Mario Monti: destra e sinistra sono superate (parola di un conservatore che non ha letto Bobbio)
Mercoledì 2 Gennaio 2013, 17:12
Mario Monti: destra e sinistra sono superate,
bisogna distinguere tra chi vuole cambiare le cose e chi vuole mantenere
le rendite. Parole di un conservatore doc a cui farebbe bene andarsi a
leggere Norberto Bobbio
Non è certo originale Mario Monti nell' argomentare sull'anacronismo della distinzione tra destra e sinistra: è un tema che va molto di moda da alcuni anni, soprattutto in Italia
dove il fallimento della politica tradizionale è più evidente (molto
meno nei paesi in cui il sistema funziona e con buona pace di Monti la
politica si organizza ancora secondo lo schema destra-sinistra). Curioso
però che questa esigenza di resettare la geografia politica
così come la conosciamo provenga sempre da ambienti e personaggi
schiettamente conservatori, che evidentemente non amano essere
riconosciuti come tali.
Solo che, se salta la differenza destra-sinistra, non si capisce bene con cosa la si debba sostituire. Secondo Monti,
seguendo le sue ultime dichiarazioni, sarebbe utile distinguere tra
"chi vuole cambiare le cose" e chi invece "vuole mantenere le rendite",
un linguaggio un po' ambiguo che sembrerebbe proporre una distinzione
tra riformisti e conservatori di tipo apolitico o pre-politico, da intendersi insomma in senso letterale tra chi innova e chi difende le regole esistenti.
Da questo punto di vista si capisce, per esempio, l'accusa di conservatorismo contro Vendola e pezzi del Pd sulla difesa dell'articolo 18:
chi difende i diritti acquisiti dei lavorati è un conservatore, chi li
vuole cancellare un riformatore. Allo stesso modo, seguendo questa
logica, chi volesse emendare l'articolo tre della Costituzione
sulla parità di tutti i cittadini di fronte alla legge, per introdurre
delle distinzioni basate sulla razza o sul sesso, dovrebbe essere
salutato come un coraggioso innovatore, e chi dovesse battersi per il
rispetto del dettato costituzionale trattato come un reazionario.
Evidentemente, qualcosa non torna e una distinzione del genere risulta semplicemente inservibile in politica. Forse a Monti,
che probabilmente ha alle spalle molte letture economiche ma poche di
argomento politico e politologico, farebbe bene rispolverare Norberto Bobbio, che in un saggio degli anni 90 tanto breve quanto esemplare spiegava con semplicità l'utilità e il senso della differenza tra destra e sinistra. Da una parte, diceva Bobbio, ci sono quelli (di sinistra)
che credono che gli uomini siano più uguali che diversi e si battono
per rimuovere le cause che producono una diversità innaturale e drogata,
dall'altra parte c'è chi (di destra) è convinto che gli uomini
siano più diversi che uguali e credono che la selezione sociale debba
procedere senza intromissioni da parte dello stato.
Ecco, seguendo queste semplici regole Monti potrebbe intendere facilmente perché cancellare l'articolo 18,
e ogni norma che tutela i più deboli, sia di destra e per quali ragioni
la sua politica sia facilmente etichettabile come conservatrice. Se ne
faccia una ragione.
Fonte: Politica blogosfere
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I creativi di Vendola
per il logo di Monti: è già satira
La satira si scatena sul web. E' bastato semplicemente che su Internet
si diffondesse la notizia dell'incarico che il premier Mario Monti
avrebbe conferito all'agenzia pubblicitaria barese Proforma per la sua
campagna elettorale. Non è passata neanche un'ora e sui social network
sono cominciate a circolare le caricature. I creativi di "Webcong/
Communiation Guerrilla" su Facebook hanno lanciato i nuovi manifesti
elettorali del presidente del consiglio riprendendo quelli ormai famosi
realizzati da Proforma nel 2005 per il presidente della Regione Puglia
Nichi Vendola. Monti, come Vendola, "sovversivo", "pericoloso",
"diverso" ed "estremista", ma per tutt'altri motivi. Vendola era
sovversivo perché "ho sempre messo gli ultimi al primo posto", Monti
invece "perché il profitto viene prima dei cittadini". Il governatore
pugliese era, nei manifesti del 2005, "pericoloso come tutte le persone
oneste"; il presidente del Consiglio "pericoloso come tutti gli uomini
di Goldman Sachs". L'agenzia ha sottoposto allo staff di Monti una rosa
di proposte, tra cui verrà scelta quella più convincente. Tema
dominante, il tricolore
di FRANCESCA RUSSI
Fonte: Repubblica