venerdì 31 agosto 2012

Appunti diseguali sulla frase «Né destra, né sinistra»

[Un vecchio articolo ma a volte non è male fare un ripasso]

[Proponiamo su Giap, in una versione leggermente diversa, l'articolo di WM1 apparso sull'ultimo numero di Nuova Rivista Letteraria con il titolo "Il senso della non-appartenenza". Grazie a Tuco, Giuliano Santoro, Don Cave, Uomoinpolvere, i compagni della rivista "Plebe" di Foggia, Valerio Evangelisti, Nadie Enparticular e non pochi altri.]
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Ho preso questi appunti nel corso del tumultuoso, convulso 2011, anno di insurrezioni, detronizzazioni, disvelamenti e nuove confusioni. Per la precisione, sono note scritte nel periodo aprile-settembre 2011.

Alla bruta materia di queste frasi annotate live, nel pieno degli eventi, non ho saputo imporre alcuna struttura solida e coerente. La numerazione di paragrafi e capoversi è il residuo di un tentativo in tal senso, sostanzialmente fallito.

1. CHI DICHIARA COSA?

1.a. Negli ultimi tempi si sente sempre più spesso la frase: «Non siamo di destra né di sinistra». Talvolta, l’ordine dei fattori è invertito: «Non siamo di sinistra né di destra».

Non è certo una frase nuova, l’abbiamo udita tante volte. Eppure, tendendo l’orecchio, possiamo registrare una prima, piccola novità: il soggetto plurale ricorre più spesso di quello singolare. Il noi sta scalzando l’io. Fino a qualche anno fa, questa “dichiarazione di non-appartenenza” era il più delle volte a titolo personale. Oggi, invece, è sempre più sovente l’enunciazione di soggetti collettivi.


1.b. Se continuiamo ad ascoltare e intanto ci guardiamo intorno, possiamo comprendere il perché della coniugazione plurale: se ieri, nella stragrande maggioranza dei casi, la frase era espressione di qualunquismo destrorso (ovvero, chi premetteva di «non essere di destra né di sinistra», novanta volte su cento era in procinto di attaccare politiche o personaggi di sinistra), di recente la questione si è ingarbugliata: in giro per l’Europa, nuovi movimenti, anche molto diversi tra loro, si fanno un punto d’onore di dichiararsi non-appartenenti ad alcuno dei due campi politici. Si va dal nostrano Movimento 5 Stelle, si passa per i «Partiti dei Pirati» che hanno ottenuto buoni risultati elettorali in Germania e altri paesi, e si giunge ai cosiddetti «Indignati», movimento transnazionale che ha i suoi miti delle origini nelle rivolte nordafricane e nelle mobilitazioni spagnole partite il 15 maggio 2011.

1.c. La mia convinzione è che, a seconda del soggetto che la dice, del contesto in cui viene usata e delle pratiche a cui si accompagna, il significato della frase di cui al punto 1.a. si trasformi in maniera radicale.

2. IL PARADOSSO DI QUADRUPPANI

2.a. Una volta ho sentito lo scrittore francese Serge Quadruppani dichiarare: «Ci sono due modi di non essere né di destra né di sinistra: un modo di destra e uno di sinistra».

L’apparente paradosso spaziale – quasi da disegno di Escher – può aiutarci a trovare l’orientamento nel territorio dei nuovi movimenti. In parole povere: la frase «Non sono di destra né di sinistra» è un velo che possiamo e dobbiamo lacerare, per capire quali tra i nuovi movimenti appartengano al composito phylum (ma è una vera e propria treccia composta di tanti fili) che per comodità o richiamo a una tradizione chiamiamo «Sinistra», e quali invece al phylum che chiamiamo «Destra».

2.b. Per capirci: io credo che gli Indignados spagnoli siano di sinistra. Si tratta di un movimento egualitario, anticapitalista, non privo di interlocutori a sinistra e indubbiamente ostile a ogni destra politica e sociale.
Di contro, il «grillismo» mi appare sempre più come un movimento di destra: diversivo, poujadista, sovente forcaiolo, indifferente a ogni tradizione (anche recente) culturale e di lotta, noncurante di ogni provenienza politica.


Alain Badiou

2.c. Esistono discorsi e circostanze in cui il concetto di “Sinistra” è messo in discussione «da sinistra», in quanto insufficiente, inadeguato, eccessivamente inscritto in una rappresentazione parlamentare o para-parlamentare.

Il filosofo Alain Badiou, in una celebre conferenza sulla Comune di Parigi, ha proposto di chiamare «sinistra»
«l’insieme del personale politico parlamentare che si dichiara il solo capace di assumere le conseguenze generali di un movimento politico popolare singolare. O, in un lessico più contemporaneo, il solo capace di fornire un ‘esito politico’ ai ‘movimenti sociali’.»
In questo senso, secondo Badiou, la Comune di Parigi fu una rottura con la sinistra, poiché «non rimise il proprio destino nelle mani dei politici competenti» per poi, come sempre accade, lamentarsi del loro «tradimento». Per Badiou «questa volta, quest’unica volta, il tradimento fu invocato come uno stato di cose al quale ci si doveva finalmente sottrarre, e non come una conseguenza disgraziata di quanto si era scelto».

2.d. Il linguista cognitivista George Lakoff (esponente della sinistra “liberal” statunitense) ha più volte criticato la rappresentazione destra-sinistra, perché fa pensare che le persone siano allineate l’una l’accanto all’altra su un piano bidimensionale, e che si possa procedere con continuità da “quello più a destra” a “quello più a sinistra”. Invece, dice Lakoff, la realtà è multilineare e multidimensionale, il modo in cui si formano le nostre idee è complesso ed esistono molte persone «biconcettuali», ovvero progressiste su alcuni temi e conservatrici su altri.

La coppia antitetica progressista/conservatore mi suona ben più problematica e insoddisfacente di destra/sinistra, ma non mi interessa criticarla in questa sede. Quello di Lakoff è un discorso che in Italia possiamo capire senza sforzi: una grossa fetta di «popolo cattolico» è composta da biconcettuali: «di sinistra» su molte questioni sociali ed economiche, «di destra» in materia di questioni di genere, sessualità, diritti civili.

2.e. La rottura prodotta dagli Indignados nei confronti della sinistra spagnola mi sembra sintetizzare – in modo precario, transitorio – queste due impostazioni: il 15 maggio 2011 si è trattato di sottrarsi al «tradimento come stato di cose», e al tempo stesso di parlare al maggior numero di persone possibile, di raggiungere le parti «progressiste» dei cervelli biconcettuali, e di farlo non a colpi di mediazioni al ribasso, bensì scompigliando l’antinomia: «Non siamo di destra né di sinistra: siamo los de abajo», ovvero quelli di sotto, quelli che vengono dal basso.

3. «STORICIZZARE AL MASSIMO»

3.a. Il difetto del discorso di Lakoff è che non sembra esserci posto per la storia. In questo, Lakoff è molto americano, il suo mondo è tutto sincronico, schiacciato sull’adesso.

«Storicizzare sempre!», intimava Fredric Jameson, con tanto di punto esclamativo, all’inizio del suo capolavoro L’inconscio politico (1981). «Storicizzare al massimo, per lasciare meno spazio possibile al trascendentale», disse Michel Foucault in un dibattito del 1972.

La sostanza del concetto di «Sinistra» può essere capita solo con un approccio diacronico che ne ripercorra la genealogia e le trasformazioni. «Sinistra» è qualcosa che discende i fili del tempo in un certo modo, a partire dalla Rivoluzione francese, e si evolve attraversando due secoli di lotte.

3.b. Io stesso penso che «Sinistra» non basti a descrivere le mie posizioni, e trovo utile aggiungere precisazioni e qualificazioni. Io non sono semplicemente di sinistra: io mi riconosco in un phylum di idee rivoluzionarie e lotte per l’uguaglianza che attraversa i secoli; penso che la specie umana – previa una rottura radicale nella temporalità in cui siamo immersi – debba avviare la fuoriuscita dal capitalismo; penso che l’obiettivo da realizzare sia la società senza classi etc. Un mio amico usava dire: «Io non sono di sinistra: sono comunista!»

Tuttavia, è chiaro che se devo semplificare ed evitare di aprire troppe parentesi, non mi faccio problemi a dire che sono di sinistra.

3.c. Ricapitolando: in certi casi il concetto di «Sinistra» è criticato per la sua insufficienza da punti di vista che si sono formati nel phylum della sinistra rivoluzionaria. A questo proposito, si possono citare gli anarchici, ma anche gli zapatisti.

Di solito, in questi casi, la dichiarazione di «non-appartenenza lineare» si accompagna a pratiche egualitarie, alla presenza di interlocutori «privilegiati» a sinistra e all’ostilità verso qualunque destra. A diverse latitudini e in diverse fasi del loro percorso, nonostante i problemi, tanto gli anarchici quanto gli zapatisti hanno cooperato con diverse correnti della sinistra.

3.d. Certo, può anche succedere che movimenti originariamente di sinistra cerchino interlocutori a destra, o meglio, tra i fascisti. Nella storia del nostro phylum ricorrono confusionismi e infiltrazioni, orridi esperimenti «rosso-bruni», «nazi-maoisti», «terze posizioni» etc.

Il fascismo stesso, fin dalla nascita, si presenta come una «terza posizione». Il fascismo è un prodotto dello spavento, sorge e si diffonde per reazione alle lotte del movimento operaio e bracciantile. L’ascesa del fascismo è l’oscillare del pendolo a destra dopo l’oscillazione a sinistra del Biennio Rosso. Il Nemico n.1 è la Bestia Proletaria che ha osato alzare la testa. La cattiva coscienza del fascismo nei confronti della sinistra (dalla quale il suo Duce e molti suoi dirigenti provengono) e dell’arditismo (dal quale provengono svariati squadristi, benché in minor numero di quanto si pensi, e nel cui alveo si è formato l’unica formazione che ha opposto resistenza armata allo squadrismo, ovvero gli Arditi del Popolo) si manifesta nell’adozione di simboli e nell’imitazione di retoriche degli avversari. La stessa parola «fascio» viene prelevata nel phylum della sinistra (i «fasci operai», i «fasci siciliani dei lavoratori»), e resa inutilizzabile.

Il fascismo vince e la memoria degli avversari diviene bottino di guerra: il vincitore si presenta come unica forza popolare e unico nemico del capitalismo che ha appena salvato (o meglio, di una più vaga e comodamente denunciabile “plutocrazia”). Facendosi regime, il fascismo carpisce lo spirito vitale dei nemici che ha sconfitto.

4. GRILLISMO E FALSI EVENTI


Louis Antoine Léon de Saint-Just (1767-1794), santo persecutore di troll e affini
[Avviso preliminare alle "truppe cammellate" dei seguaci dell'ex-comico genovese, usi a intervenire en masse ingiuriando / sbraitando / sgrammaticando ogni volta che in rete si tocca il loro Leader: qui è fatica sprecata. Su Giap, il primo commento di qualunque utente finisce in moderazione e lo sblocchiamo solo se pensiamo ne valga la pena. Non pubblichiamo qualunque cagata venga deposta fumigante da Tizio o Caio, ma applichiamo una precisa politica redazionale, sovente riassunta nel motto: "Saint-Just vigila sulle nostre discussioni". La vedete quella? Ecco, ci siamo capiti.]
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4.a. C’è un modo più «normalizzante» e di destra (nonché largamente maggioritario) di dichiararsi né di destra né di sinistra. Qui l’attitudine è: «rossi e neri sono tutti uguali» (cfr. la celeberrima scena di Ecce Bombo in cui Nanni Moretti attribuisce a generici «film di Alberto Sordi» la responsabilità di tale cliché). Si afferma l’equivalenza e l’indistinguibilità tra diversi percorsi e storie. Si getta tutto nel mucchio, occultando il conflitto primario – quello a cui i concetti di «Destra» e «Sinistra» continuano ad alludere, anche se più flebilmente che in passato, ossia la lotta di classe – in nome di surrogati, diversivi, conflitti sostitutivi come quello tra la «gente» e i «politici», la «casta» etc.

4.b. Il grillismo non è solo un «caso di studio»: è un’urgenza, un problema da affrontare quanto prima. In uno spazio «né di destra né di sinistra», retoriche e pratiche in apparenza vicine a quelle dei movimenti euroamericani di cui sopra vengono «risemantizzate» e messe al servizio di discorsi ben diversi. Le energie di molti benintenzionati, in maggioranza giovani o addirittura giovanissimi, sono incanalate in un discorso in cui sono rinvenibili elementi di criptofascismo.

Non mi riferisco solo allo spettacolare Führerprinzip che il movimento mette in mostra durante le sue adunate pubbliche con ex-cabarettista sbraitante, fin dal celebre «V-Day» dell’8 settembre 2007. E’ senz’altro l’elemento più appariscente, ma da solo non giustificherebbe l’uso dell’espressione «criptofascismo».

4.c. Il prefisso «cripto» deriva dal greco, e lo si usa per qualcuno che nasconde (di solito male) la sua vera natura. «Criptofascista» allude a un discorso cifrato, decrittando il quale si trova un animus fascistoide. Di solito tale «cifratura» si riscontra nei movimenti di impronta qualunquista / poujadista / destrorso-populista etc. Tra questi ultimi si può annoverare la Lega Nord.

La cifratura del grillismo è molto peculiare. Il nocciolo criptofascista è avvolto da fitti banchi di nebbia e fuffa. Il modo in cui il movimento descrive se stesso trasuda di quella retorica dei «processi dal basso» che il grillismo ha avuto in dote dai movimenti altermondialisti di inizio secolo e si è adoperato a ricontestualizzare. Per molti versi, il grillismo è un prodotto della sconfitta dei movimenti altermondialisti: ha occupato lo spazio lasciato vuoto da quel riflusso. Per citare Žižek che parafrasa Benjamin: «Ogni fascismo è testimonianza di una rivoluzione fallita».


Giovanni Favia, leader del Movimento 5 Stelle in Emilia-Romagna

4.d. Il dirigente grillino Giovanni Favia, per descrivere il «Movimento 5 Stelle», ha usato il concetto deleuzo-guattariano di «rizoma». Metafora botanica, il «rizoma» indica una distribuzione di messaggi e/o produzione di concetti non-gerarchica né lineare, che può passare da un punto qualsiasi a un altro punto qualsiasi, muovendosi potenzialmente in qualunque direzione. Deleuze e Guattari contrapposero il rizoma all’albero, metafora che indica l’esatto opposto: una struttura verticale e gerarchica, funzionante per passaggi obbligati da un centro alle sue periferie.

Tuttavia, Beppe Grillo è proprietario unico del logo e del nome «Movimento 5 Stelle», ed è lui a decidere insindacabilmente chi possa usarlo. Percorso obbligato tipico di una struttura arborescente, cioè l’opposto del rizoma.

4.e. La retorica autoreferenziale e auto-elogiativa del grillismo è mistificante. Non è su di essa che dobbiamo concentrarci, ma sui modi in cui il movimento addita e descrive i propri nemici.

Presso il grillismo, l’individuazione del nemico è sempre diversiva. In questo, è in «buona» compagnia: in Italia, negli ultimi anni, abbiamo visto movimenti tutti focalizzati sulla «disonestà dei politicanti», sui privilegi della «casta» etc. Sono problemi veri, e al contempo falsi bersagli: le decisioni importanti sull’economia non vengono prese a Roma, perché il potere capitalistico sovranazionale non autorizza la politica in tal senso.
Diceva tempo fa un compagno: «’Ce lo chiedono i mercati’ è il nuovo ‘Sento le voci nella testa’. Puoi fare le peggiori cose e nessuno ti riterrà responsabile!» «Ce lo chiedono i mercati» è il tormentone di un’epoca in cui la politica è esautorata. Qualunque discorso sulla «Casta», anche quando basato su dati di fatto reali, alimenta una strategia di depistaggio e impedisce di individuare e attaccare i nemici veri.


L'economista Eugenio Benetazzo in posa con Roberto Fiore, fondatore e leader di Forza Nuova. Cliccando sulla foto, lo si vede in compagnia di Borghezio.

4.f. Certo, anche il grillismo si occupa di economia e, seppure disordinatamente, denuncia la subalternità a essa della politica. Tuttavia, nel farlo, non può fare a meno di introdurre ulteriori diversivi e simulacri. Ad esempio, incanala la critica ai meccanismi finanziari in un discorso paranoide contro il cosiddetto «signoraggio», cavallo di battaglia di vari complottismi destrorsi. A lungo il grillismo si è valso della consulenza di Eugenio Benetazzo, bizzarra figura di economista che si definisce «fuori dal coro», più volte ospite di iniziative del partito neofascista Forza Nuova.

4.g. I movimenti che si concentrano a lungo su falsi bersagli diventano, per dirla con Badiou, «fedeli a falsi eventi».

Falso evento è anche la «rivoluzione di Internet» come la descrive il grillismo: processo unilateralmente positivo, salvifico, che promette la risposta a ogni problema. L’approccio alla rete è all’insegna di un feticismo digitale e di una sorta di «animismo» che vede nella tecnologia una forza autonoma, trascendente le relazioni sociali e le strutture che invece la plasmano, determinandone sviluppo e adozione. La Rete diventa una sorta di divinità, protagonista di una narrazione escatologica in cui scompaiono i partiti (nel senso originario di fazioni, differenze organizzate) per lasciare il posto a una società mondiale armonica, organicista. L’utopia di un uomo è la distopia di un altro.

A chi pensa che stia esagerando, consiglio il video «Gaia. Il futuro della politica», realizzato nel 2008 dalla Casaleggio & Associati, agenzia di pubblicità e web-marketing organica al grillismo. Guardandolo, mi è tornato alla mente il concetto coniato dallo storico americano Jeffrey Herf per descrivere il tecno-entusiasmo delle destre tedesche tra le due guerre mondiali: «modernismo reazionario».

Va ricordato che non più di una decina di anni fa Beppe Grillo demonizzava i computer e li sfasciava sul palco durante i suoi spettacoli. Adesso li osanna ed esalta la rete libera e bella, il «popolo della rete» etc.

5. DOVE L’ASINO CASCA: GRILLISMO E IMMIGRAZIONE

5.a. E’ la tematica dell’immigrazione quella in cui il discorso grillino si fa più decifrabile e lascia trasparire l’animus fascistoide. Il blog di Grillo offre non poche «perle» in tal senso. Ecco un’arringa contro romeni e zingari risalente all’ottobre 2007:
Beppe Grillo«Un Paese non può SCARICARE SUI SUOI CITTADINI i problemi causati da decine di migliaia di rom della Romania che arrivano in Italia. L’obiezione di Valium [Romano Prodi, N.d.R.] è sempre la stessa: la Romania è in Europa. Ma cosa vuol dire Europa? MIGRAZIONI SELVAGGE di persone senza lavoro da un Paese all’altro? Senza la conoscenza della lingua, senza possibilità di accoglienza? Ricevo ogni giorno centinaia di lettere sui rom. E’ un vulcano, una BOMBA A TEMPO. Va disinnescata. Si poteva fare una MORATORIA per la Romania, è stata applicata in altri Paesi europei. Si poteva fare un serio controllo degli ingressi. Ma non è stato fatto nulla. Un governo che non garantisce la sicurezza dei suoi cittadini a cosa serve, cosa governa? CHI PAGA per questa insicurezza sono i più deboli, gli anziani, chi vive nelle periferie, nelle case popolari.
Una volta i confini della Patria erano sacri, i politici li hanno sconsacrati.»
5.b. Non esiste quasi più discorso razzista che non sia fatto… in nome dell’antirazzismo. E’ in nome dell’antirazzismo che il grillismo fomenta l’odio. Cito da un altro articolo del blog di Beppe Grillo, pubblicato nel maggio 2011 e intitolato «Un clandestino è per sempre»:

Beppe Grillo«In Italia sono entrati 20.000 TUNISINI, della maggior parte di loro non si sa più nulla, che fine abbiano fatto. Pochi sono riusciti ad arrivare in Francia. Vagano per la penisola senza sapere una parola di italiano. In nessuno Stato del mondo questo è permesso con una tale SERENITÀ D’ANIMO, da noi si. Il motivo è semplice, sono utili ai profitti delle aziende, ai partiti, alle mafie. Il clandestino è MULTIUSO come un coltellino svizzero. Per ricevere qualcuno a casa tua devi disporre delle risorse per farlo. Dargli un lavoro dignitoso, un letto, organizzare l’integrazione. Altrimenti devi interrogarti se stai giocando con la DINAMITE e con il futuro della tua nazione.»
Si parte dalla denuncia dello sfruttamento di cui sono vittime i clandestini, e si arriva alla conclusione che bisogna impegnarsi a respingerli, in nome della nazione. Una premessa umanitaria, capace di blandire la parte progressista ed egualitaria di un cervello «biconcettuale», apre la via a un discorso che ne vellica la parte conservatrice e razzista.

5.c. Grillo alza un polverone sensazionalistico ed eccezionalistico («Solo in Italia!») per un numero irrisorio di tunisini sbarcati nella primavera 2011. E’ la stessa impostazione truffaldina dell’allora ministro degli interni Maroni, il quale parlò di inesistenti «maree di immigrati» e reclamò un aiuto da parte dell’UE, che gli rispose con un misto di disprezzo e commiserazione.

Parlare di lassismo e «serenità d’animo» in tema di immigrazione equivale a occultare leggi criminali e criminogene come la Turco-Napolitano, la Bossi-Fini e i vari «pacchetti sicurezza». A produrre clandestinità non sono presunte politiche lassiste, bensì, all’opposto, politiche troppo restrittive e vessatorie, in parte disfunzionali anche dal punto di vista capitalistico, concepite per soddisfare una parte di elettorato il cui razzismo eccede quello strutturale e «sistemico» necessario a regolare il mercato del lavoro.

Una mistificazione presente in molti testi prodotti da Grillo e del suo movimento consiste nel dire che l’accoglienza ai migranti favorirebbe la Lega Nord. Al contrario, è la mancata accoglienza a favorirla. La Lega ha sempre avuto interesse a mantenere una situazione criminogena che producesse clandestinità e quindi disagio da additare e stigmatizzare.

A seguire, si capovolge la realtà: Grillo, in pratica, sostiene che l’Italia non avrebbe le risorse per mantenere gli immigrati. Ma secondo il «Sole 24 Ore», si dovrebbe proprio agli immigrati (l’8% della popolazione italiana) il 10% del nostro PIL. Gli immigrati lavorano, pagano contributi all’INPS e permettono all’ente di erogare le pensioni ai nostri anziani. Ammesso che abbia senso distinguere tra «noi» e «loro», sono loro a produrre le risorse per mantenere molti di noi.

5.d. Una volta dispersa la fuffa, del discorso grillino sui migranti non resta che il nocciolo razzista e fascistoide.

Wu Ming 1

Fonte: Wu Ming 

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MEGLIO METTERE IN KIARO !!!


 Nei comendi:


  • Marco Airaghi bonisti....FASSISTI!!


  • Stéphanie Ponzo Poi a sinistra son mortizombiviventi allora no, per gniente


  • Tothi Folisi  
    ci vogliono fare fare solo le cose che gli piacciono a loro, senza sentire la gente.


  • Cthulhu Zombie stefagnia apparte ke sei straniera e ti accolliamo solo xké la gente abbiamo un grande ♥, ai cualcosa contro i zombi? eh?


  • Massimo Noce a stefagni' ci piace la carne viva midisppiace zonbo....


  • Stéphanie Ponzo Lo a detto peppecrillo di bersano, ma non intendeva zombi bello come te ♥

  • Cthulhu Zombie stefagni nn e ke sei infilata dela kasta frangese ke voi di ventare ministra coi bingo bongo???????? ollande ti a tolto lautobblù e ai ripiecato nel belpaese?


  • Stéphanie Ponzo Non cio la patente e sto male in makkina. Staisereno.


  • Cthulhu Zombie ti ai tradita! la patente e kasta! laggente guida dal età di 15 hanni sensa patente! ALLARME ALLARME PROFESSORONA SVELATA!!!1


  • Umberto Mentana stefana, iscriviti nelle liste della giente pero, giusto per stare al sicura in caso di rastellamenti di stracomunitari


  • BASTA!!!!!!!!! VIVA IL POPOLO SOPRANO!!!!!!!!!!!!!!!!1!


  • Stéphanie Ponzo Kosa menefaccio io della patente se non mi posso komprare la makkina!?!? Dimello tu PROFESSORONE so tutto io!


  • Enrico Frasd  
    brutte zekke co la scella che puzza di pekorino


  • Siamo la Gente, il Potere ci temono anche VIVA IL POPOLO SOPRANOS


  • Stefano Galatolo  
    ke non si laveno e sn pure un po frosci


  • Cthulhu Zombie igniorante frangesa in italia ci e la patente A PUNTI e la ggente ama i punti, come cuelli del carfùr ke vinci la pirofilla e cuelli delle cica trici delle busse ke ti anno fatto crescere ggente. soffre la makina, la SIGNIORA!!1


  • Valerio Ghezzani  
    LAGGENTE E ROSSA PERO W STALIN DITATURRA PROTELARIA


  • Stéphanie Ponzo Ekkolo coi punti del càrfur o dell'sluga, tutto kontrollo della kasta per farti comprare e indeblirti. SvegliaAAAA!!!1!


  • Cthulhu Zombie uahahahah NO L'SLUGA NO! KOL TRACCIAMENTO ELETTROLITICO shanno dove sei e di notte ti soministrano il kebbabb sotto pelle!!11 hattenta


  • Dino Edoardo Motta  
    ABBASTA LITTIGGI SIAMO TUTTI GENTE!!!! ENONVETI KE SE CIA LO NOME ASTRAGNERO KESTA APPALLA COMME ANOIE!!!!! MAPPOI KILLU ZOMPI STAI NU POKO RIKKIONE KE NUN TE PIACENO LE FIMMENE???? PELLA GENTE OGNE BUCO E PERTOSO SVEGLIAAAA!!A!!A!A!!A!!A


  • Federico Nieri Ce l'ha detto peppecrillo che anno stati tutti tassisti anke a sinistra melio a destra ke al meno se mi viene una filia ci faccio fare i bingo bongo e al meno mi diventa minestra di cualkosa


  • Cthulhu Zombie dino lamico rikkione lai portato tu cuà e ai fatto pure outlet! eppoi io sono ggente del popolo come gianclaudio giannini sul isola, una femmina dì me sì deve in amorare!


  • Aceed Bla DESTRA SINISTRA NON SIGNIFICA GNENTE SONO SENPRE KASTA KE LI COMANDANO I MASONI RETTILIARI SVEGLIAAAAAAAAAA!!!


  • Dino Edoardo Motta  
    ACCALMA!!!! Mo ci doppiamo letecare kome fanno nicchiventola e bersano? Noi siamo gente e la gente e vincola e non spappagliata como il pdlpdmenoelllle. Giaccarlo giannino e kuello ke fa i filmi ke tiene i titoli lunchi come un libbro!!! Fantozzo e filmo della gente!!!!


  • Manuel Dotti Tra volti du uno nsollito Destino nella zzurro mare Da GOSTO! Cennnnarrrino È GGGGENTE! che lui spazza la nave e poi spazza La SIGNORONA DE LA KKKATA!!!111
    Eppoi lla Ssiggnora la pure sottomissata!!!111
    Cennnnnarrrrinooooo


  • Cthulhu Zombie bravo! eppoi la sotorizza e lei bpttana industriale ci fa la CORONA! e una crande lezzione di non in amorarsi della kasta! stefagnia skusa ma noi ggente ci abbiamo fare desiderare, come colazzione d'attizzami!


  • Manuel Dotti Cennarrino soddomissa la signora ke era kasta!Non come i rekkioni di kasta ke si sottomizzano in tra di loro!


  • Domenico Cigno Atenti Popolo e cosa intra la testa de la Kasta. Noi siamo ggente. KKIARO!!!!!


  • Domenico Cigno Accomunccue complimenti all'amico Zompio e cuillo Motta pi la curtura cimmattoggra/fica.::::;;;;..

  • Cthulhu Zombie a cul turato ci sarai tu. SVEGLIAAAAAAA
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MA LI VOGLIAMO DAVVERO AKKOGLIERE TUTTI ? GIA' HABBIAMO TANTI ITAGLIANI CHE RUBBANO (IL 98% SEKONDO LE ULTIME INDAGINI) !!! BASTA BUONISMO KOMUNISTA !


  • Alessio Fratticcioli Seconto il sontagio della gente la gente di sesso (scusate la parola) maskile vuole akkoliere le 3 immigrate femmine della foto. Anke i robbot vanno bene perke loro nn rubbano.

  • Alessandro Barbato Ok. Però per la bionda e per la ragassa di fianco vestita di roso farei un'eccesione.

  • Andrea Tanda  
    Retifficco, e' diventatta ciciona

  • Emilio Burgio Wanderburgh quanto meno impara a scrivere in italiano se sei cosi tanto ITALIANO ....ABBIAMO sta senza H ....ITAgLIANI sta senza G ....RUBANO è con una sola B e COMUNISTA con la C di COGLIONE..... il globo è di tutti non è perchè sei nato in italia devi morire perforza la.. SVEGLIA....... i primi immigrati siamo stati noi IDIOTA

  • Federico Acquarone  
    bravo emilio burgio ti sei scordato solo la doppia r di irronia!!! sveglia! fai cirare!!!1!!

  • Giuseppe Martino sono indigliato!!!! abbasta con le eccezzioni di sexxo e scortismo! CATENA UMANA A PROTEZZIONE DEI CONFINI SUBBITO!! abbasta buonismo !! in altr'istati si fà!!!1 UNA MURAGLIA ITAGLIANA!! ABBASSO I TICINESI

  • Federico Acquarone  
    io beneder dire sì li altri sono casta e zinchiri!!!!!1!!

  • Giuseppe Martino skusate volevo scrivere INDIGNIATO!

  • Giada Beccari Meno male ke cè Emilio Burgio ha dirvi le kose. Nn kapite niente, siete kasta voi!!!!!!!!!!!!111!!!!!

  • Simone Profeta Matto Balsano TUTTI ZINCHIRI COLE PEZZE AL KULO A PARTE MR. T CHE MENA TUTTI ED E' GGENTE, FAI CIRARE!!!!!

  • Aldo Sechi  
    Vivva chi rubba. Rubbare è il nostro futturo! Andiamo a rubbare tutti insieme e diventeremo ministri e pressidenti. Refferendu per il dirito al furto.

  • Salvatore Previti L'ITAGLIA ha bisogni di FIGLI, non ti OMOSEXUATI. COME SIAMO ORIGGINALI

  • Alberto Massazza ke poi kuello de lais ti ciaveva puro dan piterson in furkone ke cia rubbato il lavvoro a glia lenatori de basket itagliani e che non e ggente ma aggente de l'acia amerikana e de la bobbi de li ibrei SVEGLIAAA!!!1! FA CIRAre!!lais ti e kasta, bo e liuk e ggente che cianno sempre li aggenti a l'elcalcagna!!1!

  • Gianni JediGian Spoldi  
    IO VOJO SETTE DI NOVE!

  • Alberto Massazza emilio burg bildenburg e fijo de maccodonald e nippotte de gol de nsaccio!!1! fa cirare!!1 e de kasta e puro kontagioso!!1!

  • Chiara Canepa ‎@Emilio Burgio Wanderburgh:
    Ma ti sei bevuto il cirvello con
    Il latte + o sei solo kasta bollita?
    Attento in privatissimo il nome del tuo spacciatore

  • Borroni Stefano se ci fsse zio Benito nn succedev tutt cio. vleva bnen ali italiani , ha sbaliato solo ad allerasi con itler.

  • Abdul Sensibile AMICI DELLA GENTE, CI CREDEVO CHE SONO ACCOLTO DA VOI ESSI, E INVECE NO. mi avevo prodigato per distribuirri messassi di ggente contro kasta. feci anke katene umane. MI RITRAGGO AMAREGGIATO TRISTE. ADDIO. AVETE STATI FANTASTICI

  • Abdul Sensibile E GGIà CHE CI SONO VI DICO ESSERE ANKE OMOSEXUATO. non zono ne kasta ne gente. ORA TORNO DI APRIRE IL MIO KEBAPPARO OVE GLI IMMI GRATI SFAMANSI

  • Salvatore Previti Ha fatto caminout. TORNA NEL TUO PAESE A FARE L'UOMOSEXUATO!11!! Noi vogliamo solo la SALSICCIA DI MAIALE DI KASTA.

  • Gianluigi Chiavacci  
    Mister T mi ha rubbato in casa, l'ò visto!!!!!1111UNO

  • Riccardo Cirail  
    avanti le donne ma FORI I VEKKI E I BAMBINI KE NON SERVONO!!!! va bene anke i kebappari omoxesuati perke fano bene di mangiare e si trombeno i nostri moxesuati ke ko0si non ci salteno addoso annoi!!!!1

  • Johan Simonsen Emilio Burgio Wanderburgh, cuesto profesorone deve esere della KASTA di Blindebberg! SVEGGLIA!!!1! Oggi ci vuole imparare a scrivere li tagliano, domani ci imparerà pure ha diventare bankiere della Golman Sax o di Muudi! Atenzzione!!!1!

  • Zzltm Srdp Nkbn  
    MI STATE DELUDENDO!!LA GENTE NON DOVREBBERO FARE DISCRIMINAZZIONI!!!NOI SIAMO CONTRO CUELLI CHE PARLANO FORNITO CON PAROLONI DA KASTA ,CUESTO è IMPORTANTE.NON IMPORTA SE UNO E NEGRO,BIANCO,CRISTIANO O SLAMICO,L'IMPORTANTE E CHE NON SI INNALZI KON PRIVILEGGI AL DI SOPRA DELA MEDIA,XKè ANKE NOI SE VORREMMO LO POTREMMO FARE KE MICA SIAMO STUPIDI.

  • Enrico Frangi Mi sa che i Borg però tenerli fuori dai confini non basta Antikastaman!!!

  • Kostas Katsouranis Refe Rendum subito per mandare via i papi migrati che arrubano il lavoro ai papi itagliani1!! GIRIAMOOOOOOOOOO

  • Salvatore Previti Zzltm Srdp Nkbn MI DISPIACE MA GLI IMMICRATI CI RUBBANO I LAVORI. Vuoi vedere tuo figlio disokkupato a kasa che gioca con i vidiogheims invece di uscire per andare a lavorare?!?!?

  • Salvatore Previti Buttate i vostri figli fuori dalle skuole e RIPRENDIAMOCI I NOSTRI LAVORI CHE CI SPETTANO!!!1!! VERGOGNIAAAA e il governo ladro STA A GUARDARE E NON FA NIENTE!!1! Sono buoni a mettere tasse e tasse invece di fare lavorare gli itagliani!11!!! VERGOGNIAAA FRUSTALUPI DIMETTITI

  • Aceed Bla Ecco perché tineye è una cosa geniale

  • Rettiliana Illuminata voliono k ci mettiamo ank noi il niburquab eppoi nel terremoto li diamo la carne di maiale e ci sputano contro!!!111

  • Andrea Bertolotti io rubbo agli inmigrati xke ora sn piu rikki di noi!!1!!
    E a un itagliano devo farli la carità

  • Andrea Bertolotti a mio cuggino invece l anno denunzato un vu cumprà xke vendeva i cidi e dividi di peppecrillo e diceva ke li rubbava il lavoro!!1!
    Vergonia!!11!Ora noi itagliani non possiamo neanke vendere piu cidi in spiaggia!

  • Cthulhu Zombie cuarda il banbino zinghiri, kome sela ride, e sempre lui e sela ride alle nostre spalme

  • Salvatore Esposito  
    il VERO problema è l'accoglienza: il sistema italiano,la politica,cultura e il peso religioso.... NON CORRISPONDE agli schemi etniaci delle LORO culture,stili di vita.La totale integrazione con i diversi popoli è mera utopia .... e sinceramente la ritengo "alienazione mentale,follìa.Ma principalmente FINANZIARIAMENTE NON CI SONO I MEZZI...non possiamo permettercelo:siamo in ginocchio,disperati,sofferenti,delusi,arrabbiati...PRIMA dobbiamo "sanarci,crescere,star bene NOI ...Poi il lusso di aiutare gli altri.

  • Mirko Cecchini Ma che dite la ggente non rubbano! E' la casta che rubba! Vergognia!!

  • Uriel Fanelli  
    In Africa sono tutti immigrati!

  • Francesco Ombronelli  
    NOOOO COMMUNISTI CON LA K DI SCII KIMIKE, LITAGLIA ALITAGLIANI, NO AI NECRI ABBRONZATI . Solo la ficRACAZZA CINNESE può emmicrare, lei è ggente, i cinesi so un biliardo di ggente, loro nn zo kasta, lei può entrare ci aiuta nela lotta ai professoroni!

  • Chiara Canepa Salvami Esposito, ma cosa ai detto??

  • Salvatore Previti Salvatore Esposito sta parlando sul serio. è un razzista DOC. ESPATRIAMOLO1!11!!!111!!

  • Gaspare Rappa Se non conosci l'itaGLIano ....sallo!!! Ahahah mamma mia che ridere, ma chi è questo il fratello di Luca Giurato?

  • Rettiliana Illuminata ci h9o amici k contividono il mio linc per mandare via l'immigrati!!

  • Salvatore Previti Troll totale ai veri razzisti SUBBITO.

  • Salvatore Previti SIAMO LA GGENTE, Voi sarete assimilati, la resistenza è inutile.

  • Alessandro Ruggiero Io per me farebbi il scangio ala frontiera! 1 (un) mmigrato ggente dentro contro di 1 (un) itagliano KASTA fuorri!

  • Francesco Ombronelli A raggione Le Spositu!!! kuesti cianno bisogni ETNIACI, mica come nnoi ke si fa solo cacca e pipì nel cesso di ceramica!!Loro li fanno dove i bisogni?EH??? E se ci lasciano le scii kimichi xkè nn sanno tirare l'ho sciacqkwuone???!!11!!!

  • Salvatore Previti Lo so che penzare sarà vietato nel nuovo governo di PEPPECRILLO, però, scusatemi ma c'è cualcosa che non mi cuadra e continuo a rigurgitarci su: Ma se è vero che l'italia è diventata poverissima perché Gualtiero Frustalupi sta rubbato tutto, per cacciare via gli immicrati (soprattutto quelli klandestini) non è meglio invece di fare la RIVOLUZZIONE SUBBITO aspettare che emigrano da soli di nuovo?

  • Cthulhu Zombie linmicrazione e il tipico cartino di girasole...........

  • Stefano Galatolo MANKA LEI
    http://en.wikipedia.org/wiki/Number_Six_(Battlestar_Galactica)
    en.wikipedia.org
    Number Six is a family of fictional characters from the reimagined science ficti...Visualizza altro

  • Siamo la Gente, il Potere ci temono KOMUNQUE KI, VEDENDO ANCHE BENDER, HA PENSATO PER UN SOLO DECIMO DI SECONDO CHE QUESTO FOSSE UN POST SERIO, HA SERI PROBLEMI . E' PRONTO PER VOTARE PEPIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII [ Crillo ]