sabato 8 settembre 2012

Una figura di merda al giorno toglie il grillo di torno

07/09/2012



Giovanni "Schienadritta" Favia fuori onda sputtana il Mò Vi Mento 5 Stalle

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Giovanni "Schienadritta" Favia post figuram merdae

Dopo la divulgazione del fuorionda il consigliere prova a difendersi. «Il Movimento è un grande sogno, non è Favia, non è Casaleggio. L'ultima occasione per questo paese, per riscattarsi. Mesi fa incontrai un giornalista, mi intervistò in merito alla democrazia interna nel livello nazionale. In pubblico non ho mai voluto manifestare il mio disagio per non danneggiare la nostra battaglia. Da ormai 5 anni sto dando la mia vita per il movimento 5 stelle, contribuendo alla sua nascita. Ora ci sono dei problemi, li chiariremo tutti insieme». In pochi minuti il post su Facebook supera i 700 commenti: dai militanti delusi [...]  E intanto nella homepage di Grillo nessun accenno al fuorionda... (da Repubblica del 7 settembre)
Giovanni "Schienadritta" Favia - Un grande culiculum: tutti i fallimenti minuto per minuto (...solo uno scopritore di talenti come Grillo poteva trovarlo, uno così...)

Trentadue anni, Favia è un grillino degli albori. Prima della fatwa primaverile del comico genovese contro le trasmissioni in tv, non disdegnava di parteciparvi. Viso pulito, look apolitico, gioviale e sbarazzino, educato ma deciso sui contenuti. A volte esitante di fronte ai vecchi volponi catodici, ma perlomeno una faccia fresca e dei concetti chiari da esprimere. Anche un po’ sfrontato: uno capace di collegarsi su Facebook durante un talk su La7 e scrivere: “Ragazzi, hanno un alito che non potete immaginare….”.

[...] Prima di fare politica a tempo pieno aveva provato con i più svariati lavori. Senza particolare fortuna:  magazziniere, cameriere, manovale edile, apprendista elettricista, rappresentante di commercio, fotografo... poi mise su una ditta individuale per la produzione di materiali audio-visivi.

Politicamente può vantare la propria partecipazione alle manifestazione no-global di Genova del 2001, ma riuscire a stanarlo adesso è impossibile: neanche sotto tortura dirà mai che sì, dopotutto ha un background di sinistra. Si avvicina al blog e poi al primo meetup nel capoluogo emiliano,
storicamente il più attivo di tutti. Ci crede, si impegna anima e corpo nella nuova avventura e riesce a farla diventare un lavoro vero e proprio. A Roma, durante la manifestazione a piazza Navona dell’Idv (28 gennaio 2009) venne strigliato dalle forze dell’ordine per uno striscione che recitava “Napolitano dorme, il popolo insorge”. Per la prima volta i giornali parlarono di lui.

L’esordio pubblico ufficiale è da candidato primo cittadino sotto l’insegna della lista beppegrillo.it. Anno 2009. Presenta un programma semplice (più raccolta differenziata, energia pulita, uso della rete per divulgare le sedute del consiglio comunale, aree verdi al posto delle ex caserme, no alla privatizzazione dell’azienda di trasporti pubblica, stop ai privilegi di sindaco e assessori) porta a casa il 5 per cento e viene eletto a Palazzo d’Accursio. Impegno massimo, intransigenza istituzionale pure, ma allo stesso tempo un ragazzo capace di parlare con tutti, dai tranvieri ai dirigenti d’azienda. Poi però il sindaco Flavio Delbono si dimette dopo uno scandalo a tinte rosa e lui scalda i motori per le regionali. Un altro successo: alle Regionali nel 2010 conquista un 7 per cento clamoroso.

Durante quella campagna elettorale spiegò che, in caso di elezione, con 1400 euro al mese avrebbe vissuto benissimo. Una volta eletto, il movimento – magnanimo – decise in assemblea che poteva pure tenersi 2500 euro al mese, per 13 mensilità. Cifra poi di nuovo ritoccata a 2700 euro.

Ma è, soprattutto, un grillino “flessibile”: “Resta anche per lei il limite dei due mandati?”, gli chiese perfido il giornalista del Corriere della Sera, subito dopo la seconda elezione nel 2010. Risposta: “Sono cose che valuteremo collettivamente. Noi non siamo dei talebani, ma posso dire che non ci sposteremo dal limite dei dieci anni. Del resto, De Gasperi ha governato per otto”. Detto da uno appena eletto per la seconda volta, rendeva bene l’ambizione del personaggio (...wow! Giuseppe Schienadritta come Alcide De Gasperi! Anche il Nano di Arcore aveva evocato De Gasperi... NdR)

Il sogno nel cassetto del magazziniere, cameriere, manovale edile, apprendista elettricista, rappresentante di commercio, fotografo: diventare premier, competentissimo...

Già, l’ambizione. A sentire i suoi detrattori, tutti nessuno escluso, la vanità e l’arrivismo di Favia sarebbero il vero motore delle sue imprese politiche. Un ragazzo con un piccolo grande sogno nel cassetto: Roma. Magari da candidato premier dei 5 Stelle. O se fosse andata male perché no, in lista con l’Italia dei Valori (...Franza o Spagna, purchè se magna... NdR)

[...] Però era evidente che con Grillo qualcosa si fosse rotto. O anzi, con Casaleggio. Pochi mesi fa venne punzecchiato sul blog di Grillo proprio sulla questione Tavolazzi. “So che un consigliere regionale appoggia la sua candidatura…”, diceva il post. Il riferimento era diretto proprio a lui. Che rispose per le rime: “Prego chi ha fornito questa falsa informazione allo staff del blog di dichiararsi e chiedere scusa. Ed allo staff di verificare prima le informazioni che pubblica”.
E quando Tavolazzi venne espulso Favia dichiarò: “Non so, ma io stimo molto Tavolazzi”. Da notare che Favia, nonostante il post fosse firmato da Beppe Grillo in persona, parlò due volte di “staff del blog”. Cioè la Casaleggio Associati. E sui suoi rapporti con Tavolazzi andrebbe aggiunta una postilla: il famoso incontro di Rimini, quello per cui l’ex manager è stato fatto fuori, aveva un punto all’ordine del giorno un po’ particolare. Cioè la candidatura di Favia a premier, nel 2013. Incontro cui Favia avrebbe dovuto partecipare, ma avuto il sentore delle ire di Beppe avrebbe disdetto all’ultimo secondo. Appena in tempo. E quell’ordine del giorno? “Ma no, era stato presentato da una ragazzo di non ricordo neanche dove, una cosa isolata”, garantisce Tavolazzi.

Seconda tirata di orecchi pubblica di Grillo a Favia è quella avvenuta poche settimane fa. In Regione ad agosto scoppia lo scandalo: tutti i consiglieri regionali, tranne quelli della Federazione della Sinistra, pagavano le emittenti locali per farsi intervistare. Favia incluso. Per i giornali una notizia sensazionale: ma come, il fustigatore della Casta che fa politica sul web sgancia soldi pubblici per farsi vedere in tv? Lui all’inizio si difende, spiega che è un modo per far conoscere la voce dei 5 Stelle, della quale altrimenti i media non darebbero conto. Ma Grillo lo sgrida sempre attraverso il blog: “È come pagare per il proprio funerale”, con relativa accusa implicita di ‘intelligenza col nemico’.

Giuseppe "Schienadritta" Favia prima prova a minimizzare. “Beppe non mi ha scomunicato - dice a Repubblica in quei giorni - Avrei preferito che spiegasse meglio la questione. Capisco che si senta attaccato, ma non ho fatto un utilizzo illegale dei finanziamenti della Regione”. Poi il giorno dopo fa retromarcia su tutta la linea e si scusa. Sul suo profilo Facebook aggiunge: “Con Grillo ci siamo sentiti sia prima che dopo il suo post. Continui da battitore libero a scrivere ciò che pensa e quelle che sono le sue opinioni, che nella stragrande maggioranza dei casi condivido. Lo faccia anche senza troppe carezze o giustificazioni se coinvolti degli eletti M5S, e poi è il suo stile”.

Ora le sue parole a Piazzapulita. Un fendente che può far male ad un movimento finora in costante crescita [...] (...finora??? Cara Res Pubblica, mettendo in fila i sondaggi, ti sei accorta che la "costante crescita" del Mò Vi Mento si è arrestata ed ha invertito la marcia già da tre mesi??? NdR)
FINE DI UN AMORE... è la triste realtà... specie quando uno dei due partners fa finta di amare tanto per avere una cadrega (vedi equipollenza fra M5S e IdV per Favia), e l'altro fa finta di amare per sfruttare i gonzi del click seriale. Sic transit gloria immundi...

L'odio di Grillo per il vil danaro

...e per sovrappiù La7 mostra la fotocopia di un documento nel quale Grillo stabilisce che gli eventuali rimborsi per la raccolta delle firme per i referenda promossi dal Mò Vi Mento a 5 Stalle andranno TUTTI a Grillo, che ne disporrà come crede. In puro stile Ceausescu. Questo lo screen-shot, che mi ha inviato JeSuisStephanie:


Grillo-soldi-referendum
.
Abbiamo trasmesso l'ennesima puntata del film horror "Il Nuovo Che Avanza".

Fonte: Tafanus

Tra i commenti:

Gatto Nero ha detto...
Visto il filmato http://video.unita.it/media/Favia_con_Grillo_non_c_democrazia_5558.html
Favia ha confermato ciò che qui si è tante volte detto e sostenuto: M5S non è un movimento politico democratico, bensì autoritario e padronale.
In realtà, ciò risulta evidente già dalla lettura del "Non statuto" che è un piccolo capolavoro di manipolazione orwelliana nel presentare come un più avanzato modello di democrazia la rinuncia a regole e garanzie e la sottomissione a un padrone.
"Il “MoVimento 5 Stelle” è una “non Associazione”. Rappresenta una piattaforma ed un veicolo di confronto e di consultazione che trae origine e trova il suo epicentro nel blog www.beppegrillo.it" (art.1)
"L’adesione al MoVimento non prevede formalità maggiori rispetto alla registrazione ad un normale sito Internet." (art.5)
"Il MoVimento 5 Stelle non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro. Esso vuole essere testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi."
"Il nome del MoVimento 5 Stelle viene abbinato a un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo, unico titolare dei diritti d’uso dello stesso."
Con un marketing accattivante ed efficace, insomma, i debolucci di spirito sono portati a credere che la mecca della neo-democrazia sia un luogo in cui tu puoi dire tutto quello che vuoi (ma, in effetti, fino a un certo punto...) e a non porsi troppe domande su chi e come prende le decisioni.
Un classico grillino dei nostri giorni: vuoi fare il candidato di M5S? Vuoi fare l'assessore? Manda il tuo curriculum, perchè noi - che siamo democratici - cerchiamo merito e competenza dal basso.
N.B. L'azienda per la quale lavoro, come moltissime altre, nel suo sito internet ha una pagina dedicata al reclutamento, dove gli interessati possono inviare il loro curriculum che sarà vagliato dall'ufficio del personale. E' una procedura comune, ma nessuno, prima di Grillo, si è mai sognato di erigerla fra le best practices del metodo democratico.
Occorre essere abili manipolatori per riuscire a spacciare le procedure dell'ufficio del personale di un'azienda come il non plus ultra della
democrazia "dal basso". E bisogna essere anche un po' cretini per crederci. Tuttavia posso testimoniare che qui a Parma la tecnica ha avuto successo: ben pochi hanno chiesto o si sono chiesti: "Si OK, la gente manda i curricula, però chi è che li seleziona e chi ha scelto i selezionatori?
Povero Favia, temo non resterà senza conseguenze aver svelato l'evidenza.


anna ha detto...
Grillo -Casaleggio, la versione comica del duo Berlusconi-Dell'Utri. Come si dice, dalla padella alla brace. Certo sto Favia ha pensato come uno Scilipoti qualsiasi di trovarsi un'assicurazione lavorativa in politica tramite Grillo, nonostante tutto. Altrimenti una volta che hai capito come funziona il gruppo a cui aderisci non sussurri il tuo disagio ad un giornalista, ma lo denunci soprattutto per rispetto verso le persone che avresti voluto rappresentare.

Enrico ha detto...
@ Anna: d'accordissimo. Favia è ancora più cretino del fascista Grillo: c'è andato lui lì dentro e adesso scopre l'acqua calda. Povero cocco. Hai voluto la bicicletta? Pedala. O altrimenti, giusto, denunci il fascista e il suo M5S apertis verbis e li mandi dove loro mandano tutti le persone perbene.

Patty ha detto...
Insomma stanno cominciando a scappare i buoi ... chi di rete ferisce di rete perisce.
La cosa gli sta scappando di mano e la notizia si diffonde con lo stesso mezzo con
il quale avevano deciso di fregare la gente.


annarosa ha detto...
Domanda "marzulliana":
Per dar credito alle parole di Grillo e company
significa che l'Italia sta prorio affogando e come si suol dire
in questo caso ci si attacca anche al rasoio,
oppure certi italiani hanno un limite d'intelligenza???

Patrizio ha detto...
È una legge fisica, quanto più veloce sali nei sondaggi tanto più cali... velocissimevolissimevolmente! Amen.

Merola ha detto...
"eventuali rimorsi" o "eventuali rimborsi"?

Tafanus ha detto in risposta a Merola...
La seconda che hai detto

charly brown ha detto...
il pitocco si e' fatto intervistare dalla televisione olandese, dove e' riuscito a dire una valanga di cagate da brivido. E' riuscito a sputtanarsi anche qui.
http://www.repubblica.it/politica/2012/09/06/news/grillo_monti_vada_alle_barbados-42050960/?ref=HRER3-1


[Il solito siparietto in cui il monologhista fa finta di parlare con un interlocutore che non può ribattere. Demagogia e demonizzazione dell'avversario, a cui  verrà attribuito qualunque colpa e infausta affermazione.

Tecnica copiata para para da Clint Eastwood che parla con la sedia vuota che avrebbe dovuto (secondo lui) rappresentare Obama.

L'ispirazione, Grillo e Casaleggio, quando non la prendono da Hitler  e Mussolini, la vanno a pescare sempre da qualche ambiente di destra ultra-conservatore e complottista come ad esempio gli ambienti vicino ai Tea Party USA (che usavano massivamente i MeetUp a pagamento, per la gioia di qualche ricco affarista di finanza)].


JeSuis Stephanie ha detto...
Favia si è giustificato così:


    Enrico Mentana, nel corso della trasmissione su La7, ha sentito Giovanni Favia:
    “E’ distrutto, dice che la sua carriera è finita.
    Su Casaleggio dice che ha detto delle cose sbagliate, aveva appena litigato”.
se è vera questa giustificazione , può una persona che deve prendere decisioni serie che riguarda la vita di tante persone ,
avere reazioni così infantili se non addirittura isteriche? ...
e arriva anche la dichiarazione del padrone di Grillo e del m5s:

    "Né io, né Beppe Grillo abbiamo mai definito le liste per le elezioni comunali e regionali.
    Né io, né Beppe Grillo, abbiamo mai scritto un programma comunale o regionale.
    Né io, né Beppe Grillo abbiamo mai dato indicazioni per le votazioni consigliari,
    né infiltrato persone nel MoVimento Cinque Stelle." Gianroberto Casaleggio
ora, o son io incapace di capire ma mi era sembrsto che, nella lettera al corriere, avesse lasciato intendere il contrario..

    Sono in sostanza cofondatore di questo movimento insieme a lui. Con Beppe Grillo ho scritto il «Non Statuto», pietra angolare del MoVimento 5 Stelle prima che questo nascesse, insieme abbiamo definito le regole per la certificazione delle liste e organizzato la raccolta delle firme per l'iniziativa di legge popolare «Parlamento Pulito» e le proposte referendarie sull'editoria con l'abolizione della legge Gasparri e dei finanziamenti pubblici. Inoltre abbiamo scritto un libro sul MoVimento 5 Stelle dal titolo «Siamo in guerra» firmato da entrambi. In questi anni ho incontrato più volte rappresentanti di liste che si candidavano alle elezioni amministrative, per il tempo che mi consentiva la mia attività, per offrire consigli sulla comunicazione elettorale.
http://www.corriere.it/politica/12_maggio_30/casaleggio-regole-mov-5-stelle_9e8eca9c-aa1a-11e1-8196-b3ccb09a7f99.shtml mah !!


dimenticata ha detto...
Che squallore!

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08/09/2012

Off Topics dell/8 settembre - Quinto Anniversario del fatale "Vaffanculo-Day" di un ex comico bollito

Nell'anniversario del "giorno fatale" che ha cambiato il mondo, fatto ll lavaggio a a 60% della classe politica, centrifugaato la classe politica, smacchiato l'universo, capita a fagiolo questo elzeviro di Maria Novella Oppo su l'Unità. Il Cazzaro ha purificato il Mondo, e noi, tifosi dello sporco, abbiamo rifiutato testardamente di prenderne atto. Il Rag. Grillo, se può, nella sua infinita magnanimità, ci accordi il suo perdono. Tafanus

Grillo-favia
...due piccioni con una Favia...
Intercettazioni e voci fuori campo: quando la tv fa "Piazza Pulita"

Dobbiamo essere grati a La7 che spesso fa più servizio pubblico della Rai, e che per tutta l’estate ha continuato a darci informazione di mattina come di sera. E ora dobbiamo essere grati anche a Piazza Pulita che ci ha fatto sentire dall’interno del Movimento 5 Stelle le cose che sapevamo già dall’esterno. Per averle dedotte non solo dal linguaggio intimidatorio di Beppe Grillo, ma anche dal fatto di non avere mai avuto notizia, in questi anni, di congressi, votazioni, dibattiti pubblici, minoranze organizzate o qualsiasi altra forma di democrazia diretta che non sia manovrabile via internet.

Ora la critica non viene più soltanto da noi vecchi arnesi legati alle forme di partecipazione riconosciute e garantite dalla Costituzione repubblicana, ma anche da tipi come Giovanni Favia, consigliere regionale emiliano che ha accusato per l’assenza di democrazia Gianroberto Casaleggio, considerato il guru di Grillo ed eminenza grigia dell’intero movimento. Anche se il consigliere Favia ha parlato non sapendo di essere registrato. E di questo non siamo sicuri di dover proprio essere grati a Corrado Formigli, visto che in Italia le intercettazioni le potrebbe fare solo la magistratura.

Ma è chiaro che i giornalisti hanno il dovere di tirare fuori la verità pure dai muti e, in più, Favia non è un pentito di mafia che, dopo le sue dichiarazioni, si trovi in pericolo di vita. E, facendo politica, dovrebbe rivendicare orgogliosamente il diritto, oltreché sentire il dovere, di dire la verità pubblicamente agli elettori e al popolo italiano. E, se è d’accordo con Grillo, e quindi con lo «spietato» Casaleggio, nel sostenere che i politici sono cadaveri, dovrebbe ammettere, con Beppe Grillo, di essere ormai cadavere anche lui, oppure cambiare mestiere e tornare a fare quello che sapeva fare meglio (...cioè nulla. NdR).

(Maria Novella Oppo - l'Unità dell'8 Settembre)

Fonte: Tafanus 

Tra i commenti:

superpincopall ha detto...
Sembra ,dicono che ora per evitare il pericolo di altri contestatori si voglia eliminare tutti i quarantenni dalla Setta 5 stelle, perche' sarebbero pericolosi comunisti, si sa'che a 20 o 30 anni si e' meno soggetti a tale pericolo , visto gli ultimi 20 anni passati a vedere ed interessarsi solo di culi e tette delle tv del nano , praticamente una pulizia etnica interna Tutti puri e duri . Alla mnattina appena alzati prima una visitina dal GURU per leggere il suo pensiero, poi per il mondo a fare email a tutti quelli che non la pensano come loro, e vai evviva la liberta' di pensiero . Praticamente novelli Testimoni di Geova a portare la novella nuova , in questo caso diciamo TESTIMONI DI GENOVA PER LA SETTA 5 STELLE.

ninomastro ha detto...
Evidentemente esistono due Favia, Favia 1 il "il grillino duro & puro" e il Favia 2 "il tenerone" che si sfoga con la mamma per quello che gli ha fatto papà. Bene, uno dei due dovrebbe dimettersi, per coerenza, ma da bravo politico italiano non lo farà, e certamente troverà una scusa buona per non farlo. Esattamente come tutti i possessori di una poltrona, di uno sgabello o di uno strapuntino nella politica.