lunedì 24 settembre 2012

Alcuni intrecci affaristici di Enrico Sassoon e Casaleggio Associati

[Stavamo preparando questo post quando l'abbandono della Casaleggio Associati da parte di Enrico Sasssoon ci ha preso contro piede.

Ovviamente si fa per dire perchè in uno dei vecchi post avevamo detto che ci saremmo aspettati questa mossa, cioè un finto abbandono da parte di Sassoon e/o Casaleggio per salvare il disegno di attacco alla Democrazia parlamentare e a di distruzione dei partiti (partiti intesi come strumento di lotta politica dal basso). 


Appunto la lettera di Sassoon al Corriere è una copia para para di quanto già detto da Casaleggio, si parla solo di ipotesi complottiste e assurdità e non si entra nel merito dei collegamenti finanziari di Enrico Sassoon, non si parla dei suoi interessi economici, non si parla di DENARO: in pratica si parla solo di aria fritta.

Poi immancabile lo spottino elettorale nella lettera a favore del M5S: 

"Lascio la società [...] anche per spezzare il filo delle speculazioni interessate [contro il M5S]. Mi auguro che serva."[...]
"Decine di articoli e servizi televisivi hanno sostenuto e sostengono ogni giorno il teorema dei poteri forti dediti a infiltrare il Movimento, non si sa bene se per [...] delegittimarlo. Un'informazione distorta e malata, [...]"

Ci sono solo due ipotesi:

1- appunto falso abbandono: le conoscenze e amicizie (di anni) rimangono.
Sassoon è pronto per rientrare dalla finestra appena il M5S otterrà qualche importante posto istituzionale, magari un posto da tecnico o sottosegretario a un ministero, pronto per favorire i suoi clienti.
D'altronde chi potrebbe mettere in dubbio la sua esperienza: 3 lauree, esperto di business e management, giornalista di economia e finanza.
Sassoon si defila momentaneamente in quanto i discorsi su di lui sono ormai giunti al grande pubblico tramite la TV. Il disegno di distruzione della democrazia tramite il partito-azienda M5S rischia di naufragare e questo non deve accadere.

2- abbandono dovuto a motivi economici: Grillo e il M5S si stanno rivelando dei progetti economici in perdita. Meglio lasciar perdere: la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scarsa affluenza al Dies Iren. 

Il M5S è un progetto abortito e la Casaleggio Associati è destinata al fallimento. Sassoon abbandona prima che la barca affondi completamente.

Noi propendiamo per la prima ipotesi.


P.S. Un appunto: non si preoccupi Sassoon. In questo blog nessuno lo accuserà di massoneria o di avere un cognome di origini ebraiche o di essere discendente di trafficanti d'oppio.


Noi affermiamo che Sassoon è legato ai poteri forti, ma lo facciamo sulla base del suo curriculum, quello che egli ha messo di sua spontanea volontà sul web. Lo facciamo sulla base dei dati che egli ha messo in rete e sulla base di quello che lui stesso ha scritto sulle sue aziende.

A noi ci basta questo per riconoscergli lo status di avversario e di persona parte dei poteri forti che impediscono alla maggior parte degli italiani (e degli abitanti del mondo) di vivere una vita dignitosa e priva della paura del futuro.


Di seguito l'articolo-raccolta che continueremo ad aggiornare nei prossimi mesi.]

 

[Abbiamo sempre scritto che la Casaleggio Associati ha dietro di sè importanti clienti e conoscenze nel mondo dei grandi capitalisti e della finanza e che se ha deciso di scendere in politica non è certamente nell'interesse della gente comune, ma nel suo interesse (monetario) e in quello dei suoi clienti.

Basterebbe osservare attentamente le fonti aperte, pubbliche e liberamente consultabili su internet, per rendersi conto di questo: cos'è la Casaleggio Associati se non una società di pubbliche relazioni su internet la quale sta portando avanti una propaganda politica volta a distruggere la nostra democrazia parlamentare e rappresentativa (con la scusa di volere "regalare" più democrazia alle persone comuni, quale infame strategia!) e cos'è Beppe Grillo se non un frontman, uno showman e opinion leader, un uomo di facciata, e per questo pagato dalla società di PR (vedi dichiarazione dei redditi 2005, è la Casaleggio Associati a pagare Grillo, non il contrario!) allo scopo di diffondere questa propaganda tra il popolo?


(Consiglio a tutti la lettura del libro "Propaganda" di Edward Bernays. 
La Casaleggio Associati ha attinto a piene mani da questo testo per quanto riguarda tattiche, strategie, inganni, manipolazioni e mistificazioni mediatiche.
Indispensabile per capire i movimenti -  e gli obiettivi - della Casaleggio Associati).

Sappiamo quindi che la Casaleggio Associati fa attività di PR e marketing on-line, diffondendo particolari idee politiche, ma a favore di chi?

Chi è che paga Casaleggio Associati per diffondere certe idee sulla rete?
Se Grillo non è cliente di Casaleggio Associati, anzi è pagato da essa ed è cofondatore con essa del Movimento 5 Stelle, chi sono i veri clienti dietro Casaleggio Associati e Grillo che mirano a diffondere una propaganda politica con lo scopo di tutelare e rafforzare i loro interessi personali e di profitto?

A questo proposito una possibile risposta la si può trovare esplorando le connessioni affaristiche della Casaleggio Associati andando a partire dalla figura di Enrico Sassoon.]


Enrico Sassoon è Direttore responsabile della rivista mensile di management Harvard Business Review Italia. Dal gennaio 2006 è amministratore delegato della StrategiQs Edizioni. Dal 1996 è presidente della società di studi, ricerche e comunicazione Global Trends. Dal maggio 1998 al marzo 2006 è stato amministratore delegato della American Chamber of Commerce in Italy. Dal 1999 al 2005 è stato presidente della Procos, società pioniera nel campo dei sistemi informatici gestionali. Dal 1977 al 2003 ha lavorato nel gruppo Il Sole 24 Ore, per il quale ha diretto varie testate, tra cui Mondo Economico, L’Impresa-Rivista italiana di management, ImpresaAmbiente (di cui è stato il fondatore) e Il Sole 24 Ore On-Line. Dal 2006 al 2008 è stato Direttore responsabile della rivista on-line AffarInternazionali.
Ha pubblicato oltre 2,000 articoli su numerose testate, oltre 50 saggi su riviste accademiche e dieci libri, l’ultimo dei quali è Alleanze alla prova. Europa e Stati Uniti tra cooperazione e conflitto (2006).

© Copyright Giorgio Favaretto


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American Business Group, ABG

Speaker for May 2011 Lunch

Enrico Sassoon

 
Enrico Sassoon is Editor-in-Chief of Harvard Business Review Italy and Chief Executive Officer of StrategiQs Edizioni (the review's publishing house). He is Chairman and CEO of The Ruling Companies, an association gathering around 120 member companies and professionals, and Chairman of Global Trends, an independent research and communication company based in Milan. He also works as an independent management consultant for companies, consulting firms and associations.

He is a board member of the American Chamber of Commerce in Italy (of which he has been CEO from 1998 to 2006) and of Aspen Institute Italia.

As a professional journalist, he has worked for Il Sole 24 Ore group from 1977 to 2003. In the same editorial group he has covered over the years many positions of high responsibility. He has been Editor in Chief of the financial weekly magazine Mondo Economico from 1993 to 1997 and Scientific Manager of the group from 1997 to 1998. He has also been Editor-in-Chief of the management review L'Impresa and of the economic-environmental review Impresa Ambiente, from 1985 to 1998.

During his long career as a journalist he has written over 2.000 articles and has received many awards, such as Premio Brizio, for economic journalism and Premio Federchimica for the environment.

He has been visiting professor at Università Cattolica and Università Bocconi in Milan from 1992 to 1997 and has published over 60 academic essays and 8 books dealing with international economics, international trade, energy and environment.

Enrico Sassoon holds a degree in Economics (Università Bocconi of Milan, 1972), in Political Sciences (Università Statale of Milan, 1980) and in History (Università Statale of Milan, 1980). He speaks fluently English and French.

Enrico's contact details:
Fonte:  American Business Group

[Cosa fa l'American Business Group?
Organizza pranzi-incontro per chiunque sia interessato a entrare in affari o sia già in affari con imprese statunitensi.

[...] today the American Business Group lunch is open to all those having interests in, or businesses dealing with, North America and/or North American companies.[...]

Fonte: American Business Group (History)

Scopo dei pranzi è fare lobbying: conoscersi e fare affari insieme.

Join us for lunch to meet others like you – English-speaking business professionals looking to increase their circle of professional and social contacts

Fonte: American Business Group (Home page) 

Durante ogni pranzo mensile un membro dell'associazione sempre diverso propone una presentazione riguardante i temi del management d'impresa o l'attuale situazione economica.

The American Business Group has allocated 10 minutes for a presentation from a member of our community.

Fonte: American Business Group (Speakers) 

Per cui Sassoon è membro di questo gruppo, di cui fa parte per promuovere i propri interessi d'impresa strettamente legati agli interessi d'imprese statunitensi].

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Panoramica di Enrico Sassoon

Attuale
Precedente
Formazione
  • Università Statale di Milano
  • Università Statale di Milano
  • Università Commerciale 'Luigi Bocconi'

Esperienza di Enrico Sassoon

Chairman

The Ruling Companies

September 2010Present (1 year 10 months) Milan, Italy

CEO

StrategiQs Edizioni

January 2006Present (6 years 6 months) Milan, Italy
Nonprofit; 201-500 employees; Publishing industry
January 2006Present (6 years 6 months) Milan, Italy

Board Member

Casaleggio Associati

January 2004Present (8 years 6 months) Milan, Italy
Nonprofit;
11-50 employees;
International Trade and Development industry
January 1998Present (14 years 6 months) Milan, Italy

Chairman

Global Trends

January 1996Present (16 years 6 months) Milan, Italy

Special Correspondant

Il Sole 24 Ore

Public Company; 1001-5000 employees; s24.mi; Publishing industry
June 1978March 2003 (24 years 10 months)

Fonte: Linkedin 
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Sassoon e l'American Chamber of Commerce in Italy

[ La presenza di Enrico Sassoon nel Board Of Directors della American Chamber of Commerce in Italy ha una valenza importantissima.

Infatti questa è la Mission della Amcham:  ]

Missione e Obiettivi

L’American Chamber of Commerce in Italia (AmCham) è un’organizzazione privata senza scopo di lucro. 
E’ affiliata alla Chamber of Commerce di Washington D.C. [pagina wikipedia qui], la Confindustria statunitense, alla quale fanno parte oltre tre milioni di imprese. 
E’ inoltre socio fondatore dell’European Council of American Chambers of Commerce, l’organismo che tutela il libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti.

[Si capisce perfettamente che anche se la AmCham non esiste per scopi propri di lucro, le tre milioni d'imprese che fanno parte della Confindustria statunitense a cui è affiliata non sono di certo delle ONLUS, bensì operano esclusivamente per fini di lucro. 
La AmCham, appunto, tutela i loro scopi di lucro d'impresa, senza accumulare profitti a nome "AmCham in Italy".
Profitti vengono invece accumulati da parte delle imprese che di volta in volta vengono coinvolte in affari che si concludono tramite l'intervento della AmCham in Italy.
Inoltre, essendo un'organizzazione privata, non può che essere nata e continuare ad esistere per tutelare principalmente interessi privati (in questo caso delle imprese USA e sinergicamente delle imprese europee e italiane che entreranno in affari con loro, anche se ovviamente  in queste collaborazioni verrà tutelato principalmente un sicuro e certo guadagno maggiore delle imprese USA, dato che la Camera è Americana, come dice il nome, e di sicuro non Europea o Italiana) e certamente non nasce ed esiste per tutelare gli interessi pubblici, cioè quelli di tutti coloro che sono al di fuori di queste imprese].

Missione

AmCham ha lo scopo di sviluppare e favorire le relazioni economiche, culturali e politiche tra gli Stati Uniti d’America e l’Italia, di promuovere e tutelare gli interessi dei propri associati nell’ambito dell’attività di business tra i due Paesi[...]
[Appunto: lo scopo illustrato sopra non viene nascosto.
Si tutelano gli interessi dei propri associati nelle attività di business tra Italia e Usa.
Gli interessi dei non associati non vengono tutelati.]


[Interessante notare che la AmCham in Italy esiste, come riportato in ogni pagina del sito: ]

Con il patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano

[E' quindi uno strumento diretto ed esplicito in dotazione alle istituzioni governative degli Stati Uniti (ormai legate indissolubilmente agli interessi di questa Confindustria USA) utilizzato per perseguire i loro scopi economici, e quindi anche strategici e politici.

Non a caso del Board of Directors di AmCham in Italy, di cui fa parte anche Sassoon, è presidente onorario l'ambasciatore statunitense David H. Thorne, a conferma di come l'AmCham sia questo strumento].

Il Board of Directors

Il Board di AmCham è composto da personalità di alto profilo internazionale del mondo delle imprese e delle istituzioni che determinano gli orientamenti programmatici e amministrativi dell'American Chamber of Commerce in Italy.

Presidente Onorario
David H. Thorne

Ambasciatore
Ambasciata degli Stati Uniti d'America

.Presidente
Vittorio Terzi

Senior Director
McKinsey & Company, Inc. Italy

Vice Presidente
David Bevilacqua

Consigliere
Cisco Systems Italy Srl

Vice Presidente
Mario Mascolo

Presidente
3M Italia Spa

Vice Presidente
Maria Pierdicchi

Managing Director, Head of Southern Europe
Standard & Poor's Credit Market Services Italy Srl

Vice Presidente
Eugenio Sidoli

Presidente e Amministratore Delegato
Philip Morris Italia

Tesoriere
Luca Arnaboldi

Senior Partner
Carnelutti Studio Legale Associato

Consigliere Delegato
Simone Crolla


Sergio Albarelli
Amministratore Delegato
Franklin Templeton Italia SIM

Roberto Antonucci
General Sales Manager Italy
American Airlines

Benito Benedini
Presidente
Progetto Grano Spa

Andrea C. Bonomi
Senior Principal
Investindustrial

Fabio Carniol
Amministratore Delegato
Towers Watson Italia Srl

Giuseppe Cattaneo
Senior Advisor to the Chairman
Aspen Institute Italia

Nicola Ciniero
Presidente e Amministratore Delegato
IBM Italia S.p.A.

Carlo D'Asaro Biondo
Presidente per l'Europa Meridionale e Orientale, Medio Oriente e Africa
Google Italy Srl

Luciano Daffarra
Daffarra d'Addio & Partner

Gianmaria Donà Dalle Rose
Amministratore Delegato
Twentieth Century Fox Home Entertaintment Italia Srl

John Fanti
Amministratore Delegato
Telefant Srl

Graziano Fiorelli
Presidente
Mail Boxes Etc. Sistema Italia 93 S.r.l.

Achille Frattini
Dottore Commercialista, Revisore Legale & Tax Advisor

Daniel Frigo
Presidente e Amministratore Delegato
The Walt Disney Company Italia

Furio Garbagnati
Amministratore Delegato & CEO
Weber Shandwick Italia

Peter Geipel
Amministratore Delegato
Pramerica Life Spa

Stefano Lucchini
Direttore Relazioni Internazionali e Comunicazione
e Chairman Eni USA R&M
ENI Spa

Massimiliano Magrini
CEO
Annapurna Ventures

Guglielmo Maisto
Senior Partner
Maisto & Associati

Enzo Mazza
Presidente & CEO
FIMI

Franco Moscetti
Ceo
Amplifon Group

Andrea Pecchio
Responsabile Practice Financial Services
Spencer Stuart

Carlo Persico
Responsabile Servizio International Network, Direzione Internazionale
IntesaSanpaolo

Emilio Petrone
Amministratore Delegato e Direttore Generale
Sisal Holding Finanziaria Spa

Cesare Romiti
Presidente Onorario
RCS Editori Spa

Enrico Sassoon
Amministratore Delegato
Strategiqs Edizioni Srl

Orna Schezen Nofarber
Amministratore Delegato e Direttore Generale
Estée Lauder Srl

Veronica Squinzi
Global Development Director
Mapei Spa

Giuliano Tomassi Marinangeli
Presidente e Amministratore Delegato
Dow Italia Srl

.Stefano Venturi
Amministratore Delegato
Hewlett-Packard Italiana Srl

Giancarlo Villa
Presidente e Amministratore Delegato
Esso Italia Srl

Leonardo Zaccheo
Presidente e Amministratore Delegato
Covenant Partners Srl

Past President
Daniel E. Gilioli
Attorney at Law, Member of the bar of Washington, DC
Studio Gilioli

Past President
Umberto Paolucci
Presidente
UP Invest

Past President
Bruno R. Pavia
Studio Legale Pavia & Ansaldo

Past President
Mario Resca
Presidente
Confimprese


 Fonte: AmCham In Italy

[Da notare anche la presenza del direttore per il Sud Europa di Standard & Poor's (famosa per i suoi rating che minano l'economia italiana, e quindi europea, cosa che non può che giovare agli interessi economici di alcuni grandi capitalisti e speculatori finanziari USA), la presenza di Philip Morris (legata a Marchionne, come vedremo più sotto), quella di Giuseppe Cattaneo dell'Aspen e quella di Cesare Romiti per RCS (che questa conoscenza pregressa spieghi la scelta del Corriere come destinatario delle lettere di Casaleggio e Sassoon?)]

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[Come spiegato sopra la American Chamber of Commerce in Italy è affiliata alla U.S. Chamber of Commerce di Washington D.C.

Non tutti negli Stati Uniti hanno una grande opinione della US Chamber che infatti viene accusata di attività illegali, evasione di tasse ma sopratutto di curare i profitti e gli interessi di pochi super ricchi americani a discapito dei cittadini statunitensi e di altri paesi quando coinvolta in affari internazionali.].


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Alcune note sul Sole 24 Ore

Come riportato qui, Enrico Sassoon:
Dal 1977 al 2003 ha lavorato nel gruppo Il Sole 24 Ore, per il quale ha diretto varie testate, tra cui Mondo Economico, L’Impresa-Rivista italiana di management, ImpresaAmbiente (di cui è stato il fondatore) e Il Sole 24 Ore On-Line.

Quotidiano di Confindustria: Il Sole 24 ORE

Il gruppo è attualmente sotto la gestione di Confindustria, che lo ha acquistato in tutti i suoi settori: Il Sole 24 Ore non è soltanto un quotidiano ma rappresenta un sistema editoriale formato da: Il Sole 24 Ore Radiocor (agenzia economico - finanziaria), Il Sole 24 Ore.com (punto di riferimento per gli internauti e ricca interfaccia di rete), Radio 24 (emittente radiofonica di alto gradimento), Ventiquattrore.tv (finestra video digitale improntata sempre su temi finanziari ed economici).

Fonte: Wikipedia

Confindustria è proprietaria di tutto il gruppo.

Fonte: Wikipedia


Principali Azionisti

Secondo le risultanze del libro soci, nonché sulla base delle altre informazioni a disposizione della Società, il capitale sociale è suddiviso come segue.

Struttura azionaria al 15 marzo 2011
Azionisti Ordinarie Speciali Totale %

Confindustria 90.000.000 - 90.000.000 67,5
Il Sole 24 ORE S.p.A. - 3.302.027 3.302.027 2,5
Mercato - 40.031.186 40.031.186 30
Totale azioni 90.000.000 43.333.213 133.333.213

Data ultimo aggiornamento:15.03.2011




































































Tra i direttori del Sole 24 Ore, proprio durante il periodo di lavoro di Enrico Sassoon nella testata, risulta:

Mario Deaglio  

Ha diretto Il Sole 24 Ore dal 1980 al 1983.[...]

Professore ordinario di Politica economica presso la Facoltà di Economia dell'Università di Torino, è marito dell'economista e attuale Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero e fratello maggiore del giornalista Enrico Deaglio

[Enrico Deaglio, quello della bufala del voto elettronico truccato alle elezioni del 2006.

Lo sa chiunque ha lavorato a un seggio una volta in vita sua che basta una X a matita quando non visti per far diventare "colorata" una scheda bianca, farlo o no è una questione di onestà.



Le schede non si consegnano in bianco ma si annullano oppure meglio neanche andarci al seggio. 

Ricordatevelo ora che molti fanatici grillini invaderanno i seggi come scrutatori o se vivete in regioni in cui storicamente vincono partiti di destra.]

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Confederazione Generale dell'Industria Italiana

TipoOrganizzazione di industriali
Fondazione1910
ScopoTutela degli interessi degli imprenditori
La Confederazione Generale dell'Industria Italiana, conosciuta anche come Confindustria, è la principale organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere e di servizi italiani, inoltre, sempre su base volontaria raggruppa circa 142.000 imprese, dove comprende anche banche e dal 1993 anche aziende pubbliche per un totale di oltre 5.200.000 addetti (dati aggiornati ad aprile 2010).
Fondata nel 1910 per tutelare gli interessi delle aziende industriali nei confronti dei sindacati dei lavoratori,[...]

[In pratica fondata per mettere a tacere le rivendicazioni dei lavoratori per avere condizioni lavorative e salariali migliori come anche ferie e malattie pagate].

Fonte: Wikipedia

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Harvard Business Review Italia:

il nome della qualità, in nome della qualità

Quando si dice Harvard si nomina una delle più prestigiose università del mondo, con una quasi insuperabile concentrazione di cervelli, di innovatori del pensiero, di educatori nelle discipline più avanzate, spesso di Premi Nobel.

La Harvard Business School si posiziona, nell’universo Harvard, come punta di eccellenza nel campo dell’educazione economica e manageriale: non a caso, quasi sempre al primo posto nelle le classifiche mondiali.

E nell’universo Harvard Business School brilla, a sua volta, la stella della <Harvard Business Review>, una rivista che parla al management delle imprese con l’autorevolezza e la credibilità che le derivano dalla sua collocazione nell’ambito della più prestigiosa scuola di business del mondo, da una selezione attentissima di autori e contributi editoriali e da una quasi ossessiva ricerca della qualità.

La Harvard Business Review è di fatto la rivista di management e business più diffusa al mondo, con le 250mila copie vendute negli Stati Uniti e le quasi 200mila ormai diffuse dalle altre nove edizioni nazionali, dalla Russia alla Cina, dalla Germania alla Polonia, dall’America Latina al Giappone e alla Corea. E ora, la decima, in Italia.

La Harvard Business Review Italia, è pubblicata dalla Strategiqs Edizioni, una nuova società editoriale creata attorno all’obiettivo di proporre nel nostro paese un nuovo sistema di management education di alta qualità. Di questo sistema, la rivista costituisce il punto focale, attorno al quale ruotano le altre aree di attività: libri, CD, raccolte di articoli, convegni e conferenze su temi di business e management.

Di iniziative di altissima qualità c’è non solo l’esigenza, nel contesto italiano, ma anche una forte domanda. Imprese, università, business schools e società professionali esprimono costantemente, e crescentemente, questa richiesta di prodotti editoriali di alto profilo e forti contenuti.

La Harvard Business Review nell’edizione italiana vuole rispondere a questa domanda, traendo dalla grande esperienza della rivista americana quanto di meglio essa può offrire a un lettore professionale ed esigente, che opera nella specifica realtà italiana ed europea, ma nel più ampio contesto globale.

Harvard Business Review Italia pubblica dunque con cadenza mensile (10 numeri l’anno) il meglio di HBR, arricchendo ogni articolo con analisi e commenti dei migliori esperti italiani, sviluppando casi di studio su aziende italiane con importanti performance, proponendo interviste ai principali protagonisti della vita economica e delle imprese.

GOVERNANCE HBR Italia

Direttore responsabile
Enrico Sassoon
(sassoon@hbritalia.it)


Comitato editoriale
Roger Abravanel, Umberto Bertelè, Armando Brandolese, Carlo Alberto Carnevale-Maffè, Roberto Casaleggio, Alessandro Di Fiore, Manuela Doglio, Franco Giacomazzi, Guido Di Stefano, Raul Naccamoulli, Luca Pacces, Elserino Piol, Walter G. Scott, Vito Di Bari.

Segreteria editoriale
Eva Sportoletti (sportoletti@hbritalia.it)
 
Collaborazione grafica
Carlo Baiardi (redazione@hbritalia.it )

Collaborazione editoriale
Brigida Forese (hbr@hbritalia.it )

Strategiqs Edizioni

Presidente
Alessandro Di Fiore (alessandro.difiore@hbritalia.it)

Amministratore delegato
Enrico Sassoon
(sassoon@hbritalia.it)

Consigliere
Donato Pinto (donato.pinto@hbritalia.it)

CONTATTI

Harvard Business Review Italia
Strategiqs Edizioni srl

Via Nirone 19
20123 Milano
Tel. +39 02 36599235 – Fax. 02 878598
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P.IVA: 05113160963
Iscritta al Registro delle Imprese di Milano al N. 05113160963

Fonte: Harvard Business Review Italia

Gli altri indirizzi della Strategiqs Edizioni:

Hbr Italia - Strategiqs Edizioni
4, Via Privata Della Majella - 20123 Milano (MI) |
tel: 02 36514980

Strategiqs Edizioni
Dati di contatto
Indirizzo: via Lanzone 2, Milano, MI 20123
Lombardia
Tel: 39 0236514980
Fax: 0236514984
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L'Harvard Business Review nasce nel 1922 come progetto editoriale della Harvard Business School e dei suoi studenti.[...]
Dal 2006 è stata lanciata l'edizione italiana della rivista con la testata Harvard Business Review Italia.

Genere business management
Formato magazine 
Editore Harvard Business School Publishing

Fonte: Wikipedia 

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EDITORIA: NASCE STRATEGIQS EDIZIONI, PUBBLICHERA' HARVARD BUSINESS REVIEW IN ITALIA
NUOVA SOCIETA' PROMOSSA DA CASA EDITRICE BALDINI CASTOLDI DALAI E UN GRUPPO DI INVESTITORI

Milano, 28 apr. 2006 - (Adnkronos) - E’ nata StrategiQs Edizioni srl, una nuova società editrice che ha come primo obiettivo la pubblicazione in italiano della ‘’Harvard Business Review’’, la più nota e diffusa rivista di business del mondo (oltre 200mila copie in dieci edizioni nazionali). StrategiQs Edizioni Srl è nata dall’incontro tra la casa editrice Baldini Castoldi Dalai editore e un gruppo di investitori

Soci della StrategiQs Edizioni sono Baldini Castoldi Dalai editore, Alessandro Di Fiore, Giuseppe Mazzini, Donato Pinto, Enrico Sassoon, Andrea Zambon. Presidente della StrategiQs Edizioni è Alessandro Di Fiore, vice presidente Alessandro Dalai, amministratore delegato Enrico Sassoon, membri del consiglio di amministrazione Donato Pinto, Michele Dalai, Filippo Vannuccini oltre al presidente, vice presidente e amministratore delegato.

Il primo quaderno della ‘’Harvard Business Review Italia’’ (che sarà prodotta dalla Baldini Castoldi Dalai editore) sarà pubblicato alla fine del mese di maggio. Per ogni annata sono previsti 10 numeri della rivista di cui direttore sarà lo stesso Enrico Sassoon. 

La StrategiQs Edizioni amplierà nei mesi successivi la propria attività grazie a un accordo con la Harvard Business Press, che prevede la pubblicazione di antologie su temi di management, corsi a distanza (eLearning) e conferenze in collaborazione con esponenti della Harvard Business School. 

Fonte: Adnkronos

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Harvard Business Publishing is an idea-driven company with a commitment to improving the practice of management. We're a wholly owned subsidiary of Harvard University serving customers across three primary markets: educational institutions, corporations, and individual managers.
Riassumendo:
Harvard Business Publishing is a [...] company  [...] serving customers across three primary markets: educational institutions, corporations, and individual managers.

O meglio:
Harvard Business Publishing is a [...] company  [...] serving customers across  [...] markets  [like] corporations [...]
Questa è la mission, lo scopo dell'esistenza di  Harvard Business Review, in bella vista sulla home del suo editore americano: Aiutare i loro clienti delle corporazioni sui mercati.


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Global Trends

Chi Siamo

Global Trends srl è la società fondata nel 1996 da Enrico Sassoon e Cristina Rapisarda Sassoon.
Svolge attività di studio, ricerca e comunicazione in campo economico, manageriale e ambientale e si è progressivamente specializzata nella consulenza strategica e per la comunicazione nel settore dello sviluppo sostenibile.

[Non è quindi una casualità che sul blog di Grillo siano spesso in bella mostra pubblicità di aziende produttrici di pannelli fotovoltaici, o per meglio dire non si tratta affatto di filantropia o ecologismo ma di puro business.

Allo stesso modo gli attacchi alle centrali a carbone di De Benedetti, per quanto giusti e condivisibili, nascondono il proposito di fare promozione per le aziende nel settore dello sviluppo sostenibile collegate a Global Trends.

In poche parole: c'è sempre del denaro di mezzo].

Nell’area studi e ricerche, Global Trends elabora rapporti e position papers nei diversi settori di competenza per committenti pubblici e privati (pubbliche amministrazioni, aziende, istituzioni private e pubbliche). La Società elabora inoltre strategie di comunicazione e, grazie alle esperienze professionali maturate dai  soci fondatori, ha sviluppato una specifica competenza in campo editoriale e multimediale. Cura quindi diversi strumenti di comunicazione per i propri clienti (magazine, newsletter, libri, Rapporti ambientali, Rapporti di sostenibilità, materiale di diffusione e promozione cartaceo e online), elaborandone i contenuti nei diversi campi di specializzazione.

Global Trends propone oggi una nuova area di ricerca e sviluppo per strategie innovative di comunicazione rese possibili dall'informatica, dall'elettronica e dalle reti: comunicazione audiovisiva (Sound Design e Comunicazione Video) e Interazione (Installazioni e Web).

Infine Global Trends organizza o collabora all’organizzazione di eventi, convegni, workshops e corsi di formazione.

I nostri clienti


Fonte: Global Trends

Non sorprende certo di trovare il Sole 24 Ore Spa, e quindi Confindustria tra i clienti di Enrico Sassoon, ma notiamo anche la presenza, ad esempio, della Philip Morris Europe.
Vediamo chi siede nella Board of Directors della Philip Morris:

Sergio Marchionne

Director

Mr. Marchionne has been Chief Executive Officer of Fiat S.p.A. since June 2004, on whose Board of Directors he has served since May 2003. He has also been Chief Executive Officer of Fiat Group Automobiles S.p.A., Fiat’s car division, since February 2005, and Chairman of CNH Case New Holland, Fiat’s agricultural and construction equipment division, since April 2006. He was named Chief Executive Officer of Chrysler Group LLC in June 2009 and Chairman in September 2011. He is also Chairman of Fiat Industrial S.p.A., which separated from Fiat S.p.A. on January 1, 2011 and which controls CNH Case New Holland. Mr. Marchionne has been a member of the Board of SGS S.A. since May 2001, serving as the Chief Executive and Managing Director from 2002 to 2004 and Chairman since March 2006. Mr. Marchionne is a director of Exor S.p.A., an investment company that, directly or indirectly, holds significant equity investments in Fiat, Chrysler, Fiat Industrial, CNH Case New Holland and SGS. Mr. Marchionne is a chartered accountant and lawyer who, since beginning his career in 1983, has held executive positions at several firms prior to assuming his current positions. Mr. Marchionne was a member of the Supervisory Board of Hochtief AG from 2006 to 2007 and a member of the Board of Directors of UBS from 2007 to 2010. Mr. Marchionne serves on the Audit, Compensation and Leadership Development, Finance and Nominating and Corporate Governance Committees.

Confindustria e Sergio Marchionne è risaputo, sono sempre stati grandi amici dei lavoratori!


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Parlando di Confindustria, inevitabilmente finiamo di parlare dei Colaninno, grandi compagni d'affari della Casaleggio Associati.


Matteo Colaninno


Matteo Colaninno (Mantova16 ottobre 1970) è un politico e imprenditore italiano. Figlio primogenito di Roberto Colaninno.

[...]
È stato consigliere di amministrazione e Presidente del Comitato di controllo interno de Il Sole 24 ore. [...]
È stato Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori e Vicepresidente di Confindustria, nonché Vicepresidente di Yes for Europe, la confederazione europea dei giovani imprenditori.


Matteo Colaninno, deputato del PD dal 2008, fa parte della Direzione Nazionale del Partito Democratico.


In teoria dovrebbe essere un politico di sinistra, in pratica è un nemico dei lavoratori e non si capisce perchè non stia a destra.

Per capire con chi abbiamo a che fare vediamoci questo video:


Cosa dice Matteo Colaninno?

Primo: I Colaninno non sono una dinastia. 
Sarà... Però padre e figli hanno seduto e ancora siedono in posti di responsabilità nelle aziende di proprietà del padre Roberto. 
Il padre in pratica regala le aziende ai figli, ma vabbè...

Matteo Colaninno: Vicepresidente del Gruppo PiaggioAmministratore Delegato e Vicepresidente di Omniaholding s.p.a.. È consigliere di amministrazione di IMMSI s.p.a. e di Omniainvest s.p.a..
Da: Wikipedia

il secondogenito Michele è direttore generale di IMMSI. 
Da: Wikipedia

Immsi S.p.A., nata nel 2000 [...]. La società, presieduta da Roberto Colaninno che la controlla attraverso Omniapartecipazioni S.p.A. (39,59%) e Omniainvest S.p.A. (4,04%), è quotata alla Borsa di Milano,
Da: Wikipedia

Secondo: Roberto Colaninno ha creato numerosi posti di lavoro.
Certo, come in Olivetti-Telecom nel 1999: 19.000 licenziamenti perchè si era messo in testa di fare la scalata alla Telecom.


Terzo: In Confindustria ci sono tanti imprenditori che si sono fatti da sè (sottointeso: noi Colaninno).

Se parla dei Colaninno la risposta è: non esattamente.

Roberto Colaninno non s'è fatto da sè. S'è fatto da Carlo De Benedetti (vedi qui), altrimenti sarebbe rimasto ad amministrare la FIAAM e niente più.

Poi dice che lui ha lasciato l'imprenditoria per darsi alla politica nel PD. 

Per tutelare gli interessi di famiglia? Chissà...
Sarebbe sicuramente bello vederlo andare contro gli interessi imprenditoriali di famiglia una volta al governo. Ma francamente crediamo sia  lecito dubitarne.

Subito dopo Ferrero cita giustamente l'affare Telecom e i capitani coraggiosi dell'affare CAI-Alitalia a tirare fuori gli scheletri dall'armadio dei Colaninno ma si ferma sia per non far venire un colpo al cuore al presentatore sia per evitare la caciara che il Colaninno figlio avrebbe sicuramente alzato tant'è che già iniziava a berciare.


Dopodichè Colaninno difende a spada tratta il governo Monti, in pratica difendendo le manovre inique pagate dai più deboli (citate da Ferrero) con il solito terrorismo mediatico (saremmo stati peggio di così, ecc.) fino al patetico sbrocco finale rivolto a Barnard: 


«Siamo sulla RAI!  Non si può insultare così il presidente del consiglio! ( Ma allora il  Berlusca aveva ragione! ) E' una cosa vergognosa! E' inaccettabile quello che è avvenuto qua dentro! Stiamo parlando del presidente del consiglio... (aridaje!) Io non l'accetto!!!» (LOL!!!!)

Per finire con: «Capitani coraggiosi?? Mia nonna!»

In una parola: patetico.
Fa partire uno sbrocco pretestuoso sull'argomento Monti quando quello che gli bruciava davvero erano gl'impicci di famiglia.


Michele Colaninno

In passato ha seduto nello stesso Cda con Gianroberto Casaleggio.

Il 16 novembre 2000 in “Brodcast & video” numero 130, alla voce “Business & mercati”, appare la seguente notizia:
Nuova Web: Professional Company per il Gruppo Telecom
«Netikos Spa è la nuova web professional company varata da I.T. Telecom, gruppo Telecom, per offrire soluzioni per le imprese legate alla rete. Il nuovo consiglio di amministrazione presieduto da Gilberto Ricci ha nominato nei giorni scorsi Edoardo Narduzzi alla carica di amministratore delegato. Gli altri componenti del Cda sono: Gianroberto Casaleggio, Michele Colaninno, Alfredo Speranza».

(vedi anche qui).


Roberto Colaninno

Padre di Matteo e Michele.

Nel 1999 lancia una offerta pubblica di acquisto (opa) totalitaria su Telecom Italia, fino ad oggi la più grande operazione di questo tipo mai realizzata in Italia (e una delle più importanti a livello globale). Come soci dell'operazione ha un gruppo di imprenditori bresciani, soprannominato la razza padana dell'imprenditoria, guidati da Emilio Gnutti e riuniti nella società Hopa S.p.A..
Fonte: Wikipedia

(22 Febbraio 2000) Nasce Webegg. 
Amministratore delegato: Gianroberto Casaleggio
Fonte: 01net

La Casaleggio Associati viene fondata il 22 Gennaio 2004 da Enrico Sassoon, Gianroberto Casaleggio, Luca Eleuteri, Davide Casaleggio e Mario Bucchich.
  • Gianroberto Casaleggio, già Amministratore Delegato e Direttore Generale della Webegg
  • Luca Eleuteri, tra il 2000 e il 2003 lavorava nella Direzione Generale di Webegg
  • Mario Bucchich, fino al settembre 2003 è stato Responsabile Comunicazione e Immagine del Gruppo Webegg
  • Enrico Sassoon, entra il 15 gennaio 2001 nel Consiglio di amministrazione di Webegg
4/5 dei soci della società editrice del sig. Grillo (tutti meno Davide Casaleggio) hanno ricoperto importanti incarichi alla Webegg, come Maurizio Benzi, Marketing di Webegg e organizzatore dei Meetup di Grillo a Milano.
(Vedi qui)

Roberto Colaninno nel 1996 viene nominato amministratore delegato di Olivetti. 
[...]

Nel 1999 lancia una offerta pubblica di acquisto (OPA) su Telecom Italia, fino ad oggi la più grande operazione di acquisizione mai operata in Italia. Come soci dell’operazione ha un gruppo di imprenditori bresciani guidati da Emilio Gnutti.

L’operazione riesce, però crea un grosso debito in Telecom che non riesce a risanare, facendo sprofondare la società di telecomunicazione.

Nel 2001 vende la Telecom a Pirelli (Marco Tronchetti Provera) e Benetton (famiglia Benetton).
“Olivetti stima che 13.000 persone nella telefonia fissa siano di troppo e si aggiungono alle 6.000, impegnate in altre attività del gruppo, che Telecom sta già spingendo a uscire” (Il Sole 24 Ore, 22-5-99).
Letto bene? 19.000 licenziamenti!
(vedi qui)

Da non dimenticare anche i suoi rapporti con i Marcegaglia: Steno, il padre, e Emma, la figlia.



(Continua...)

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Uno sguardo su Andrea Zambon (Socio di Enrico Sasson nella StrategiQs Edizioni, Harvard Business Review Italia, e uomo di Big Pharma)







Nome e Cognome
Andrea A. Zambon
Il mio blog o il sito della mia societa', o quella per la quale lavoro
http://1generation.net/user/198
Le mie tre competenze principali
- R&D management
- Leadership
- Internazionalizzazione
Chi sono
Sono laureato in medicina e chirurgia e sono un alumni di IMD e Harvard Business School. La mia principale attivita' professionale oggi e' svolta nel ruolo di Presidente di Kjos SpA, societa' Holding fondata nel 2005, con sede a Milano, che ha un portafoglio di investimenti in societa' innovative in Italia e all'estero, in particolare nei settori tecnologie e servizi per la salute, chimico/energetico e sicurezza/difesa. Sono inoltre presidente di Tubilux, societa' che ricerca, produce e commercializza prodotti oftalmici, nonche' membro del consiglio di amministrazione di diverse societa' private e di una societa' biotech quotata al NASDAQ, la Gentium (GENT).
La mia esperienza professionale precedente si e' costruita nell'industria farmaceutica dove ho lavorato per Smith Kline Beckmann Fujisawa e in particolare per il Gruppo Zambon, societa' chimico-farmaceutica italiana che opera in Europa, Nord/Sud America ed Asia, con un giro di affari di circa €500 milioni, dove ho ricoperto incarichi di crescente responsabilita'. Sono stato Amministratore Delegato e poi Presidente del Gruppo fino al 1999. Ho svolto anche attivita' imprenditoriale come co-fondatore e Presidente di OKSalute, web-company dedicata ai servizi per la comunita' medica.

Fonte: First Generation Network

Il Gruppo Zambon

Zambon Company, holding industriale che fa capo alla famiglia Zambon, è una realtà imprenditoriale italiana che da 106 anni opera nell’industria chimica e farmaceutica.
A Zambon Company fanno capo Zambon SpA per il business farmaceutico, ZaCh, Zambon Chemicals per quello chimico, l’incubatore industriale Zcube, Zambon Immobiliare e Zambon Group rispettivamente per i servizi di facility hard e soft e per quelli amministrativi, generali e di information technology.
Al 31 Dicembre 2011 il fatturato caratteristico consolidato è stato di € 562 milioni con un risultato operativo lordo di € 80 milioni. Il fatturato del business farmaceutico ha inciso per l’84 % e quello del chimico per il restante 16%.
Il Gruppo Zambon impiega oltre 2652 addetti nel mondo, ha sede centrale in Italia, a Bresso, filiali in 15 paesi del mondo tra Europa, Asia e America del Sud e impianti produttivi in Italia, Svizzera, Francia e Cina.

Fonte: Zambon Group

La Zambon è una delle principali aziende farmaceutiche a livello mondiale. 
Basti ricordare che nel 1985 creò l'ibuprofene.
E meno male che Grillo era anche contro Big Pharma! Forse lui si, la Casaleggio Associati evidentemente no.


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Alessandro Di Fiore, fondatore e presidente della Strategiqs Edizioni

Da il Sole 24 Ore:

Al Global Business Summit 2010, sponsorizzato da Il Sole 24 Ore e Harward Business Review intervengono:

ESPERTI DI HARVARD


Intervengono:
  • David A. Moss

    John Mc Lean Professor, Chairman of Business, Government and
    International Economy Unit
    Harvard Business School
  • John A. Quelch

    Lincoln Filene Professor of Business Administration
    Harvard Business School
  • Dante Roscini

    Professor of Harvard Business School

  • John Deighton

    Harold Brierley Professor of Business Administration
    Harvard Business School
  • Gary Pisano

    Harry Figgie Professor of Business Administration
    Harvard Business School
  • Kasturi Rangan

    Malcolm Mc Nair Professor of Marketing
    Harvard Business School
  • Alessandro Di Fiore

    Presidente – Harvard Business
    Review Italia
    CEO – European Centre for Strategic Innovation












Alessandro Di Fiore

Presidente – Harvard Business Review Italia
CEO – European Centre for Strategic Innovation



Fondatore e Presidente della casa editrice Strategiqs Edizioni (editore di Harvard Business Review Italia), CEO European Centre for Strategic Innovation che opera in stretta sinergia con le migliori business school mondiali tra le quali LBS e INSEAD
É Presidente di Tefen Europe, società di management consulting quotata sulla borsa di Tel Aviv. 
Nei suoi venti anni di esperienza consulenziale ha lavorato con oltre trenta delle Fortune 500. 

[Cioè le 500 più grandi compagnie degli Stati Uniti

Grillo direbbe quisquiglie, illazioni, complottismo.

Ma ti pare che persone del genere non facciano poi gli interessi di noi gente comune?
Ma ti pare che pensino solo ai propri profitti?...
Loro non vedono l'ora di aiutare il popolo!!!]