martedì 17 luglio 2012

La Festa del Grillo

A Firenze hanno abolito la Festa del Grillo, una antica tradizione cittadina che ricordava la necessità di sbarazzarsi dei simpatici animaletti perché avevano infestato, non so quando, le campagne. Alle Cascine decine di migliaia di persone si affollavano nel giorno dell'Ascensione in una grande sagra popolare, con pic nic sull'era e banchetti di leccornie, caratterizzata dalla vendita, sciolti o in coloratissime gabbiette di legno, dei grilli, raccolti nottetempo nei campi fuori città. Il grillo, si diceva, doveva essere maschio, perché altrimenti non cantava. I ragazzini facevano a gara per farsi comprare dai genitori quello con le corna più lunghe, magari nella gabbia più grande. L'ultimo che ho comprato, quando mia figlia era piccola, aveva una vitalità eccezionale ed era perfino simpatico. Dopo pochi giorni di abbuffate memorabili di insalate varie in terrazza, decidemmo di liberarlo nel giardino davanti a casa, quasi con una solenne cerimonia. Naturalmente non ci crederete, ma Cachaito (il nome lo avevamo preso da un ciclista del Giro che in quell'anno aveva fatto parlare di sé) cantò tutta l'estate con una forza e una continuità invidiabili, continuando a farci compagnia e a integrare con la sua esistenza l'esperienza della mia bambina. Lo stesso anno questa meravigliosa prerogativa fiorentina fu sperimentata con grande gioia anche da un mio piccolo nipote di un'altra lontana città che ebbe modo di raccontare ai suoi amichetti questa strana e divertente usanza della città della sua cugina.

Poi, un'incredibile ventata di fondamentalismo animalista fece presa su un'amministrazione comunale impreparata a gestire le tradizioni popolari e prona ai malpancismi di chi non sa davvero cosa inventarsi per salvare, subito, il mondo. Si scatenarono le guardie alla caccia dei pochi venditori che osarono, il primo anno dopo il divieto, sfidare l'ordinanza sindacale, mentre le mamme compravano i grilletti di contrabbando per poi inserirli nelle gabbiette dell'anno prima o in quelle poche acquistate sul momento, dato che la loro vendita non era proibita...

Perché racconto oggi questa storia?

Perché un altro Grillo, dopo tanti anni, è riuscito a resuscitare la festa, imponendosi alla ribalta politica e alla cronaca di tutto il paese, evidentemente ben protetto. Come è noto, il guitto genovese, ha travalicato tutti i confini della sua professione, e si è proposto come il capopolo di una congerie di milioni di fans che, sottoscrivendo in rete i suoi spiritati anatemi, lo ha spinto addirittura all'udienza con il Presidente del Consiglio. Non contento, il primo dei beppegrillisti, l'originale inconfondibile, ha annunciato che ha dato gli otto giorni al Governo, a meno che questi non si affretti ad applicare il programma messo a punto dal geniale genovese con la collaborazione di tanti bloggers. Bene ha fatto Prodi a riceverlo, basta che non diventi un'abitudine o un espediente per accattivarsi una simpatia popolare che andrà rapidamente scemando nei prossimi mesi.

Ecco cosa succede ad alterare l'ecosistema formatosi in secoli di esperienze quotidiane. Un piccolo animaletto nero diventa l'ostetrico di un mostro ben più pericoloso. E' il mostro della democrazia diretta, quella che, pur non esistendo, pretende di informare di sé l'universo mondo, quella della folla virtuale scatenata dai suoi istinti purificatori, quella che vorrebbe essere tutto perché sa di essere solo una piccola parte, quella che sa alzare la voce al momento giusto per farsi ascoltare più e meglio di chi riflette e studia prima di avventurarsi in giudizi che possono facilmente rivelarsi pre-giudizi, e spesso sono connotati da un registro reazionario e da un'ansia di ritorno a un passato aulico che non è mai esistito.

Ma quello che è più grave è che i beppegrillisti aprono la strada ai beppegrillai, quelli che vedono di buon occhio la distruzione dei meccanismi democratici, quelli che la politica è tutto un furto, quelli che pretendono tutto, subito, e per il loro profitto. Quelli che sarà meglio ricontare i voti finché non ho vinto io. Non c'è nessuna differenza concettuale tra l'operato del Grillo e quello del Caimano. Sono entrambi eversivi e non verificabili. Sono egualmente insofferenti per le analisi approfondite e gli studi spregiudicati (nel senso di non preventivamente indirizzati ideologicamente). Sono tutti e due sacerdoti del sentito dire e delle piaghe bibliche, siano quello il comunismo o quelle gli inceneritori.

Anche a me piace sputare sentenze, anche se cerco sempre di documentarmi o comunque di esprimersi in forme dubitatitive. Ma non è auspicabile che da corrente di opinione l'operato di chi ha saputo risollevarsi dalla crisi artistica riciclandosi come predicatore all'italiana diventi un interlocutore arrogante e millenaristico dell'agone politico. Se proprio vuole, faccia un partito, si presenti alle elezioni, si sporchi le mani con l'amministrazione, specie quella locale. Lasci per un po' i teatri e scenda nella aule parlamentari. I peronisti, i masanielli, e più recentemente i popoli dei fax o i girotondini non fanno per me. Ma, come dico sempre, io di politica non capisco niente.


Tra i commenti:

 

  1. Anonymous11:55 AM
    se di politica,come dici,non ne capisci niente,perche ne parli???
    noto in molte persone un accanimento verso il comico genovese,il quale ha saputo con la sua simpatia,la sua ironia,e secondo me anche grazie alla sua ONESTA,raggruppare in un meetup ciò che di meglio esiste in una società umana,ossia gli IDEALISTI...
    ebbene,ora questi idealisti,che aumentano in iscritti ogni giorno di piu,in maniera esponenziale,stanno facendo LOTTE REALI affinchè la telecom vodafon non ci RUBBINO piu il costo di ricarica dei cellulari,che i parlamentari CONDANNATI non debbano essere eletti a rappresentare il popolo democratico,che l'impero massmediatico non sia accentrato nelle mani di una o poche persone,etc etc....
    queste,amico,sono lotte REALI,Beppe Grillo,se vuole,od OGNUNO DEL MEETUP,se vuole e se ha seguito,può portare in piazza MILIONI DI PERSONE,per combattere una legge iniqua,per NON partecipare ad una guerra,etc etc.............
    a me sembra che Beppe Grillo sia un valido elemento in questo caso,molto piu dei girotondini che in realtà non hanno una GUIDA da ergere a capopolo,una guida che insomma ci metta la FACCIA.
    non capisco questo accanimento,e non dirmi che Beppe lo fa per i soldi,che non capisco che soldi gliene vengano ad aver organizzato un blog,quando gli basta una sera di spettacolo per guadagnare quanto un operaio impiega una vita di lavoro...
    Beppe si è schierato CONTRO il brutto e corrotto potere,NON a favore,con innumerevoli vantaggi che gliene sarebbero derivati(uno per tutti,le prime serate al posto di bruno vespola....)
    quindi,amico,spiegaci perchè tanto accanimento verso Beppe Grillo.
    Forse il male maggiore della umanità è ciò che ti anima,ossia la INVIDIA????
    orsu,rispondi,motivando,sia chiaro..........

    Rossovivo

  2. Se sarai buono posso darti dei buoni consigli per:

    1. un buon corso di italiano che ti insegni ad usare correttamente la grammatica, l'ortografia e la punteggiatura;
    2. un corso per imparare un po' di netetiquette e usare meno a sproposito le lettere maiuscole (a meno che tu non sia sordo, nel qual caso capisco bene perché urli);
    3. un corso facilitato di comprensione scritta in modo che tu arrivi a distinguere tra affermazioni apodittiche, espedienti retorici, opinioni e dati di fatto;
    4. acquistare un piccolo calendario con orologio che ti consenta di interloquire tempestivamente, in modo da non risultare sgradevole.

    Ma, se permetti, vorrei farti una domanda: il Grillo e i beppegrillisti hanno una dispensa papale che li mette al riparo dalla possibilità che venga loro rivolta una qualche critica?

    Sei sempre il benvenuto su questo blog, a differenza di come vengono trattati i dissenzienti sul biz-blog del tuo guru. In futuro, comunque, visto che non sei a casa tua, manifestare una maggiore educazione ti eviterà il remoto richio di vedere cancellato il tuo commento.
    E ricordati sempre cosa dice il buon Clint Eastwood: "Le opinioni sono come i coglioni: ognuno ha i suoi."

  3. Anonymous11:47 AM
    E' come sempre una lotta a sputare sentenze.

    E sopratutto cercare il proprio angolino di fama personale.

    Attaccare Grillo vuol dire richiamare l'attenzione e far diventare il proprio blog importante e magari vendere qualche libro in più....

    Mahhh
    non saprei chi è il meno peggio....

  4. Fresche l'ova! amico anonimo.
    Mica è il mio di libri in vetta alle classifiche...

  5. sembra che Grillo sia diventato più intoccabile degli intoccabili... poi come si faccia a idealizzare una persona che vuole combattere il sistema e la censura e che censura a sua volta i commenti-critiche sul suo blog... mah!

    una curiosità: in fondo al permalink del post, negli annunci google appare proprio il blog di Grillo e si sa la pubblicità si paga per gli accessi ed è un investimento... che non tenga il blog per soldi è una mera illusione