C’è
una lettura di queste elezioni amministrative appena concluse per la
quale Beppe Grillo con il suo Movimento 5 Stelle avrebbe riportato i
cittadini a partecipare alla vita civica della propria città, dando un
sfogo democratico al malcontento generale che, altrove, prende derive
anche di tipo nazista (vedere l’esempio Grecia).
Io considero vera solo in parte questa analisi: le liste civiche
esistono da sempre, fatte di persone che hanno voglia di partecipare
alla vita amministrativa della propria città senza necessariamente far
parte di un partito ma mi chiedo: una lista civica con lo stesso
programma del Movimento 5 Stelle in una qualsiasi città, magari anche
con persone più competenti candidate, ma senza il comizio di Beppe
Grillo in campagna elettorale… quale risultato avrebbe ottenuto?
Tra i punti fondamentali del Movimento 5 Stelle c’è l’implementazione
degli strumenti di democrazia diretta ma ci avete mai fatto caso se i
grillini, fuori dal palazzo municipale, si siano mai adoperati per
indire referendum comunali, petizioni, proposte di delibera popolare,
etc? E chi invece lo ha fatto, è stato eletto?
Mi chiedo se questo successo di un soggetto politico, che ha ancora
tutto da dimostrare, faccia bene alla partecipazione civica: nella mia
città conosco molte persone che hanno sempre lottato fuori dal palazzo
ma che, nonostante questo, sono rimaste fuori ed, invece, vedo entrare
grillino che, in tutta onestà, non mi sembrano i campioni del
movimentismo o della partecipazione.
Queste persone probabilmente continueranno, imperterriti, nelle loro
lotte ma sarebbe anche comprensibile se un bel giorno dicessero: “basta,
mi sono stufato!”.
Cari cittadini se poi l’ennesimo partito personale dell’ennesimo
demagogo vi deluderà (e spero di no per il bene dell’Italia), il primo
posto dove cercare il colpevole sarà, molto probabilmente, il vostro
specchio.
Posted Maggio 24, 2012
Fonte: Salvo Grizzanti