sono infatti la base e il primo nucleo del Movimento 5 Stelle, quello da cui ha avuto origine il Movimento.
Molti membri attuali e di punta del M5S, vengono proprio da quell'esperienza, che ancora continua.
Ne consegue che molta parte della base grillina ha sempre condiviso una teoria riguardo la personalità di Sassoon che "assume i toni foschi del complotto pluto-giudaico-massonico di memoria zarista e hitleriana. [...] per assumere contorni decisamente deliranti e razzisti."

Sorprende quindi, a questo punto, che  Sassoon, benchè abbia sempre saputo che molta della base grillina era affascinata dal "complotto pluto-giudo-massonico" non sia stato semplicemente, in quanto ebreo, motivato unicamente da questo motivo, e non abbia, semplicemente, menzionato unicamente questo secondo motivo "ben più grave" (e sorprende anche che questo motivo, essendo così grave, non l'abbia portato ad abbandonare la società molti anni orsono).

Ha invece preferito nominare prima un motivo ("spezzare il filo delle speculazioni interessate"), per poi nominarne un altro, il quale viene messo in risalto, come "ben più grave".
E' chiaro che Sassoon vuole porre l'accento delle discussioni che seguiranno alla sua lettera su questo secondo motivo e fare in modo che se ne parli di più rispetto al primo.

Per quale motivo non ha parlato solo di questo secondo motivo? Oppure: perchè non ha nominato i due motivi invertendoli, mettendo in evidenza il più importante?

Invertendoli la lettera avrebbe assunto uno strano significato: da una parte un attacco alla base grillina dei Meetup, seguito da una difesa del movimento politico M5S (mascherata da lontananza da esso e da Grillo).

In pratica ci sarebbe stato un corto-circuito: mi lamento che anche i grillini credono al complotto giudo-pluto-massonico, ma infine difendo il loro movimento dalle "speculazioni" in cui si parla di "poteri forti".
Perchè difenderli se dimostrano di essere contro di te solo perchè sei ebreo?
La contraddizione sarebbe stata palese.

Sarebbe invece risultata una sequenza normale se si fosse scritto: "Abbandono la Casaleggio Associati, in quanto vengo identificato con non meglio precisati "poteri forti" come conseguenza di teorie complottiste giudo-pluto-massoniche infondate e portate avanti anche sui MeetUp del M5S. Per questo mi dissocio totalmente dal M5S e dalla Casaleggio Associati e dai deliri razzisti che ho richiesto più volte di rimuovere  rimanendo inascoltato, e ribadisco la mia lontananza da Grillo e il M5S e da questo strisciante antisemitismo presente nei MeetUp".
Come si può vedere il discorso di Sassoon è totalmente diverso e non c'è una sequenza logica coerente.

In definitiva la sequenza dei due motivi non poteva essere invertita e il secondo motivo, sebbene dichiarato "ben più grave", serve in realtà a mascherare in parte e a completare ulteriormente (associando i discorsi sui poteri forti al razzismo) l'unico vero scopo per cui la lettera è stata scritta:
mettere a tacere i discorsi sui "poteri forti" che potevano minare il cammino del M5S verso il potere.

E infatti, di seguito, non solo dichiara che per anni questa teoria pluto-giudo-massonica è andata avanti, e allora non si capisce perchè non abbia denunciato il fatto prima e perchè non abbia abbandonato prima la Casaleggio Associati visti i tanti richiami al fascismo presenti nel blog di Grillo e nel video Gaia della Casaleggio Associati; ma anche nell'ultimo paragrafo scrive infine qual'è il reale motivo che lo ha portato a dichiarare un abbandono "ufficiale" della Casaleggio Associati: 
il fatto che sia stato identificato come "potere forte" da giornalisti affermati e da personalità politiche.

Questa e solo questa è in realtà la vera causa per cui è stata scritta la lettera al Corriere.

In tutto ciò si premura di far sembrare la propria persona il più lontana possibile da Grillo e dal M5S, ma proprio questa sua premura palesa quanto in realtà tenga alla buona riuscita del disegno di cui Grillo e M5S fanno parte (anche qualora questo disegno fosse unicamente la presa del governo), e il fatto che abbia aspettato anni prima di denunciare quanto era stato riportato anche sui Meetup in attacco alla sua persona dimostra quanto queste teorie del complotto giudo-pluto-massonico fossero per lui cose di secondo piano, rispetto alla buona riuscita di Grillo e del M5S.
Almeno fino a pochi giorni prima delle esternazioni di Freccero e De Michelis, di cui fa menzione alla fine della lettera.]

Dal mio cognome ebraico si è risaliti a una famiglia con lo stesso nome che operava 250 anni fa nella Compagnia delle Indie che commerciava in droghe e spezie con Cina e India: tanto basta per vedermi associato, un quarto di millennio dopo, a una «potente dinastia di narcotrafficanti». E non si parla di un pazzo isolato: sono decine i siti che riportano queste piacevolezze, associandomi volta a volta a Bilderberg, Massoneria, Mossad, Illuminati, Lobby delle multinazionali, circoli esoterici e altre amenità di questo tipo da far impallidire Dan Brown o l'Umberto Eco del «Cimitero di Praga».

[Di questa famiglia, i Sassoon, di origine iraqena, se ne farà cenno nel programma "L'infedele" di Gad Lerner, di cui E. Sassoon è stato ospite. 
Più in basso trovate il video]

La cosa è seria e va avanti da anni senza che alcuno di questi luoghi di indecenza ne sia mai stato chiamato a rispondere, sotto il profilo della controinformazione e della legge. La questione che va qui sollevata, al di là di quella strettamente personale, è quella della Rete. Luogo democratico per eccellenza, al quale chiunque può accedere per dare voce alle proprie opinioni, può diventare arena di violenza incontenibile, diffamazione incontrastabile, vera e propria delinquenza mediatica.

[Sassoon continua la propaganda grillina riguardo la rete: "Luogo democratico per eccellenza".
Ma si lamenta che la rete può trasformarsi in violenza, diffamazione, delinquenza.

Che dire? Benvenuto nella rete!
Che in quanto tale può diventare anche strumento di: propaganda, indottrinamento, lavaggio del cervello.
Esattamente come qualunque altro media. Esattamente come la usano Grillo e Casaleggio.

Il discorso è sempre lo stesso: quando la violenza è verso gli altri va bene, ma se è contro di noi allora è delinquenza. 
Se la rete è conforme ai nostri scopi, allora è il "Luogo democratico per eccellenza".
Se la rete va contro i nostri scopi, allora è un'arena di violenza popolata da trolls.

Grillo è un bell'esempio di questo modo di pensare "due pesi, due misure".

(E per specificare: qua nessuno crede nei complotti pluto-giudo-massonici, nè tanto meno si giudicano le persone in basse alla religione, colore della pelle, o luogo di nascita o cultura in cui si è cresciuti.
Semplicemente si sa come Grillo e Casaleggio usano la rete e probabilmente il loro modo di vedere le cose non è diverso da quello di Sassoon, almeno a giudicare dalla retorica "Rete = Democrazia".
Semplicemente uno stronzo è uno stronzo, a qualunque latitudine.
E la società si divide in classi, non in razze.
Anche se gli stronzi si trovano in ogni classe sociale. E questo è un dato di fatto.)]

Il primo punto è dunque come fare in modo che si salvaguardi la libertà di opinione ed espressione con la necessaria tutela di chi, per un motivo o per l'altro, venga preso di mira con intenti diffamatori e, nel caso in specie, anche razzisti. Ma i fatti non si fermano qui, perché la teoria del complotto dei poteri forti, che va avanti in Rete da almeno quattro anni, da un paio d'anni a questa parte è stata acriticamente assunta anche dai media «ufficiali», ossia radio, televisione e carta stampata. Avevo erroneamente giudicato tutto sommato sgradevoli ma innocui quei siti e blog, prevedendone un progressivo declino in funzione della palese idiozia dei riferimenti e argomentazioni.

[Ed ecco che si palesa la causa scatenante della lettera al Corriere e della messa sotto i riflettori (ricercata e ottenuta) dell'abbandono "ufficiale" della Casaleggio Associati da parte di Sassoon!

Sassoon aveva "erroneamente giudicato [...] innocui quei siti e blog" (non era quindi un problema se i grillini dicevano infamanti e vergognose teorie anti-ebraiche contro di lui, erano teorie innocue!), ma si è "dovuto ricredere" in quanto i grandi media hanno iniziato a parlare di legami del M5S, e di Grillo e Casaleggio con i poteri forti.

Sasson ha deciso che era ora di "spezzare il filo" di queste voci e contemporaneamente ha voluto che l'associazione di lui con i poteri forti venisse vista e interpretata come una conseguenza d'idee razziste (e infatti scrive: "L'attribuzione di rappresentante dei poteri forti origina da qui") e principalmente a questo scopo sembrerebbe aver menzionato il secondo motivo (talmente "grave" che per anni ha giudicato "innocui" benchè "sgradevoli" quei deliri razzisti!).

Il "filo" era lui e ora i poteri forti possono stare tranquilli: il collegamento è solo indiretto.
Questo, in definitiva, potrebbe essere lo scopo di questa lettera.]

Mi sono dovuto ricredere quando due anni fa, nel numero 5/2010 di «MicroMega» è stato pubblicato un articolo di una ventina di pagine che riprendeva le elucubrazioni reperibili in Rete, rielaborandole in modo apparentemente neutrale e dando loro un crisma di credibilità. Da lì a filtrare nella stampa «ufficiale» il passo è stato breve. Il teorema dei poteri forti è stato da allora ossessivamente riproposto, sempre in totale assenza di verifica alla fonte, spesso senza nemmeno modificare espressioni e terminologia di altri articoli e servizi, in un trionfo di «copia e incolla». Di recente, ad esempio, ho avuto il dubbio privilegio di sentirmi associato su La7 dal direttore di Rai4 Carlo Freccero ai poteri forti e al Bilderberg, per la felicità degli ospiti presenti. Altri, come l'ex politico Gianni De Michelis, hanno dichiarato a Radio24 che certamente dietro al successo di Grillo si ritrova la «destra americana».

[Significativo che Sassoon si premuri di attaccare l'associazione fatta da Gianni De Michelis che legava il M5S ad alcuni interessi USA. 
Vale la pena ricordare che Sassoon è stato amministratore delegato della American Chamber in Italy (vedi qui), che collabora a stretto contatto con l'ambasciata e il consolato USA].

 Decine di articoli e servizi televisivi hanno sostenuto e sostengono ogni giorno il teorema dei poteri forti dediti a infiltrare il Movimento, non si sa bene se per legittimarlo o delegittimarlo. Un'informazione distorta e malata, che impone una seria riflessione.

Enrico Sassoon


[E' buffo pensare che per Sassoon l'associazione con i cosidetti "poteri forti" possa essere vista come una legittimazione. Agli occhi di chi?
Certamente una minoranza.
Difficile pensare che chi guadagna 1000 o anche 2000 euro al mese, possa vedere l'associazione con i poteri forti come una cosa positiva. E stiamo parlando della stragrande maggioranza degli italiani, perlomeno un 80%.
Ma evidentemente per Sassoon può essere vista come una cosa positiva, evidentemente lui non prende 1000 o 2000 euro al mese.

Sassoon può stare tranquillo, in questo blog, come in molti altri, "l'attribuzione di rappresentante dei poteri forti" non dipende dal fatto se lui sia ebreo, cristiano, o musulmano, ma dal suo curriculum, da suoi collegamenti nel, e tramite il business, dal suo conseguentemente ipotizzabile conto in banca o ipotizzabile disponibilità di contanti. Solo da questo. 

Per me è evidente che è proprio a causa di questa incapacità di nascondere il proprio curriculum (che è ciò che lo contraddistingue, a ragione, come "potere forte") che Sassoon non ha potuto fare a meno di allontanarsi, ma per quanto ne sappiamo solo ufficialmente, dalla Casaleggio Associati e quindi dal M5S.

Anche a causa delle troppe parole spese nella lettera riguardo Grillo e il M5S, che perciò sembra gli stiano molto a cuore, l'abbandono della Casaleggio Associati e quindi del M5S sembra solo un'operazione di facciata di propaganda.]

Fonte: Corriere

Tra i commenti:

Costruzione sul vuoto
23.09|11:03 bassai5000
Egr. Signore, io non la conosco ma capisco il senso di ciò che scrive. Bisogna riempire dei vuoti e le teorie del complotto che da decenni girano senza mai dimostrare gli effetti, ma solo appiccicando con una libera associazione le cause vanno sempre di moda. Come ho avuto modo di dire qui ieri nessuno conosce il programma di Grillo ma gli si attribusce il 20% dell'elettorato. Ora ognuno si ingegna a ricercarne le cause (con una libera associazione e ancor più libera invenzione) e qui entra Lei tirato in ballo con i poteri forti. Secondo me la verità è molto più semplice: è il vuoto politico che spinge Grillo al 20%. Chi è Grillo? noi lo conosciamo come comico, lui dice di essere un comico non un politico. E' questo che piace: il vuoto. Odiamo il vuoto pneumatico della politica italiana dove tutte le scelte sono in difesa della casta e amiamo (al 20%) del vuoto sul programma di un comico.

Grilloidi e casaleggini, chi è causa del suo mal pianga se stesso
23.09|11:37 Lettore_2226299
Se la casaleggio associati non avesse gestito il sito di Grillo e di Di Pietro, se attraverso gli strumenti di Casaleggio Grillo non avesse sistematicamente epurato i vari Tavolazzi etc., se Casaleggio non si fosse vantato di aver di fatto scritto lo statuto-non statuto (salvo poi rettificare qualcosa qua e là in stile Berlusconi)del M5s, forse queste accuse non sarebbero nate. Se i rimborsi del referendum (poi saltato) non si fosse stabilito che potevano andare solo a Grillo, se Grillo e Casaleggio non avessero la PROPRIETA' del marchio 5 stelle, se ogni cosa detta da Grillo e Casaleggio non fosse legge, sarebbe stato più difficile fare i complottisti. Del resto il complottismo catastrofista e planetario è una delle modalità di espressione proprio di Grillo e Casaleggio che parla di terza guerra mondiale e di un miliardo di morti.

@bassai5000
23.09|11:37 pippuz69
Basta con questa balla, non è vero che non si conosce il programma. Il programma del movimento 5 stelle lo trova sul sito del movimento stesso, basta anche digitare su google "programma movimento 5 stelle" è il primo risultato che si trova. Oramai gli italiani ripetono come dei pappagalli quello che gli viene detto in TV o che leggono sui giornali senza informarsi. Basterebbe così poco.

programma?
23.09|12:07 ledzep62
quello che si legge sul sito non è un programma ma solo una collezione di propositi, alcuni buoni altri stravagandi. Non c'è niente su come si intendono reperire risorse, su come si intende ristrutturare la spesa dello stato, sull'immigrazione e su mille altre cose. e taciamo sulla dicitura "obbiettivo raggiunto" messa accanto a voci, tipo "cancellazione del ponte sullo stretto", sulla quali il m5s non ha certo deciso niente. ricorda molto il famoso contratto con gli italiani di berlusconiana memoria. non è un programma, è ridicolo anche solo pensarlo. punto

in qualche modo ciò che colpisce quest'uomo
23.09|13:52 wing125
è lo stesso meccanismo che da vita al fenomeno grillo . quindi è evidente che abbia la mia solidarietà assoluta . solo che , privato o meno, se fosse possibile io sceglierei meglio i miei soci. casaleggio ci marcia alla grande, le utilizza queste cose ,questi meccanismi. non solo micromega, che pure è ad un livello anche più basso, peraltro. è iil giornalismo cresciuto in questi anni in italia, quello del so ma non lo dico, delle trame più o meno sottili ma sempre fantasiose . l'italia del gossip elevato a scienza ed a arma , della diffamazione mafiosa fatta atteggiandosi a furbi, in realtà di sistemi adatti solo a semideficenti in crisi di identità. quando ci si accompagna a simili elementi, caro signore, ppoi come ci si può lamentasre che accade ciò che accade a lei. è l'ambiente .

La rete è anche il museo degli orrori
23.09|14:17 Lettore_2600770
Internet è una invenzione straordinaria per chi sa usare bene questo strumento. E' un grande e veloce strumento di conoscenza per chi vuole recuperare documentazioni, informazioni, nozioni storiche, testi scientifici e manuali ecc. Ma viceversa è anche il luogo in cui si incontrano cumuli di spazzatura di dimensione impressionante, sciocchezze, teorie balzane, misteriosofie, astrologie, tesi bizzarre e sopratutto una quantità di siti razzisti abilmente mascherati. Detto questo, ritengo eccessiva la scelta di dimissioni operata da questo signore, non consona al problema. Sarebbe bastato spedire un paio di querele a chi di dovere e le cose si sarebbero immediatamente messe a posto.

[Trattasi molto più probabilmente di un'operazione di propaganda politica.
D'altronde essendo stato il personaggio in questione giornalista per anni e essendo laureato di scienze politiche non ci sarebbe da stupirsene.]

Diogene docet
23.09|16:05 Angryman
Non scoraggiamoci. Continuiamo la ricerca di persone per bene che possano amministrare il nostro paese. Forse le troveremo

L'antipolitica si distrugge da sola
23.09|17:03 Lettore_2600770
A proposito di Grillo e della tendenza allo sgretolamento del suo movimento, dovremmo fare rilevare che tale sorte consegue proprio dalla logica delle cose. I partiti storici (socialisti, democristiani, fascisti, liberali ecc.)erano comunque sostenuti da grandi motivazioni, da concezioni del mondo, da una filosofia della storia, da fedi religiose o morali. Un movimento che fonda le sue ragioni nell'odio per la politica, non può che sgretolarsi nel momento in cui si trasforma in un partito politico. E' un po' come un signore che odia l'acqua e che un bel giorno decide di dedicarsi al nuoto.

per Lettore_2600770
23.09|17:33 Ramsey
Sono pienamente d'accordo con te, ma se segui un po' gli avvenimenti interni al gruppo di Grillo e ai suoi sotenitori vedrai che gli atteggiamenti fortemente razzisti e complottisti (a livello che le scie chimiche diventano una realtà scientificamente provata) sono accolti dalla maggioranza dei sostenitori, la destra massimalista, xenofoba e antisemita ha trovato un catalizzatore e un megafono nel Movimento, addirittura sta mettendo in secondo piano la componente di sinistra che originariamente era preponderante. Andrà sempre peggio per grillo&c.

La lettera...
23.09|17:33 Lorenzo Pontiggia
É un comportamento un po' sospetto, porta a dubitare anche questa manovra sia studiata per fini meno nobili... Anche la lettera dal Corsera della prima decade di settembre di Casareggio è apparsa come questa una strategia di difesa e di recupero di consenso. I veri grillini vogliono limpidezza costi quel che costi. Abbiamo bisogno del Vero! Lorenzo Pontiggia

23.09|17:03 Lettore_2600770
23.09|18:01 maximus7
I fascisti non erano sostenuti da grandi motivazioni ma solamente dall'alleanza con la borghesia che intendeva reprimere i comunisti e i socialisti: infatti, il programma di Mussolini sulla socializzazione non trovò mai applicazione entro il tempo della durata del Fascismo. Al contrario, la presenza dei fascisti in un movimento non credo richieda grosse motivazioni, al di là di quelle manipolatorie che hanno caratterizzato la missione del primo Fascismo. Queste grida di guerra dell'estrema destra sono prodotte proprio dal mercatismo che l'estrema destra accusa spesso di complottare contro i popoli mentre in realtà ne è il servitore più zelante. La riprova del meccanismo in atto è la Grecia: a me l'evoluzione del M5S ricorda l'escalation di Alba Dorata che avvenne proprio nel momento in cui i partiti dimostrarono di non avere chances contro la crisi. L'imperialismo e le guerre di cui quelle frange si fanno portatrici viene visto come un mezzo per risolvere la crisi da certa borghesia, e la parte di società che milita in queste frange ringrazia ansiosa di prendere il sopravvento sulla democrazia.

La "malattia" di cui parla Sassoon...
23.09|22:15 Lettore_2202801
ha due aspetti principali: La "Rete" è piena di falsità, anzi sono più le menzogne delle verità. La Rete non è controllata e controllabile, quindi va presa a piccole dosi. L'altro aspetto è che la Politica non si fa in Rete: può trovare spunto da essa, ma la Politica è l'incontro, la"piazza".

 Approfondimento
23.09|23:00 flavio-dk
Proprio oggi ho letto un'articolo molto interessante su un quotidiano straniero... si ragionava sulla perdita di valore dell'obiettività e della "scienza". Un esempio per tutti: alla convention del Partito Repubblicano negli USA si conclamava: non ci facciamo dettare la linea dai "fact checkers", e non é un caso se molti americani non credono all'effetto serra, ma credono al creazionismo. Ma come è possibile? Secondo l'articolo grazie alla democratizzazione dell'informazione, ed agli stessi social network che rendono molto facile creare "circoli" con persone che condividono il proprio pensiero, ciascuno può creare un suo piccolo "universo" dove coltivare e condividere una verità "soggettiva". Che poi sia una verità "fasulla" non importa, perchè si può vivere nel proprio "universo" senza mai doversi confrontare con la realtà e la scienza. La comunità (setta) che gravita intorno a Grillo nè è un buon esempio, ed ha dato un bel contributo a qs. tendenza.[...]

Per Jacopo Cairoli
24.09|00:00 savioale
... Il punto è, e mi dispiace che non sia stato colto (evidentemente colpa mia), che il Movimento 5 Stelle non è affatto estraneo ai "giochi di scambio" ai quali ci hanno abituato i politici della vecchia guardia, contro i quali si scagliano così alacremente. Dietro il nuovo, non c'è alcuna novità, se non a livello di pura immagine.

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Altri articoli:

Pubblico

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“Meglio che gli ebrei stiano alla larga dal M5S”

25/09/2012 - I commentatori del blog di Grillo "salutano" Enrico Sassoon

di

Ieri Enrico Sassoon si è presentato a L’Infedele per parlare del suo addio alla Casaleggio, anticipato venerdì scorso da L’Espresso e raccontato dallo stesso Sasson in una lettera aperta al Corriere della Sera (LEGGI QUI).

Sassoon ha incolpato le puttanate dei complottisti che da qualche anno, come da noi segnalato in tempi non sospetti (LEGGI QUI), lo iscrivevano ai Bilderberg, alla massoneria e ad ogni complotto possibile ed immaginabile.

C’è da dire che ieri, quando intelligentemente Gad Lerner gli ha chiesto se si era accorto che tra i complottisti senza se e senza ma si potevano annoverare tanti, tantissimi fans di Grillo (ricordate, vero, la consigliera che credeva ad Haarp, per dirne una?), e Sassoon ha elegantemente evitato la domanda cambiando discorso.

Forse però, per convincerlo della circostanza, potrebbero bastare i commenti al suo addio pubblicati nel blog di Grillo. Come ad esempio questo:


E non c’è mica solo quello:

 [E dove sarebbe il razzismo in questo commento?? Mah...]

 E se tra i commenti c’è chi ricorda anche alcune pure e semplici verità…
Grillo ha da sempre fatto del complottismo da 4 soldi la sua arma vincente per conquistare la massa critica di consensi: -la medicina “ufficiale” è brutta e cattiva, nelle mani di multinazionali senza scrupoli -i vaccini non servono -la diagnostica preventiva contro il cancro è inutile – il terremoto in Emilia era prevedibile, bastava dare ascolto ad un cialtrone e finanziare qualche azienda per acquistare inutili m acostore rilevatori da radon – il terremoto in Emilia è stato causato dalle trivellazioni Potrei andare avanti ore con un campionario da bar sport.
[Appunto.
Come ha detto Lerner a Sassoon: « Chi è causa del suo mal pianga se stesso! »

Sassoon in tutti questi anni sapeva quello che si scriveva su di lui nei MeetUp e sapeva quello che si scriveva sul blog di Grillo. Dov'era in quei momenti? Perchè non si è dimesso pubblicamente e richiamando l'attenzione dei giornalisti anni fa?

Perchè non si è dimesso nel febbraio 2006 quando Grillo (o Casaleggio) citava Hitler sul suo blog, affermando che le sue parole erano utili per capire il presente stato del parlamento? (qui)
Perchè non si è dimmesso nell'agosto 2006 quando Grillo (o Casaleggio) ha attaccato gli ebrei supportando quanto detto da Mel Gibson (“Gli ebrei sono responsabili per tutte le guerre nel mondo”), cioè legando questa frase idiota, difendendola, ai comportamenti certamente sbagliati d'Israele che non possono e non dovrebbero essere associati ai credenti di religione ebraica di tutto il mondo? (qui)
(Come se quello che decidesse lo stato d'Israele fosse valido e condiviso, sempre e dappertutto, da tutti i credenti di religione ebraica di tutto il mondo. Una pura assurdità!)

Perchè non si è dimesso nell'ottobre 2008 quando la Casaleggio Associati pubblicò su YouTube il video Gaia (qui) in cui Hiler e Mussolini vengono descritti come grandi esempi di comunicazione con le masse, esempi da imitare?
Perchè non si è dimesso nell'agosto 2012 quando Grillo ha citato Mussolini sul suo blog? (qui) Doveva tornare dalle vacanze?

No, lui in quel periodo ha giudicato tutto questo "innocuo".

Solo quando Carlo Freccero ha iniziato a parlare d' "infiltrazione dell'opposizione" (vedi video più in basso) ha sentito il dovere di dimettersi  (Non sia mai che qualcuno pensi che la cosidetta opposizione non sia vera opposizione ma sia in realtà manipolata!), e nel farlo ha voluto farsi passare come uomo lontano da Grillo e dal M5S. 
E perchè specificarlo se il problema principale erano invece gli attacchi contro di lui che, a suo dire, avevano tutti la stessa matrice razzista?

Perchè questa strana "dimissione a orologeria"?

E se la matrice era quella perchè non citare quanto elencato sopra e ben visibile sul blog di Grillo?
Proprio perchè l'intento di tutta l'operazione era non danneggiare, anzi aiutare, il M5S e il disegno di Grillo e Casaleggio.]

…in generale, a parte le giaculatorie contro i giornalisti cattivi, il tono su Sassoon è proprio questo:
Primo. Perché in questa lunga lettera Enrico Sassoon non smentisce chiaramente di essere componente di Bilderberg o di altre associazioni dello stesso tipo?
Secondo. L’attacco alla Rete pubblicato senza nemmeno commento sul bolg di Beppe Grillo?
Insomma, la madre dei cretini è sempre incinta. E soprattutto, bipartizan.

[Bah...a parte la notevole conclusione "a effetto" dell'articolo... 

Bisognerebbe chiedersi com'è che Sassoon anche questa volta non ha avuto nulla da dire contro il blog di Grillo, che ospita questi bellissimi commenti sull' "essere ebrei", e contro il M5S e i suoi MeetUp che hanno supportato da sempre il complottismo da due soldi che secondo Sassoon, come riportato nella sua lettera al Corriere, sarebbe alla base della sua associazione con i "poteri forti".

E' evidente che Sassoon non voleva attaccare nè il M5S nè Grillo, bensì la sua mossa era per proteggerli, nonostante appunto ospitino queste opinioni e questi frame di opinioni deliranti che lo identificano come nemico in quanto ebreo.]

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Dichiarazioni di Sassoon all'Infedele di Gad Lerner (Puntata del 24/set/2012)

Puntata Completa [Vedi dal .... al ..... ]

Clip dalla puntata



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Carlo Freccero a PiazzaPulita (puntata del 13/set/2012)

Le dichiarazioni che hanno portato Enrico Sassoon a lasciare la Casaleggio Associati.

Puntata completa [Vedi dal minuto 1:22:30 al 1:29:50]


[ Da notare, come dice Carlo Freccero, che molti libri di Casaleggio furono editi dal Sole 24 Ore.
Proprio Enrico Sassoon lavorò molti anni per il Sole 24 Ore, quindi al servizio di Confindustria.

Questo il punto centrale del discorso di Carlo Freccero: "E' il potere che ha deciso di gestire l'opposizione?"

Vale a dire: gli uomini che hanno le redini dell'attuale potere economico e finanziario  (senza dubbio una minoranza) hanno creato una finta opposizione che solo di facciata si oppone ad essi, per poter meglio stabilizzare e perpetuare lo Statu quo, cioè gli odierni assetti sociali e il potere di pochi sulla maggioranza del popolo?

Il M5S è una finta opposizione?]
[Clip della puntata]




Enrico Sassoon, socio di Casaleggio, è un manager legato all'Aspen Institute e quindi al gruppo Bilderberg.

Secondo Freccero, i poteri forti si sono costruiti una GESTIBILE opposizione interna [cioè ufficialmente opposizione, ma in realtà legata e manovrata da loro, quindi finta opposizione] attraverso Casaleggio, Grillo e quindi il Movimento 5 Stelle.

Fonte: YouTube PoultryKid

[E' molto significativo che Enrico Sassoon abbia deciso di lasciare la Casaleggio Associati e quindi di allontanarsi da Grillo e dal M5S solo, e ripeto solo ed esclusivamente, dopo che queste interpretazioni sono arrivate in Tv e quindi al grande pubblico.
Una "dimissione a orologeria" tutt'altro che disinteressata e di cui probabilmente non sono stati detti esplicitamente i veri motivi].

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L'interpretazione di De Michelis

[Altra cosa che ha mandato in bestia Sassoon sono le dichiarazioni di De Michelis (citate, non a caso, da lui nella lettera).
Sassoon ha infatti dei contatti con istituzioni, personalità politiche, finanziarie, economiche e universitarie USA (vedi ad esempio l'università Harvard), comprovati dalla sua storia personale (vedi ruolo nell'American Chamber of Commerce, qui) e dal suo curriculum di studi e di lavoro (vedi qui).
Evidentemente il collegamento tracciato in qualche modo da De Michelis e tra il M5S e gli Stati Uniti ha scottato.]

De Michelis: “Grillo è manovrato dalla destra americana”




Grillo potrebbe essere utilizzato al fine di indebolire la situazione dell’Europa e dell’Italia. Una sua vittoria aumenterebbe il consenso dei repubblicani e degli ambienti conservatori, svantaggiando Obama“. Sono le parole pronunciate dall’ex ministro socialista Gianni De Michelis ai microfoni de “La Zanzara“, su Radio 24. “Mentre ai tempi della guerra fredda – dichiara – c’era uno schema preciso ed era prevalente la contrapposizione col blocco comunista, adesso questo non c’è più e ha reso generali gli scontri di interessi. Grillo svolgerebbe lo stesso ruolo che Syriza ha in Grecia”. De Michelis parla anche di Casaleggio: “Non lo avevo mai sentito nominare, poi ho scoperto dopo le elezioni amministrative che conta molto di più di quello che sembra. Mi hanno detto che ha una società e degli interessi in America, dunque potrebbe essere un elemento di questa teoria”  

di Gisella Ruccia

15 giugno 2012
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De Michelis: «Grillo manovrato dalla Destra americana»

15 giugno 2012

«Mentre ai tempi della guerra fredda c'era uno schema preciso ed era prevalente la contrapposizione col blocco comunista, adesso questo non c'è più e ha reso generali gli scontri di interessi. Grillo potrebbe essere utilmente utilizzato ai fini di indebolire la situazione dell'Europa e dell'Italia. Svolgerebbe lo stesso ruolo che Syriza ha in Grecia. Una vittoria di Grillo aumenterebbe il consenso dei repubblicani e degli ambienti conservatori, svantaggiando Obama». 

Lo ha detto alla Zanzara su Radio 24 in diretta su www.radio24.it, l'ex ministro socialista Gianni De Michelis. «Casaleggio non lo avevo mai sentito nominare, - continua il politico - ho scoperto dopo le elezioni amministrative che conta molto di più di quello che sembra. Mi hanno detto - continua De Michelis - che ha una società e degli interessi in America, dunque potrebbe essere un elemento di questa teoria. In questo momento Obama è quello che ha più interesse a tenere la situazione sotto controllo. I repubblicani credo siano disponibili a correre il rischio di indebolire la situazione americana, non solo quella mondiale, pur di vincere le elezioni»

Fonte: Sole 24 Ore

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Grillo? De Michelis: «Manovrato da Usa»

15 giugno 2012

[...] Beppe Grillo 'agente' degli interessi della destra americana: l'insolita lettura, che ricorda curiosamente schemi politici di qualche decennio fa, è di Gianni De Michelis. «Mentre ai tempi della guerra fredda - ha spiegato l'ex ministro socialista alla Zanzara su Radio24 - c'era uno schema preciso ed era prevalente la contrapposizione col blocco comunista, adesso questo non c'è più e ha reso generali gli scontri di interessi. Grillo potrebbe essere utilmente utilizzato ai fini di indebolire la situazione dell'Europa e dell'Italia. Svolgerebbe lo stesso ruolo che Syriza ha in Grecia. Una vittoria di Grillo aumenterebbe il consenso dei repubblicani e degli ambienti conservatori, svantaggiando Obama».

«Casaleggio - ha detto De Michelis - non lo avevo mai sentito nominare, ho scoperto dopo le elezioni amministrative che conta molto di più di quello che sembra. Mi hanno detto che ha una società e degli interessi in America, dunque potrebbe essere un elemento di questa teoria. In questo momento Obama è quello che ha più interesse a tenere la situazione sotto controllo. I repubblicani - ha concluso - credo siano disponibili a correre il rischio di indebolire la situazione americana, non solo quella mondiale, pur di vincere le elezioni». 

Fonte: L'Unità

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Per inquadrare meglio Sassoon e la sua figura.

Un'estratto dal libro di Matteo Pucciarelli: "L'armata di Grillo"

La Casaleggio non è dunque un'azienda di famiglia. E' una società che vale milioni di euro, tenuta in gran considerazione negli ambienti economici e che si avvale di collaborazioni di primo piano.

O meglio, si avvaleva: come quella di Enrico Sassoon. Giornalista, dal 1977 al 2003 nel gruppo Il Sole-24 Ore, già direttore responsabile di L'Impresa-Rivista Italiana di Management, della rivista Impresa Ambiente e del settimanale Mondo Economico, attualmente direttore responsabile del mensile di management Harvard Business Review Italia (rivista edita da StrategiQs Edizioni, di cui è co-fondatore e amministratore delegato), Presidente di Leading Events e Presidente di Global Trends, società di studi, ricerche e comunicazione.

Improvvisamente il 23 settembre 2012 Sassoon scrive al Corriere della Sera - alla Casaleggio hanno questo vizio: mandare lettere al più importante quotidiano italiano, senza mai rilasciare interviste - e annuncia di aver abbandonato la società. Perché?

Prima è importante capire di chi stiamo parlando. Enrico Sassoon nel 1998 è amministratore delegato dell'American Chamber of Commerce in Italy, di fatto una lobby «con lo scopo di sviluppare e favorire le relazioni economiche, culturali e politiche tra gli Stati Uniti d'America e l'Italia, di promuovere e tutelare gli interessi dei propri associati nell'ambito dell'attività di business tra i due Paesi e di diffondere tra i propri associati le informazioni relative alla propria attività» [3].

E risiede ancora nel board of directors della società. Lì è affiancato da personaggi che contano: il presidente onorario David Thorne, ambasciatore in Italia degli Stati Uniti; il vicepresidente Eugenio Sidoli, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia; e poi, tra gli altri, Cesare Romiti, presidente onorario Rcs; Veronica Squinzi della Mapci, figlia di Giorgio presidente di Confindustria; Giuseppe Cattaneo, senior advisor to the chairman Aspen Institute Italia; Nicola Ciniero, presidente e Ad Ibm Italia; Carlo D'Asaro Biondo, presidente per l'Europa meridionale e orientale, Medio Oriente e Africa di Google; Stefano Lucchini, direttore relazioni istituzionali e comunicazione Eni; Alessandro Minuto Rizzo, senior strategie advisor Enel; Carlo Persico, responsabile servizio international network, direzione internazionale IntesaSanpaolo; Giancarlo Villa, presidente e Ad Esso Italia.

Tradotto: banchieri, petrolieri e industriali di livello internazionale.

Merita una menzione particolare l'attività dell'Aspen lnstitute Italia, di cui - come riportato sul sito ufficiale - Sassoon è membro del comitato esecutivo. 
[La fonte era lo stesso sito della Casaleggio Associati prima che Sassoon lasciasse (vedi qui, pagina web archiviata il 24 settembre 2012). Sul sito ufficiale non ve n'è traccia (vedi qui).]

Presidenti onorari: Giuliano Amato, Gianni de Michelis [De Michelis e Sassoon quindi sono, o erano, ambedue nell'Aspen. De Michelis quindi non sapeva di cosa parlava nella sua intervista alla Zanzara? Chissà..], Cesare Romiti, Carlo Scognamiglio.
Presidente: Giulio Tremanti.
Vicepresidenti: John Elkann, Enrico Letta, Paolo Savona, Lucio Stanca.
Fanno parte del comitato esecutivo, tra gli altri: Mario Monti, Romano Prodi, Lucia Annunziata, Fedele Confalonieri, Fulvio Conti, Umberto Eco, Franco Frattini, Gianni Letta, Emma Marcegaglia, Paolo Mieli, Lorenzo Ornaghi, Mario Pirani, Giuliano Urbani, Giacomo Vaciago, Luigi Abete.

Quindi presidente del Consiglio in carica, ex presidenti, ministri ed ex ministri, economisti, politici di destra e di "sinistra", giornalisti noti al grande pubblico e così via che si incontrano attraverso il "metodo Aspen", il quale «privilegia il confronto ed il dibattito "a porte chiuse", favorisce le relazioni interpersonali e consente un effettivo aggiornamento dei temi in discussione. Attorno al tavolo Aspen discutono leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale e culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva» [4]. Dibattito a porte chiuse, in assoluta riservatezza. Insomma, campioni della moderna democrazia.

Le relazioni di Sassoon con il mondo economico e finanziario erano e sono quindi importanti, e di certo per la Casaleggio rappresentano (o hanno rappresentato) un valore aggiunto. Posto che l'ex giornalista uno sprovveduto non è: con una certa preveggenza nel maggio del 2008, a crisi ancora embrionale, scriveva che «le sorti dell'economia e della finanza mondiale non sembrano essere in mano a persone e a istituzioni particolarmente affidabili e credibili, bensì a giocolieri e finanzieri senza tanti scrupoli, e a organizzazioni internazionali che paiono a tutti gli effetti incapaci di contrastarli o, come minimo, di controllarli». Infatti.

Però Sassoon è stato anche una presenza scomoda, man mano che il ruolo politico ili Casaleggio è aumentato. Così la decisione di farsi da parte, perché - si legge ancora nell'articolo pubblicato dal Corriere della sera - «le vicende riguardanti Beppe Grillo, il M5S e Gianroberto Casaleggio sono state ampiamente riportate dai media nei mesi passati, con una forte accelerazione nelle scorse settimane fino a oggi. Questa attenzione, di norma scarsamente informata, quasi sempre maliziosa e ostile, mi ha toccato marginalmente, ma non lievemente, in quanto socio della Casaleggio Associati». Scrive Sassoon: «Non conosco Beppe Grillo, non ci siamo mai incontrati né scambiati telefonate, mail o sms, Non ho partecipato alla gestione del suo blog in seno alla Casaleggio Associati, dove non ho mai ricoperto cariche operative; non ho mai avuto a che fare con il Movimento 5 Stelle, con il quale intrattiene relazioni il solo Casaleggio nelle fonne e nei modi da lui stesso ripetutamente chiariti anche su questo giornale. Lascio la società perché i miei interessi personali e professionali sono altrove, ma anche per spezzare il filo delle speculazioni interessate». E infine: «Decine di articoli e servizi televisivi hanno sostenuto e sostengono ogni giorno il teorema dei poteri forti dediti a infiltrare il movimento, non si sa bene se per legittimarlo o delegittimarlo. Un'informazione distorta e malata, che impone una seria riflessione».

La seria riflessione è sempre utile per tutti, ma i legami di Sassoon sono talmente chiari e documentati che far finta di nulla sarebbe stata un'omissione scorretta. Che poi tali legami abbiano influenzato il movimento, è sempre stato un punto interrogativo: al quale Sassoon [non] ha risposto con questa lettera dopo anni di silenzio.

Note
[3]http://www.amcham.it/default.asp?id=348
[4]http://www.aspeninstitute.it/istituto/identita-e-missione

Tratto da: Matteo Pucciarelli, L'armata di Grillo, Edizioni Alegre (pag. 53-55)