giovedì 26 luglio 2012

Pizzarotti: Proibizionismo qui, ma non lì

Pubblicato il da  

Pizzarotti emette un’ordinanza (evviva!), che però nessuno ha capito bene (ops!).

Si tratta della proibizione di vendere alcolici “da asporto” in alcune zone di Parma, giudicate problematiche, dalle 21.00 alle 7.00. Ovvero in quegli orari, in quelle zone, si potranno consumare alcolici sono all’interno dei locali.

Il fatto per cui nessuno l’ha capita, è che questa ordinanza è piena di buchi.
Innanzitutto riguarda solo alcuni punti di Parma, e in più il divieto è solo di vendita.


Avete capito bene: in alcuni punti è vietato, mentre a cento metri di distanza no.
Ovvero ci sarà sicuramente un locale da cui non si possono portare fuori alcolici, e un locale girato l’angolo da cui si possono portare via.
Ci saranno inoltre molte altre zone in cui il consumo di alcolici in strada continuerà normalmente. Perchè in queste viene vietato e nelle altre no? Non si sa.

E non è finita: visto che l’ordinanza riguarda solo la vendita, io potrò comprarmi una cinquantina di bottiglie di birra, caricarle su una carriola, e girare liberamente per le zone “proibizioniste” di Parma, senza che nessuno mi possa dire niente.

Potrò anche bermele, distribuirle alla gente come fossero aiuti umanitari, l’importante è che io non le venda.


La motivazione è la seguente: “I fenomeni che l’Ordinanza intende contrastare, sono riconducibili alla presenza di un considerevole numero di bar, esercizi commerciali ed esercizi artigianali alimentari e, conseguentemente di una forte aggregazione di persone, tale da rendere estremamente difficili anche le operazioni di controllo da parte delle forze di Polizia“.
Ovvero, di chi è la colpa secondo Pizzarotti? Della “presenza di bar”.

Ora, siamo tutti abituati, specialmente quando bazzichiamo per i commenti del Fatto Quotidiano, a incontrare gente che scambia cause con effetti, ma qui mi sembra un po’ troppo.
Ricordiamo allora a Pizzarotti la legge della domanda e dell’offerta: i bar sorgono dove c’è traffico di persone (non pensate male, intendo solo che la gente ci passa, non che viene venduta), quindi presumibilmente in zone “alla moda” o comunque popolari.
Quindi i bar ci saranno sempre, perchè è il loro habitat naturale. Non li hanno richiamati loro i giovani, sono i giovani che hanno richiamato i bar.

Ma se i giovani vogliono sbronzarsi, caro Pizzarotti, lo faranno lo stesso. Magari appunto portandosi una carriola di alcolici, visto che l’ordinanza non lo vieta affatto.
Casomai il sindaco a 5 gradi alcolici avrebbe dovuto vietare il consumo in quelle zone.
Ordinanza che sarebbe stata immediatamente ignorata, ovviamente.

Il senso di questa ordinanza è tuttora non pervenuto.

Fonte: Movimento dei caproni 

Tra i commenti:



  • Antonio Inoki 2 days ago

    Ma scusa, già è lento come un bradipo sotto sedazione a decidere e perde tempo su queste pinzillacchere?
    Dedicarsi a qualcosina di più importante e urgente?
    E intanto il debito aumenta e aumenta....
    p.s. faccio presente al sindaco che anche di fronte alle gelaterie, specialmente d'estate, si possono creare adunanze sediziose.





    • Pallacorda 2 days ago parent

      La "banda della coppetta al fiordilatte" era terribile. La sua memoria è ancora vivida in tutti noi.





  • Caprone MOD 2 days ago

    Oltre al proibizionismo la delibera prevede anche che le bevande analcoliche siano distribuite non in contenitori di vetro ma di plastica. Tutti questi bicchieri usa e getta che fine faranno? Non è piu il movimento 0 rifiuti?



  • Emmanuel Goldstein a day ago

    A quando la delibera che porra' finalmente fine alla questione piu' spinosa degli ultimi 2000 anni?
    Di che sesso sono gli angeli?





  • Antonio Inoki 2 days ago

    I gruppi sediziosi si sono già messi all'opera!
    Ordinanza alcol, Facebook si mobilita: nasce gruppo Botellon
    http://uncomunea5stelle-parma....
    La cospirazione si è già scatenata.
    Meno male che almeno c'è Parma a tenerci allegri....
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Ordinanza alcol, Facebook si mobilita: nasce gruppo Botellon

No all’ordinanza “alcolica” del Comune: dalla rete sale la protesta. Nella giornata in cui entra in vigore il divieto per bar e locali di Oltretorrente e piazzale della Pace – ma non via Farini – di vendere bevande alcoliche in bottiglia dopo le 21 e fuori dal loro plateatico (LEGGI) alcuni parmigiani non ci stanno e lanciano su facebook una contestazione a suon di brindisi.


Gli “oppositori” alla misura anti-degrado hanno organizzato  l’evento del Botellón, ispirandosi alla consuetudine spagnola di bere in compagnia e socializzare all’aperto in luoghi pubblici. Appuntamento mercoledì 25 alle 22 sotto i portici del Grano per un “civile e apolitico brindisi di protesta” – si legge sulla pagina dell’evento – contro le misure adottate dalla Giunta. Per ora sono una cinquantina gli iscritti. Tra i commenti dei partecipanti ecco i primi metodi per aggirare il sistema, come portarsi le bottiglie di alcolici da casa, visto che “è vietata la vendita, ma non il consumo”. (al. tre)


 Stefanino scrive:
Che articolo subdolo e fazioso già dalle prime parole, nato solo per promuovere la crociata anti-5-stelle

eventiannullati scrive:
Riporto dalla pagina dell’evento:
‎!!ATTENZIONE!! !!ATTENZIONE!!
Ai sensi dell’art. 18 del t.u.l.p.s. (http://www.sanzioniamministrative.it/collegamenti/l%20Codici/TULPS/TULPS.htm), la manifestazione è rimandata a data da destinarsi, previa autorizzazione della questura. Pertanto, i creatori di questo evento non sono da considerarsi in alcun modo promotori, nè responsabili, per chiunque intendesse manifestare stasera. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi e sulla nuova data dell’evento, così come approvata dalla questura stessa

federico scrive:
Brindisi di protesta sotto ai Portici del Grano?
Ma vergognatevi, alcolizzati cialtroni!
E andate a rompere i coglioni altrove!

luca scrive:
ah la democrazia dei grillini!!!
grazie per questi commenti così raffinati che ci regalate ogni giorno!!

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Comune: "Vietata la vendita di alcol in Pilotta e Oltretorrente dalle 21". E via Farini?

giovani con birra
Stop all’alcol in Oltretorrente, piazzale della Pace e Ghiaia. E’ questa in parole povere l’ordinanza emessa oggi dal Comune di Parma. L’unica eccezione sono le pizzerie che però potranno vendere all’interno. Leggendo la decisione del sindaco sorge spontanea una domanda: perché in via D’Azeglio e Pilotta si blocca la vendita di alcolici mentre in via Farini, dove venerdì e sabato si riversano centinaia di giovani, si lascia libera vendita?
LE ZONE - L’ordinanza non dà risposta a questa domanda ma impone severissime regole alla vendita di alcolici nel "comparto D’Azeglio (comprendente oltre via D’Azeglio anche, B.go Marodolo, Strada Inzani, P.le Inzani, Strada Imbriani, P.le Bertozzi, B.go P. Cocconi, B.go P.A. Bernabei e P.le S. Croce fino alla confluenza con Via Kennedy), nonché in piazzale della Pace, Strada Garibaldi e Piazza Ghiaia". In pratica in queste zone nessun esercizio commerciale potrà vendere alcolici di nessun tipo e nemmeno bevande in bottiglie di vetro a partire dalle 21 sino alle 7 del giorno successivo. L’ordinanza è attiva da domani sino al 30 di settembre. Tutto ciò, naturalmente, non è valido nella zona di via Farini in cui rimarrà la libera vendita. 
LE ECCEZIONI - Gli unici che potranno vendere alcolici sono le pizzerie o i kebaberie che potranno vendere alcolici "purché essa avvenga contestualmente alla vendita dei beni alimentari di produzione propria esclusivamente per il consumo immediato all’interno dei locali". In pratica se mangi una pizza ti puoi prendere anche una birra ma non uscire all’esterno.
GLI OBIETTIVI - L’obiettivo, si legge nell’ordinanza, è "porre riparo alle problematiche derivanti dall’abuso di alcool e dalla possibile rottura di contenitori di bevande in vetro (fonte di degrado e di pericolo per l’incolumità delle persone)". Nel concreto i "titolari o gestori di attività commerciali in sede fissa e di attività commerciali alimentari su aree pubbliche, ivi compresi gli ambulanti itineranti, è fatto divieto di vendere, per asporto o consumo sul posto, o cedere a terzi, a qualsiasi titolo, bevande alcoliche in qualsiasi contenitore".
LE MULTE - Pesanti le multe previste per chi sgarra: "L’inottemperanza a quanto disposto dall’ordinanza rappresenta illecito amministrativo ed è punita con la sanzione pecuniaria da Euro 100,00 ad Euro 500,00; inoltre, in caso di recidiva (reiterazione nella stessa violazione per due volte in un anno) verrà disposta la chiusura dell’esercizio fino a tre giorni".
IL TESTO DELL’ORDINANZA
Al fine di porre riparo alle problematiche derivanti dall’abuso di alcool e dalla possibile rottura di contenitori di bevande in vetro (fonte di degrado e di pericolo per l’incolumità delle persone), è stata emessa un Ordinanza Sindacale contingibile ed urgente, avente efficacia dal giorno 24 luglio 2012 sino al 30 settembre 2012.
I fenomeni che l’Ordinanza intende contrastare, sono riconducibili alla presenza di un considerevole numero di bar, esercizi commerciali ed esercizi artigianali alimentari e, conseguentemente di una forte aggregazione di persone, tale da rendere estremamente difficili anche le operazioni di controllo da parte delle forze di Polizia.
L’Ordinanza trova applicazione nel comparto D’Azeglio (comprendente oltre via D’Azeglio anche, B.go Marodolo, Strada Inzani, P.le Inzani, Strada Imbriani, P.le Bertozzi, B.go P. Cocconi, B.go P.A. Bernabei e P.le S. Croce fino alla confluenza con Via Kennedy), nonché in P.le della Pace, Strada Garibaldi e Piazza Ghiaia e prevede i seguenti divieti:
·         ai titolari o gestori di attività commerciali in sede fissa e di attività commerciali alimentari su aree pubbliche, ivi compresi gli ambulanti itineranti, è fatto divieto di vendere, per asporto o consumo sul posto, o cedere a terzi, a qualsiasi titolo, bevande alcoliche in qualsiasi contenitore dalle ore 21,00 alle ore 07,00 del giorno successivo, nonché bevande di qualsiasi specie in contenitori di vetro;
ai titolari   o gestori di circoli o associazioni private con somministrazione di alimenti e   bevande ai soci è fatto divieto di vendere o cedere a terzi, a qualsiasi   titolo, bevande alcoliche in qualsiasi contenitore dalle ore 21,00 alle ore   07,00 per asporto, nonché bevande di qualsiasi specie in contenitori di vetro;   è invece consentita la somministrazione o la vendita per il consumo immediato   sul posto a condizione che ciò avvenga all’interno dei locali   autorizzati;
ai titolari   delle attività artigianali con vendita di beni alimentari di produzione   propria (quali pizzerie da asporto, kebab ed attività analoghe) è fatto   divieto di vendere per asporto o cedere a terzi, a qualsiasi titolo, bevande   alcoliche dalle ore 21,00 alle ore 07,00, nonché bevande di qualsiasi specie   in contenitori di vetro; agli stessi è consentita, la vendita di bevande   alcoliche purché essa avvenga contestualmente alla vendita dei beni alimentari   di produzione propria esclusivamente per il consumo immediato all’interno dei   locali;
ai titolari   o gestori di attività di somministrazione di alimenti e bevande è fatto   divieto di vendere per asporto o cedere a terzi, a qualsiasi titolo, bevande   alcoliche dalle ore 21,00 alle ore 07,00, nonché bevande di qualsiasi specie   in contenitori di vetro; agli stessi è consentita la somministrazione di   bevande alcoliche in contenitori di vetro esclusivamente all’interno dei   propri locali; negli spazi esterni di propria pertinenza la somministrazione   di tutti i tipi di bevande deve avvenire solo in contenitori di plastica;  
Per le predette finalità, i titolari o gestori delle attività di cui sopra sono responsabili della corretta applicazione di quanto disposto e dovranno adottare, nei confronti dei propri avventori, le necessarie misure di controllo;
I divieti illustrati fanno riferimento a tutte le miscele di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e/o contenenti alcolici anche in quantità limitata o diluita;
L’inottemperanza a quanto disposto dall’ordinanza rappresenta illecito amministrativo ed è punita con la sanzione pecuniaria da Euro 100,00 ad Euro 500,00; inoltre, in caso di recidiva (reiterazione nella stessa violazione per due volte in un anno) verrà disposta la chiusura dell’esercizio fino a tre giorni. 

 Fonte: Parma Sera

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Pcl: “Movida? Necessita consultazione popolare”

mercoledì, 25 luglio, 2012

Riceviamo e pubblichiamo

Il partito comunista dei lavoratori  esprime  il proprio dissenso alla recente delibera della  giunta Pizzarotti, riguardante la somministrazione di alcolici e non in oltretorrente, p.le della pace e p.zza ghiaia, escludendo la perbenista  via Farini.

È evidente che questa ingiusta delibera comunale, identifica  zone  come violente ad  alto rischio criminale e quartieri considerati per bene e sicuri. I cosi detti “fenomeni violenti” sono l’effetto di una gestione sbagliata di aggregazione, che crea  “Movide” al solo scopo di consumo e profitto.

Come nella passata campagna elettorale, ribadiamo che la soluzione è  in una   “Movida  itinerante”  nelle  varie vie della città, mirante non solo ad  un riscontro economico,  ma soprattutto ad attività ludico culturali che favoriscano una reale   socializzazione e partecipazione di abitanti e commercianti  nelle  zone interessate a questi  eventi.

Un esempio eloquente d’iniziative popolari d’aggregazione sociale viene da Borgo delle Colonne, in cui grazie anche al contributo di alcuni militanti del PCL ,si sono svolte una serie di attività,che hanno creato sinergia tra abitanti , commercianti e non solo, dando vita  a una reale partecipazione popolare,dove i cittadini vivono da protagonisti il proprio quartiere.

La  “giunta cinque stelle”  durante tutta la campagna elettorale sbandierava diversi  cavalli di battaglia,  tra cui la non proliferazione dei controlli e la partecipazione cittadina alle varie decisioni sui temi importanti della città.

Ci domandiamo se tale delibera non abbia la necessità di una consultazione popolare.

Partito Comunista dei Lavoratori-Parma

Fonte: Un comune a 5 stelle