lunedì 28 maggio 2012

Il Fenomeno della Grillosità Dilagante

lunedì 14 maggio 2012



Ed egli alzò lo sguardo e tese la sua mano. I politici si divisero. I grillini entrarono nel terreno asciutto, mentre i partiti erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. I media li inseguirono con tutti i riflettori dell'opinione pubblica, le loro tv e le interviste, entrando dietro di loro in mezzo al Web.

Il Casaleggio disse a Grillo: «Stendi la mano sulla pancia: l'opinione pubblica si riversi sui politici, sui loro media e i loro partiti». Grillo stese la mano sulla pancia della sua gente.

Miriam cantò «I partiti si liquefarono in un mare di diarrea, e la merda cadde sul nostro capo. Ma Grillo sprofondò nel malumore i cavalli ed i cavalieri della politica. Servi del vero potere.»
Esodo 14

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Il seguente saggio è l'ultimo lavoro a cui il mio mentore, il Dr. Usaghi, stava lavorando prima della sua scomparsa, 5 giorni fa. Per tale motivo è rimasto incompiuto. Ma ho ritenuto sia meglio pubblicarlo con i commenti e gli appunti integrativi, al fine di prevenire e testimoniare il fenomeno della Grillosità Dilagante. 

Grillosità

La grillosità, o Morbo del Beppegryllorum Fanaticus, è una malattia infettiva che attacca il cittadino italiano in tempi di crisi, sfruttando il suo metabolismo sociale debole a causa dei seguenti sintomi: malessere politico recidivante; sfiducia nelle istituzioni; rabbia e incazzatura contro il mondo. Non fidandosi della scienza né del medico - il quale viene visto come pedina delle lobby farmaceutiche -, l'italiano in stato semi-paranoico, ma pieno di fiducia nel web, cerca i sintomi del suo malessere su Google, ed è qui dove contrae la grillosità. A quel punto, più cerca, più si informa, e più dispera.

La grillosità provoca: incoerenza, paraculismo malsano, illusione di partecipare alla vita politica per il solo fatto di votare ai sondaggi di Santoro su Facebook, ma sopratutto, fanatismo incontrollato verso la figura carismatica di Beppe Grillo.

La grillosità dilaga, ed ha il suo alveare, sui social network e sul Web - considerato dal paziente come un'entità libera e incontrollata -, e si presenta sotto forma di "idea". Chiunque è a rischio di contrarla. Il fatto caratteristico del virus è che si palesa solo quando il portatore abbia sviluppato una quantità considerevole di cattivo sangue, e ciò gli permette di restare nascosto e manifestarsi soltanto in precise occasioni.

Lo stadio più alto della malattia porta alla persona infetta ad un raptus di grillismo esagerato. Una volta che l'interlocutore radica in sé l'idea della "democrazia diretta" come unica alternativa e salvezza del suo popolo, egli diventa un grillino a tutti gli effetti, ed inizia ad elevare a livello mistico la figura del suo leader. Non solo vede in Grillo il suo messia, ma rinnega qualunque altra autorità costituita. Passo successivo e matematico: l'iscrizione al Movimento 5 Stelle.

Il M5S è un fenomeno che ancora non sono riuscito a capire in pieno, ma di cui ci occuperemo più avanti. Ci basti sapere che esso è un movimento politico che si atteggia da partito, ha uno statuto, chiamato non-statuto, e chiunque voglia formarne parte usando logo e nome deve avere il consenso di Beppe Grillo, come stabilito da copyright. Fare un torto al proprio leader significa la morte politica di chiunque appartenga al M5S.

Si calcola che in media, 2 su 10 contatti nei propri social network incubano la malattia. Il campione è stato ricavato attraverso uno sperimento che potete mettere in atto anche voi. Basta uno status su Facebook contenente dubbi riguardo recenti dichiarazioni di Beppe Grillo. La malattia non potrà fare a meno di manifestarsi sotto forma di commento ricorrente nei grillini:

«il M5S e' un'alternativa alla merda dilagante...avete altre opzioni o sparate alla cazzo su grillo(che non si e' candidato) perche' lo fanno tutti?»

- Una persona chiaramente affetta da Grillosità di fronte alla frase "certo che Grillo se la poteva risparmiare la dichiarazione sulla mafia.."

Nota Bene: Una volta che il soggetto diventa grillino, per quante critiche, analisi, satire possano essere fatte al Movimento 5 Stelle, niente di tutto ciò sortirà un effetto dialettico.

Si avverte altresì, che tutti gli attacchi ciechi che il M5S riceve, sopratutto dai politici al potere, non fanno che rafforzarlo e aumentarne la dimensione di "alternativa" agli occhi dell'elettore medio.


Fine del saggio di Dr. Usaghi


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Appunti sparsi del Dr. Usaghi in merito alla ricerca

Giorno 5,
La ricerca trova i suoi primi ostacoli. Non appena nomino la parola "Grillo", il paziente si altera e afferma che non ci capisco niente. Lo fa istintivamente. Il che mi permette di dire che il grillino è tale a sua insaputa.

Per il grillino io non capisco in pieno il movimento. Perché analizzare il movimento sulla base dell'immagine di Grillo no, dai, no. "Ecco un'altro che non ha capito il senso del movimento.." Dice il grillino con aria insoddisfatta. "E non lo capiscono perché non hanno la cultura sufficiente... avete subito un lavaggio del cervello dai media, dai potenti." aggiunge il secondo grillino con fare sicuro. "Tu critichi il movimento perché la tua mente è stata riempita di porcherie e di frasi fatte in tutti questi anni di merda mediatica." dice il grillino con amarezza nell'essere. "Non conosci il vero potere della rete." Dice il mio gatto, che mi guarda ora, mentre scrivo queste righe, dall'alto dell'armadio.

Giorno 6,
Statisticamente, il grillino appartenente al Movimento 5 Stelle usa la rete. Egli è pervaso di rete. Non può guardare un programma in tv senza commentarlo in diretta su Twitter, non può leggere un post sul blog di Beppe senza linkarlo su Facebook. E guai a non lasciare un commento sull'ultimo video di ByoBlu. Si informa, costantemente.

Egli è politico, politico al punto tale da percorrere la ruota aristotelica in senso compiuto. Il grillino è un politico animale. Ora capisce tutto, ora sa che è arrivato il momento in cui bisogna mettere da parte l'egoismo e comprare la colonna di libri del progetto Adagio, tra cui c'è un libro di Grillo. Con soli 57€ l'anno (5 € al mese cosa vuoi che sia?) puoi fornirti di "nuove chiavi di lettura della realtà per tornare a vivere". A vivere cazzo.

Giorno 9,
Ho paura, credo di aver contratto la malattia. Manifesto stati d'animo alterati e incazzatura generale. Medito se togliermi la vita o donare i miei risparmi al conto corrente paypal del M5S.



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Trascrizioni e considerazioni di Dr. Usaghi sulle incoerenze emmecinquestelline

«Se Grillo dice di non andare alla trasmissione io ubbidisco. Perché il movimento non fa la puttana come i partiti. E allora io sono venuto qui, signor Mentana, a dire che fa bene Grillo a non farci venire qui. Perché se Grillo dice che "la mafia non strangola le vittime", ah visto! lì si parlate di Grillo. Siete all'agguato. Aspettate che lui dica qualcosa per cercare il pelo nell'uovo e colpire! I media sono in agguato.»

Parole di un rappresentante del M5S affetto di Grillosità acuta, all'interno di una trasmissione televisiva, comparso per dire che loro non compaiono in trasmissioni televisive. Ennesima dimostrazione empirica che la coerenza è andata a farsi fottere.



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«Dicono che siamo demagoghi, che siamo populisti. Eppure in TV non ci andiamo mai, hanno paura [sbraita], si cagano addosso. I partiti si stanno liquefacendo in questa diarrea politica e io, noi tutti che siamo qui in basso, dovremmo godere, dovremmo ballare nella pioggia di diarrea che ci cade sopra, perché è un sintomo. Aspetta che mi pulisco... [la platea applaude e ride; Grillo prende i fazzoletti offerti da un bambino in sedia a rotelle e nell'asciugarsi il sudore che gronda dal suo corpo simula un padano uscito dal Po' tutto pieno di merda, spalanca la mascella e strabuzza gli occhi, a tratti sembra Bossi, a tratti un pirata, fa "aarh che schifo, aarrh"; altri applausi e risate.] Dicevamo... [ansima ridacchiando] si cagano addosso. Ce l'hanno con noi genteee!! CON NOIIII! E in tv noi non-ci-an-dia-mo!»

Questo è un frammento trasmesso su una rete televisiva in cui Grillo sostiene di non andarci mai in TV, sottolineando l'ingiustizia antidemocratica della sua condizione verso i media italiani, che parlano di lui, trasmettono le sue dichiarazioni, le analizzano, le criticano, le ritrasmettono in seconda serata, ma non passeranno mai un dibattito politico genuino e vero. Dibattiti a cui lui rifiuta categoricamente di partecipare e allo stesso modo obbliga - pena la revoca di utilizzare logo e nome del M5S - i suoi seguaci.

Ho bisogno di aiuto. La rabbia accresce in me in questo meeting-show. Lotta con la mia ragione e si mischia. Sono tentato di avvicinarmi e digli: Se tutti ti dicono che sei un populista e un demagogo, caro Beppe, forse lo sei. Fattene una cazzo di ragione.



ultimo appunto del Dr. Usaghi, prima della sua scomparsa, al meeting del M5S in [posto ignoto].

Fonte: Nella tana del coniglio

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Tra i commenti:

Ma non sarà troppo sbattimento per un partito che,bene o male,resta mediamente sotto il 10%?

Comunque giungo a portare al esimio Dr Usaghi la testimonianza che dalla grillosità si può guarire:è da tempo che sostengo che sarebbe un bene per il Movimento mandare a cagare Grillo e allontanarsi il più possibile dalle sue menate.
Verso il M5S e i meetup sono invece molto meno critico di te,e ritengo abbiano in se una grande "pars costruens",che può fare solo bene all'attuale panorama politico italiano.Il problema è che (sia mediaticamente che per quanto riguarda i contenuti) Grillo (che dubito decida il canovaccio dei suoi dibattiti di comune accordo con i vari candidati)punta tutto sulla "pars destruens",e se ne esce con stronzate di serie A come la Norimberga ai partiti, Bossi grande statista e la mafia non uccide le sue vittime.
Che tra l'altro cosi togli pure visibilità ai candidati: un comizio del M5S è 75% avanspettacolo di Grillo e 25% (a voler essere generosi) di timide dichiarazioni dei candidati. In proposito ti consiglio di leggere questa analisi,che ho trovato estremamente obiettiva:

http://crisis.blogosfere.it/2012/04/grillo-sondaggi-ecco-tutti-i-pro-e-i-contro-del-movimento-5-stelle.html

Quello su cui dissento sono i paragoni tra M5S e movimenti para-fascisti,che hai fatto in altri post. Io sono assolutamente d'accordo con te sul fatto che il M5S abbia avuto delle cadute di stile e abbia fatto delle scelte "contraddittorie", ma ho anche visto i video post-elezioni in Grecia della conferenza stampa di Alba Dorata: quel video con l'energumeno in maglietta bianca fa paura, e ritengo che andrebbe valutato come estremamente positivo il fatto che da noi la cosa più "estrema" che ci sia capitata sia il M5S e che non ci sia stato il boom dell'estrema destra.





  1. Ciao Ilario, ti ringrazio per il commento :)

    Sul paragone Alba Dorata e M5S ti do ragione quando dici che gli uni sono fascisti dichiarati mentre il movimento è ben lontano da queste posizioni. Anzi io capisco che dire che il M5S ha dei modi fascisti possa suonare esagerato. Perché sinceramente non credo neanch'io che i candidati dal M5S, o almeno quelli che ho visto io, siano - più che altro si considerino - dei fascisti.

    Tuttavia, quel che metto in luce io è che il concetto del M5S, e il modo in cui Grillo lo "guida" - assieme alla prerogativa di non voler essere né di destra né di sinistra -, per me rappresenta un modo di fare molto fascista. Populista, qualunquista, cioe sono queste le cose che mi spaventano in Grillo. E di cui bisognerebbe starne in guardia.

    Per il resto, però, come ho già ammesso in passato: io penso che il movimento 5 stelle non debba essere combattuto come se fosse il male, ma piuttosto dovrebbero - i partiti - cercare di capirlo e di dialogare con chi ne fa parte, perché si faccia in modo che il M5S si "liberi", sia "autosufficiente" e che si prendano le cose positive da esso e respingano quelle negative.

    Il punto è che come abbiamo visto con Tavolazzi, se non fai come vuole Grillo, lui ti toglie il diritto di usare il logo e il nome del movimento. Che è un modo di toglierti dal movimento ma parandosi il culo, dicendo: "nono a Tavolazzi Beppe ha tolto solo il logo e il nome". Con una decisione abbastanza dispotica.

Risposta a un sostenitore di Grillo:


"Sono assolutamente d'accordo sul fatto che la figura di Grillo sia ambigua e che il movimento dovrebbe distaccarsene al più presto, tuttavia penso che per il momento l'abbiano voluta sfruttare per una carenza "oratoria" tra i candidati: nessuno di loro ha esperienza politica o anche solo l'abilità di sostenere un comizio.

Giusto, questo significa però che Grillo non ti dice "fatevi il culo e risolvetevi le cose da soli", come hai sostenuto prima. Pensaci bene, Grillo ti dice "io, ragazzi, vi do una mano, vi do il sito, vi do il mio logo e quindi la visibilità necessaria".
Ora bene, se sei d'accordo su questo, proseguiamo. Fin qui tutto ok. Tralasciamo il fatto interessante che il M5S sembra un partito di azienda anche esso, guidato dai Casaleggio associati. Se ti interessa questo punto ti lascio un link interessante, fatto da ricerche approfondite:
http://orsattipietro.wordpress.com/2012/05/08/grillo-e-il-suo-nuovo-partito-azienda-la-grande-illusione-di-una-rivoluzione-che-non-ce/

Vorrei concentrarmi sul primo punto elencato da te:
Cosa ci ricava Grillo? Secondo te un domani lui dirà "ok ragazzi, siete pronti, vi lascio il logo e il nome del movimento, libero il movimento, ecc"?
Io ci credevo in passato, ma non l'ha fatto. E non lo farà. Lui dietro al Movimento vede un tornaconto, che non è necessariamente legato ai soldi. Come fa il movimento a staccarsi dalla sua figura? Il movimento appartiene per Copyright alla figura di Grillo, è questo il dramma.

"Nel momento in cui Grillo dovesse diventare troppo "dispotico", come tra l'altro è già successo in alcune regioni, i membri stessi del movimento lo rinnegherebbero."

Purtroppo questo che dici è già successo. E guarda come si conclude la vicenda una volta che i membri del movimento lo rinnegano:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/31/dopo-tavolazzi-beppe-grillo-diffida-stelle-cento-logo-nome-movimento/201505/

Ti domando ancora, come fa il movimento a rinnegare e liberarsi se Grillo stesso è il detentore del logo e del nome? No no, il suo è uno stratagemma astuto e machiavellico. E temo che finché nessun partito si sveglierà, finché quel incapace di Bersani sarà in carica il M5S continuerà a vincere. Purtroppo.