sabato 14 luglio 2012

Caro Il Fatto, i tagli agli sprechi e ai privilegi sono notizia solo se li fa Pizzarotti?


Tre giorni fa Il Fatto Quotidiano ha pubblicato l’ennesimo articolo sulle gesta eroiche di Federico Pizzarotti: “Dopo i 760mila euro dell’era Ubaldi, i 680mila di Vignali, con la nuova amministrazione dei 5 Stelle si passerà a 430mila: solo otto gli assessori, dodici i contratti esterni (un quarto rispetto al passato), razionalizzazioni logistiche per i membri della giunta”.

Nella stesura del suddetto articolo si sprecano le definizioni e gli aggettivi per esaltare l’impresa grillina: “Netta inversione di marcia per il Movimento 5 Stelle”, “un segnale di rivoluzione”, “il confronto con i predecessori è schiacciante”, “la prima dieta dimagrante arriva con il Movimento 5 Stelle” e giù di complimenti e celebrazioni per la giunta di Pizzarotti.


Non contento, Il Fatto Quotidiano ha regalato anche oggi l’apertura del sito (sezione Emilia-Romagna) al sindaco di Parma che, onore a lui, si è ridotto lo stipendio del 10%.

Peccato, però, che lo stesso non sia avvenuto con Massimo Zedda, 36 anni, sindaco di Sinistra Ecologia Libertà. Quest’ultimo, infatti: ha dimezzato le indennità degli assessori; ha tagliato gli affitti del Comune (un milione di euro all’anno di risparmio, non 250.000); ha ridotto le auto blu da tredici a quattro; si è dimesso da consigliere regionale prima di raggiungere il vitalizio; ha rifiutato l’abbonamento gratuito al Teatro lirico di Cagliari; ha abbassato il numero degli assessori da tredici a dieci; ha eliminato le tessere gratuite ai consiglieri comunali.

Dinanzi a tutto ciò, però, Il Fatto Quotidiano gli ha dedicato due soli articoli a riguardo, per di più visionabili solo dai lettori abbonati (articolo 1, articolo 2).


Sorte migliore non è toccata a Simone Petrangeli, nuovo sindaco di Rieti, anche lui di Sinistra Ecologia Libertà. Pur avendo ridotto del 15% (quindi del 5% in più rispetto a Pizzarotti) la propria indennità e quella degli assessori, non ha ottenuto una sola riga o trafiletto (men che meno l’apertura del sito).

Lo stesso è accaduto a Lucca, Terni, Acerra, Pistoia, Novara, Thiene, Scicli, Mirto, Bernalda, Campobello, Ragusa, Torremaggiore, Andria, Gorizia e in tanti altri Comuni che, a quanto pare, non hanno un sindaco con la tessera del MoVimento 5 Stelle in tasca.