mercoledì 12 settembre 2012

Come se fosse intini

SABATO 8 SETTEMBRE 2012

Era abbastanza scontato che, dopo l’endorsement a favore del MoVimento 5 Stelle, Marco Travaglio dicesse la sua riguardo la polemica del giorno. In un editoriale degno dell’Avanti dei tempi di Craxi (in poche parole: gli altri partiti fanno anche peggio, Favia è un mariuolo, Piazza Pulita è stata scorretta e tarapia tapioca come se fosse antani, inzi: Intini) pone, tuttavia, una domanda sulla quale varrebbe la pena di riflettere: 

Ve l’immaginate un fuorionda di un consigliere regionale del Pdl o del Pd su B. o D’Alema che spadroneggiano nei rispettivi partiti?

Del PdL probabilmente sì, ma a proposito del PD no, non ce lo immaginiamo. 

Perché in ogni partito di questo mondo con un minimo di democrazia interna una denuncia su un leader che spadroneggia non viene rilasciata in un fuori onda, ma viene detta apertamente nell’intervista ufficiale o nel consesso di partito
[Come appunto è sempre avvenuto nel PD, dove le polemiche interne e i contrasti alla luce del sole non sono mai mancati].


Che un esponente di rilievo di un movimento politico sia costretto a sussurrarla a registratore spento e poi si senta in dovere di fare una mezza retromarcia interpretativa è l’aspetto più sconfortante di tutta la vicenda, quello che conferisce ulteriore credibilità alla critica. Spiace che un giornalista molto attento e dalla schiena dritta per antonomasia, un vero e proprio nemico della risposta non esauriente, stavolta non riesca a rendersi conto dell’importanza di quel che egli stesso ha scritto e finisca con il parlare d’altro.

Fonte: Non una cosa seria

Tra i commenti:

E' da un bel po' di tempo (ben da prima che si avventurasse nella bella avventura del Fatto Quotidiano) che Travaglio predica bene e razzola male...

---Alex


Completamente d'accordo.
E l'intervista-marchetta a Grillo di qualche mese fa è stato l'episodio che più di altri ha aperto gli occhi a moltissime persone.

Francamente del PD tutto si può dire tranne che manchi la critica [anche piuttosto dura e diretta] al segretario del partito o, per dirla alla Travaglio - che implicitamente ammette dunque che ciò accade nel M5S - a quelli che spadroneggiano
Quando a D'Alema, lasciamo perdere; nemmeno io voglio propormi come suo avvocato difensore ma mi sembra diventato una specie di punching ball a uso e consumo di giornalisti e/o bloggers a corto di idee per il pezzo quotidiano: le solite quattro battute ricicciate sulle scarpe di D'Alema, sulla barca di D'Alema e sui loschi maneggi di cui D'Alema è un esperto fin da quando portava le braghe corte e la pratica, grazie a Dio, è risolta.

Bea

Da dove hai desunto che nel pezzo si dice che Piazza Pulita sia stata scorretta? Dice pure "legittimamente". Che poi l'intervista sia stata tenuta nel freezer, come dice lui, per 4 mesi, è un dato di fatto. E non si capisce manco dov'è che fa intendere che Favia sia un mariuolo. Bah.

Antonio

  1. antonio,
    il riferimento al freezer è appunto un modo elegante e indiretto per dire che piazza pulita è stata scorretta.
    quanto alla mariuolaggine di favia, se ti rileggi il pezzo vedrai che è tutto un'allusione a un suo comportamento tutt'altro che trasparente: si lamenta di grillo perché il suo amico tavolazzi - che vorrebbe trasformare il M5S in un partito - ci ha litigato; lo sfogo è "rubato" tra virgolette; se non ci stava bene, perché non se ne è andato; favia non dice notizie; e così via.

    la domanda mia è invece un'altra: se fosse stato ignazio marino o pippo civati a dire certe cose di bersani, travaglio avrebbe parlato di freezer trovando tutte quelle carenze formali nel ragionamento del contestatore? e se bersani avesse risposto come ha risposto casaleggio, travaglio avrebbe commentato "risposta secca e gelida come nel suo carattere" o sarebbe partito con una sfilza di domande ricordando quel precedente del 2004 e quella volta che, a una festa dell'unità nel 1998...?
  2. Prova a immaginare se l'intervista fosse stata divulgata in tempi elettorali cosa sarebbe successo.
    Avrebbero gridato al complotto Pippo-Pluto-giudaico-massonico contro il m5s.


Sei troppo buono con Travaglio .. per me non rientra più nella categoria dei giornalisti, ma dei comici. Gargamella, psiconano, Fate tutti schifo, siete delle merde, ecc che titoli, che nomignoli, segno di alta classe e di forbito linguaggio. Solo lui possiede la verità insieme a Grillo e Casaleggio e un po' Di Pietro (ma da quando può far ombra a Grillo Di Pietro è passato in seconda linea. Non lo critica anche quando fa cavolate ma non gli tira più la volata.) Articoli che svelano il marcio in tutti gli altri cattivi quando i buoni sono di volta in volta Di Pietro, De Magistris poi no, Grillo, Favia ma adesso fa schifo ... Pizzarotti finchè rimane buono e zitto ecc... eh dura la vita del vero giornalista dalla schiena dritta dal linguaggio forbito e dalla nota umiltà ed equidistanza. Per niente rancoroso e livoroso, aperto al confronto. Un uomo che io amo.

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VENERDÌ 7 SETTEMBRE 2012


I militanti Cinque Stelle a un bivio

Non so se e quanto le accuse rivolte da Giovanni Favia a Casaleggio siano fondate. So però – e con assoluta certezza – come reagirebbero i militanti del Partito Democratico se avessero anche soltanto il minimo sospetto di un Bersani utilizzatore di certi metodi: si incazzerebbero e anche di brutto, senza attendere precisazioni e smentite; chiederebbero un congresso straordinario, qualcuno straccerebbe la tessera.

Bene, mi pare che oggi gli attivisti del M5S siano a un bivio: o continuano come hanno sempre fatto – chiudono gli occhi di fronte alle critiche, si inventano qualche scusa, si arrampicano sugli specchi e chi se ne importa di scoprire se le cose stanno realmente come vengono loro raccontate – oppure si comportano come si comporterebbero gli iscritti e i simpatizzanti di qualsiasi partito appena appena democratico. Ossia, chiedono spiegazioni, le pretendono esaurienti e poi decidono di conseguenza. La modalità, tra le due opzioni, che verrà scelta sarà un importante parametro per misurare la loro credibilità politica.


Tra i commenti:

  1. Ce ne andrà di coraggio a continuare a rimproverare al PD la regia occulta di D'Alema.:D

    Com'era quella cosa della democrazia partecipativa dal basso, aperta a tutte le istanze? Ah già...forse per coerenza con il non-partito e il non-statuto hanno la non-democrazia.


    Mah, non so davvero se gli attivisti 5S porranno la questione nei tuoi stessi termini: come tu stesso hai già scritto più volte, il loro feticcio è il "programma", il fantomatico "programma perfetto" sul quale, però, rifiutano ogni ragionevole confronto. Probabilmente la metteranno così: non importa se Casaleggio è il burattinaio di Grillo, chi se ne frega della democrazia; importante è ottenere il risultato agognato: entrare in Parlamento, debellare la Casta, denunciare gli inciuci e fare tabula rasa degli zombie politici collusi e corrotti.

    Compentenza, esperienza e chiarezza nelle scelte dei metodi, come sappiamo, non sono mai stati per loro valori particolarmente significativi.
  2. Bea

    [Arriva un grillino a parlare di D'Alema...siccome c'è D'Alema è meglio il M5S, D'Alema vero regista occulto ecc. ecc.  le solite minchiate...]

    Perché in una discussione sulla carenza di democrazia nel M5S si butta il discorso su d'alema? per alzare polverone e non discutere della mancanza di democrazia nel m5s.
    qui le chiacchiere stanno a zero, favia, da insider, ha sostenuto una tesi che tra l'alto girava da un bel po, sulla direzione dall'alto del m5s, se uno è in grado di portare argomentazioni che la controbattano ben venga lo stimolo al confronto, altrimenti è solo fuffa (e dimostra che gli haters non sono certo i militanti del pd)

    daniele

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sabato 8 settembre 2012


Pensavo fosse un 5 stelle... invece era la pensione da Gianroberto


Quel maledetto fuorionda ha scatenato una vera e propria tempesta sui grillini che non intende fermarsi.
Il M5S aveva puntato tutto su una immagine pubblica costruita sullaradicale diversità e democraticità assoluta.

Poi ti arriva il Favia che scoperchia il pentolone. Lo “Scilipoti del movimento”, come qualche grillino lo ha già etichettato, che cosa ti fa venire a galla?

In soldoni e tradotto dalla vasta caciara di questi giorni, tre cose:

1 La Casaleggio e il Guru “pompato” prendono per il culo tutti.

2 La democrazia nel 5 stelle non esiste.

3 Il Grillo “pompato” ha mentito, perchè ammettere di essere un pupazzo in mano alla Casaleggio, gli avrebbe tolto il fatidico “carisma”.

Grande è il caos sotto il cielo 5 stelle. 

Chi urla al giuda, chi continua ad adorare e pregare per il Guru “pompato” con la Casaleggio incorporata o no, chi cerca di contestaulizzare alla Mons. Fisichella: E’ la scoperta dell’acqua calda, che cosa c’è di così terribile?, chi, come i cinquestellini milanesi oggi, urlano che sono in “totale autonomia” da Beppe Grillo.

Infine, chi deluso: Pensavo fosse un 5 stelle... invece era la pensione da Gianroberto. GPS