29 gennaio 2011
Malgrado l'immagine volutamente fuorviante, quello di cui voglio parlare è l'imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni. E'
sport nazionale l'invito a non pagarlo. L'Italia è un paese di santi,
navigatori, ct della nazione e gente che invita il prossimo a non pagare
il canone.
E poi m'immagino centinaia di gruppi su Facebook, decine di petizioni, campagne varie eccetera eccetera.
Invito
tutti a rileggervi la definizione in corsivo all'inizio del post perchè
il punto è tutto lì. Il canone RAI non è un contributo volontario per
la realizzazione di programmi televisivi. E' una tassa sulla detenzione
degli apparecchi radiotelevisivi (in pratica della televisione).
Invitare a non pagare il canone equivale ad invitare ad evadere le tasse.
Non ha senso evadere il canone come risposta alla scarsa qualità delle
trasmissioni televisive. Sarebbe come non voler pagare le tasse sul
carburante se c'è traffico o non voler pagar l'ICI perchè non
soddisfatti del quartiere o della città in cui si abita. In più in un paese come l'Italia mi sembra come minimo incosciente fare dichiarazioni del genere.
In
conclusione il canone va pagato. Quello che uno può fare è una
battaglia per l'abolizione di questa tassa. Su questo uno può discutere.
Ma trovo irresponsabile che, soprattutto i politici, invitino a non
pagarlo.
Fonte: Steal this blog