lunedì 28 maggio 2012

Grillo: the dark side

Siete dei "grillini"? Vi immedesimate in quel che fa e in quel che dice Beppe Grillo? Lo avete eletto a vostro difensore civico e sperate che rimetta le cose a posto?
Io no, per niente. Ma giacché non si può non apprezzare il lavoro di qualcuno solo per "intuizione" o, peggio, per pregiudizio, in questa pagina mi curo di elencarvi alcune fondate motivazioni per le quali rimango scettico sull'opera e il pensiero di Grillo. Allo stesso modo, mi aspetterei che chi lo ama abbia la dignità di informarsi sulla fondatezza del proprio amore.


CONTRO LA TRASPARENZA - Le dichiarazioni dei redditi 2005 pubblicate il 30 aprile 2008 dal Ministero delle Entrate solo per alcune ore perché poi fatte togliere dal Collegio del Garante (presidente: Francesco Pizzetti) con motivazioni di privacy, hanno trovato un censore in Grillo. Come si può leggere nel suo blog (leggi) il comico affastella pericoli fantasiosi pur di attaccare l'operazione di trasparenza che, viceversa, in un paese di omertosi come l'Italia serve semmai a combattere l'evasione (non a caso, nei paesi scandinavi, per conoscere il reddito del vicino di casa basta un smn o poco più).


UN CONDANNATO CHE CE L'HA COI CONDANNATI - La pretesa di impedire la candidatura di chi abbia avuto delle condanne penali in giudicato (regola che non esiste in nessun Paese del mondo) precluderebbe ogni candidatura di Grillo medesimo. Egli infatti è pregiudicato per omicidio colposo plurimo (vedi i dettagli). A questa condanna va aggiunto un patteggiamento per aver definito Rita Levi Montalcini «vecchia p...» in un suo spettacolo del 2001: dovette pagare 8400 euro e la causa civile è ancora in corso.
Antonio Di Pietro, che a gran voce invoca che un parlamentare non resti tale per più di due mandati, ha dimenticato di dire che lui stesso, di mandati, ne ha già collezionati cinque, per un totale di anni 11.

CENSURE LETTERARIE - Nel 2003 fece diffidare e bloccare il libro «Grillo da ridere» di Kaos edizioni, biografia peraltro a lui favorevole. La scusa fu che conteneva un’eccedenza di testi dei suoi spettacoli. Nel 2007 invece ha diffidato e bloccato «Chi ha paura di Beppe Grillo?» di Emilio Targia, Edoardo Fleischner e Federica De Maria, scritto per Longanesi. La biografia «Beppe Grillo» uscita infine per Aliberti, e scritta da Paolo Crecchi e Giorgio Rinaldi, è nelle librerie dal novembre scorso nonostante le minacce fatte recapitare da Grillo, ai due autori, a mezzo del giornalista della Stampa Ferruccio Sansa, figlio del suo dirimpettaio Adriano.

IL BLOG, UN MODO PER ARRICCHIRSI - Il suo celebre blog, aperto il 26 gennaio 2006, è «sito commerciale»: come tale è infatti classificato. I numeri parlano chiaro: prima del blog, nel 2004, Grillo ha fatturato 2.133.720 euro; nel 2006, due anni dopo, ne ha fatturati 4.272.591. Grillo, spesso con la scusa della battaglia per la democrazia e il finanziamento dei V-day, vendE ogni genere di gadget: video del V-day, dvd dello spettacolo Reset, libro «Tutte le battaglie di Grillo», eccetera.

UN MAGNATE BUGIARDO - Anche i circolini politici rendono: chi vuole aprire un fan club deve pagare 19 dollari per un mese (dollari, perché la piattaforma è negli Usa) che sono scontati a 72 per chi prenota un semestre. Per ora i circoli sono poco più di 500, ed è un gran bel rendere.
Nel Blog non mancano le dichiarazioni non veritiere. «Ho avuto una Ferrari, ma l’ho venduta», Dice Grillo. Salvo scoprire, certo non sulla rete, che di Ferrari ne ha avute due, più Porsche, Maserati, Chevrolet Blazer, eccetera. Altre parole sue: «Ho due case, una a Genova e una in Toscana». Fine. Salvo scoprire, certo non sulla rete, che una in effetti è a Bibbona, Livorno, 380 metri quadri e 5.600 metri quadri di terreno; ma risulta intestato a lui anche l’appartamento di Rimini dove stava con l’ex moglie, senza contare che la Gestimar, la sua società immobiliare gestita dal fratello, possiede i tre appartamenti a Marinelledda, una villa a Porto Cervo, due locali più garage a Genova Nervi e infine un esercizio commerciale a Caselle, oltre un garage in Val d’Aosta.
Altra dichiarazione falsa «Ho avuto la barca, ma l’ho venduta». No, di barche ne avute diverse; una forse l’avrà anche venduta, ma il panfilo «Jao II» di 12 metri, in realtà risulta affondato alla Maddalena il 5 agosto 1997. C’erano a bordo anche Corrado Tedeschi (che oggi odia Grillo pubblicamente) con la sua compagna Corinne.
Tutto nasce dalla presenza del reddito di Grillo nella tabella pubblicata da Italia Oggi: nel 2005, nelle sue tasche sono finiti 4.272.591 euro. Come Maurizio Costanzo, il triplo di Caltagirone, e più di quanto dichiarato da Santo e Donatella Versace insieme.

BUGIE ANCHE SPICCIOLE - Manifestazione di venerdì 25 aprile 2008, Grillo annuncia sul Blog che la piazza contava 120 mila persone. Facciamo due conti per vedere se è verosimile. Piazza San Carlo è grande 168 per 76 metri, dunque 12.768 metri quadri che moltiplicati per 3 (tre persone ogni metro, e sono già tante) dà 38.304 persone totali, non 120mila come dal blog di Grillo. Per calcolare la superficie in pianta bisogna moltiplicare la dimensione massima occupata trasversalmente (le spalle, diciamo 50 cm) per la dimensione massima occupata longitudinalmente (i piedi, la pancia o il seno: diciamo 30 cm) e quindi il numero corrisponderebbe semmai a 85.000, ma questo nell'ipotesi di avere le persone impacchettate e incapaci di movimento: dunque un numero ottimistico sarebbe la metà, cioè le 40.000.

Fonte: calogeromartorana