domenica 26 agosto 2012

Come ti faccio a pezzi satiricamente la retorica 'grillina'. FATE GIRARE!

18 luglio 2012
 
siamolagente.jpg
Andrea Zitelli @andreazitelli_
@valigiablu - riproduzione consigliata


"IN ITALIA IL POPOLO E SOPRANO 1
FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE !" 

Stato che contraddistingue al meglio lo spirito del gruppo “Siamo la Gente, il Potere ci temono” che dal 6 luglio scorso, su Facebook, si diverte a fare il verso a tutte quelle forme populistiche, gridate, demagogiche di fare informazione e politica che da tempo spopolano nel Web.
Ed è proprio per questo intento satirico che parole come “Casta”, “Vergogna”, “Potere” o esortazioni del tipo “fate girare” sono tra le più utilizzate da parte degli amministratori del gruppo per comporre stati e messaggi. Un linguaggio che richiama volutamente quello presente in tutte quelle immagini che girano in maniera virale in rete con il proposito di denunciare censure, fatti o scoperte scientifiche rivoluzionarie sconosciute “al popolo” -. Un metodo comunicativo che per farsi ascoltare si differenzia fin dalla forma con l'uso del caps lock. Una lingua gridata, che vuole opporsi al silenzio imposto e oppressivo del Potere. Volontà prontamente ripresa dal gruppo in questione e trasformata in maniera dissacrante in una forma paradossale “ABBASSO LE MINUSCOLE.
LA GENTE VUOLE LE MAIUSCOLE,CHE AL PALAZZONE CI DEVONO SENTIRE, I SCHIFOSI.


Altra caratteristica di questo linguaggio è l'errore grammaticale. Anche in questo caso l'intenzione è quella di ironizzare sulle numerose sgrammaticature presenti nei famosi messaggi da “far girare” a sostegno della “vera informazione”. In “Siamo la Gente, il Potere ci temono”, però, l'errore grammaticale viene spinto fino all'estremo con il risultato di reinventare le parole stesse in maniera grottesca - “LA GENTE HA VOLTE RIMANE SENZA PAROLE. PER CUESTO CELE INVENTIAMO. NON SIAMO IGNIORANTI, SIAMO IGNIORATI!”.
Un linguaggio gridato, sconclusionato e ribelle nei confronti di regole sintattiche e grammaticali che però viene definito nel gioco ironico del gruppo come veramente libero: se nella vita di tutti giorni il Potere cerca d'imporre la propria legge, nella lingua la grammatica è solo un prolungamento di questa autorità “la lingua corretta serve a fare i trattati per dichiarare la guerra e fare le leggi per inqulare il poppolo. La lingua del popolo non ha regole perché non inquliamo nessuno. Per tutti quelli che ci imsultano dicendo che non ci siamo scrivere e ci temono diciamo soltanto: LA GENTE PARLA COME CI PARE”.

Discriminante linguistico che pone le basi dello scontro che coinvolge l'intera ragione di vita del gruppo: quello tra la “Gente” e il “Potere”. Da una parte il Bene - “LA GEENTE” - dall'altra il Male – il Potere, qualunque esso sia e in qualsiasi modo si manifesti: SCIA KIMICA, la GOLDAN SUCKS, LA KASTA, e altre pericolose lobby -. Ed il Bene deve necessariamente porre una distinzione netta, antropologica, dal suo acerrimo nemico: “devi essere la gente” e non devi essere la casta”.
Queste due delle caratteristiche necessarie per far parte di questo fantomatico “movimento”. Ed è qui che il bersaglio dell'ironia inizia a manifestarsi nell'idea che Beppe Grillo - e il MoVimento 5 stelle da lui fondato - ha della politica e del ruolo di Internet in essa. Le non-regole della non-lingua della gente non risparmiano di certo il nome dell'ex comico genovese che si deforma in “PEPPECRILLO”.

Oltre ad esso, ad essere deformata dalla satira del gruppo è così tutta la retorica “grillina” sul cittadino contrapposto a quelle “facce da culo” dei politici italiani, come l'intera visione per cui dall'unione dei primi e la disfatta dei secondi possa arrivare la rinascita politica per l'Italia o la funzione di salvezza che deve esercitare internet in questa imminente rivoluzione dal basso. Per cui ecco che i cittadini/la gente “fanno i conti in tasca alla casta”: “3 milioni di viaggi in traghetto, 6 milioni tra auto blu, elicotteri, passeggini per figli e monopattini (…), altri 10 milioni tra alcolici, cornetti alla crema, riviste sportivi e anticoncezionali “; elenco parossistico che si conclude con l'ormai noto grido liberatorio della propria indignazione “È UNO SCANDALOOOOO!”. Sarcasmo corrosivo che agisce anche sul qualunquismo del “sono tutti uguali”, per cui si prendono di mira le sigle dei partiti come fa Beppe Grillo – Pdl, Pdmenoelle – rovesciandone però il senso dissacratorio per trasformarlo in un elementare e divertente operazione matematica di addizione e sottrazione “LAGGENTE NON STA COI VECCHI STRUTTURE PARTITICHI COME PDMENOL, PDL (QUESTO NON LO STORPIAMO PERCHE' CI STA PIU' SIMPATICHI) e SEL (PD-S-E+L), AL LIMITE STA CON IL BIDELLO DEL PARLAMENTO CHE E' UNO DELLAGGENTE COME A NOI”.

In questa rivendicazione di diversità rispetto al panorama PARTITOKRATICO Internet ha il compito di rendere definitivamente possibile una nuova società, in cui il potere stia dalla parte dei cittadini. Proprio per questo motivo IL PROGRAMMA DELLA GENTEverrà democraticamente votato da (...) tutti la gente". E le proposte di legge fioccano. Si va dall' “istituzione di commistioni d'inghiesta per ogni link che raggiunge piu' di 200 mi piace sul sito dellaggente”, all'“abolizione del debito pubblico, se la gente non vuole pagare non paga”, ma anche a proposte per un referendumper sostituire la t di tumore con la r, cosi la gente muore di rumuore, e la gente non si spaventa più di tanto, e impara a fare silenzio”. Non mancano riforme tipo quella della giustizia “ogni sabato sera la gente giudica gli imputati dei processi del tribunale con il televoto, così c'è democrazia vera” o decisioni di politica estera tipo “dire agli americani di ogni tanto spegnere HHARP che causa i terremoti, i maremoti e le malattie intestinali o almeno di puntarlo sull'africa che tanto sono tutti immigrati”.

Proprio su questo punto si è sviluppato un cortocircuito che ha reso lo sberleffo e l'ironia della pagina “Siamo la Gente, il Potere ci temono” una delle critiche più forti alla visione salvifica del Web. Una loro immagine fake in cui si rivelava l'esistenza di una macchina in Islanda che va a ghiaccio, “evoluzione FUNZIONANTE dei prototipi a vapore”, infatti, è stata creduta vera e condivisa dalla pagina “NOI VOTEREMO IL “MOVIMENTO NAZIONALE” A CINQUE STELLE DI BEPPE GRILLO” e da tante altre persone in rete. Dimostrazione che la satira non si rivolge né all'importanza che la rete ha acquisito nella nostra quotidianità né ai problemi politici, economici e sociali che assillano il nostro Paese, ma piuttosto a come tali temi vengono affrontati.

Lo spettacolo che emerge agli occhi divertiti degli utenti è quello di un passaggio dal mito dei cittadini contro il Potere coercitivo alle peripezie “dellaGGENTE” che crede, lotta e combatte contro un Sistema che mette scie kimiche nei piatti, procura terremoti tramite oscuri macchinari e infetta con virus i nostri router WIFI influenzando per via subliminale la volontà di chi vi rimane esposto, con il risultato di mostrare che senza una reale critica seria e approfondita di determinate questioni che ci coinvolgono, la lotta quotidiana contro i problemi del nostro tempo muta in una farsa grottesca.
 
Fonte: Valigia Blu